Al Castello di Spessa la cena spettacolo dei sapori del Friuli-Venezia Giulia

Il contesto che ha accolto il dinner show è stato il parco storico che circonda il maniero di Spessa di Capriva del Friuli. Oltre 20 le star del mondo enogastronomico regionale a deliziare i presenti

22 agosto 2022 | 11:36
di Francesca Di Leo e Luca Roncadin

La seconda cena del gusto al castello di Spessa di Capriva del Friuli (Go), svoltasi nelle scorse settimane, ha confermato e conquistato tutto il nutrito pubblico presente. Sono state oltre 20 le star del mondo enogastronomico regionale a deliziare i presenti con le loro proposte rivisitate e interpretate per l’occasione.


Da maniero a resort

Il contesto, carico di suggestione, che ha accolto il dinner show è stato il parco storico che circonda il maniero di Spessa di Capriva del Friuli (Go), ora elegante resort. Legato a nobili casate e illustri ospiti come Giacomo Casanova, il Castello di Spessa, le cui origini risalgono al 1200, si trova nel cuore del Collio goriziano, immerso nel verde delle vigne della tenuta, fra cui si snodano le 18 buche del Golf Country Club. Nel suo sottosuolo è scavata la più antica e scenografica cantina del Collio, dove invecchiano i pregiati vini che Casanova definì «di qualità eccellente».


Le eccellenze della Regione

Dopo il benvenuto con raffinate golosità dei produttori partner del consorzio Fvg Via dei Sapori, veniamo catturati da un profumato e delizioso prosciutto San Daniele 24 mesi e dal prosciutto fumato proposti dal Prosciuttificio Dok Dall’Ava di San Daniele (Ud), entrambi abbinati a una fresca e elegante Ribolla Gialla Spumante Brut Millesimato di Eugenio Collavini. Presente anche la latteria di Cividale e delle Valli del Natisone di Cividale del Friuli (Ud) che ha proposto “stracchino al sole” e una “verticale di Montasio Dop”.


Passeggiando all’interno del bellissimo parco del castello, rapiti dai colori delle prime luci del tramonto, scopriamo le altre proposte che rendono omaggio all’estate.


Le proposte dei cuochi friulani

Tre Merli di Trieste ha proposto una pasta ripiena di sardoni in savor con salsa allo zafferano in abbinamento alla Ribolla Gialla Doc Friuli-Colli orientali di Dario Coos, mentre Alla Luna di Gorizia ci ha deliziato con un Sushi della MittelEuropa (la trota di San Daniele e le sue perle con ricotta salata delle Valli dell’Isonzo, mela verde e olio d'oliva), abbinato al Rosazzo Bianco Docg di Ronco delle Betulle.


Chef Massimiliano Sabinot del Vitello D’Oro di (Ud) non finisce mai di stupirci: questa volta ci inebria con la sua Ceviche di ombrina a modo mio... (ombrina cruda, pomodoro, alici, capperi e basilico), accompagnata dal Bianco Magis Doc Friuli-Colli orientali di Magis.


Continuando la piacevole passeggiata tra le postazioni, ammirando la maestria degli chef intenti a preparare i piatti dal vivo, sempre pronti ad accoglierci con un sorriso e a soddisfare tutte le nostre domande e curiosità, veniamo rapiti anche dalla proposta del ristorante Da Nando di Mortegliano (Ud) con una Acidolcezza estiva di fagioli e Baccacrock (fagioli, aceto balsamico, frutto della Passione e baccalà fritto). Il vino in abbinamento era il Molamatta, Doc Collio di Marco Felluga, un blend di Pinot Bianco, Ribolla Gialla e Friulano, caratterizzato da un elegante profumo di frutta esotica che evolve nel tempo assumendo note dolci e vanigliate. Gusto avvolgente e persistente. Nel finale presenta un ottimo equilibrio.


Menzione speciale ai ragazzi di Raviolo Factory Villa Santina (Ud) con il Cjarsons di Cercivento (caratteristico raviolo, piatto simbolo della Carnia friulana) e alla famiglia Devetak di San Michele del Carso (Go) con Sara e la sua proposta “Nidi di Montasio, curry e confetture”, mentre per la Lokanda uno Zuff: farinata, tartufino di ricotta di capra alle erbe e pepe rosa.


Vini: ottimo il TreAnni rosso biologico Igt Venezia Giulia

Per i vini la nostra personale preferenza va al TreAnni rosso biologico Igt Venezia Giulia di Vistorta Conte Brandolini D'Adda. Questo vino è uno speciale vino rosso composto da tre uve di tre annate diverse: Refosco dal peduncolo rosso, Cabernet Franc e Merlot. Cuoio e spezie creano uno sfondo di carattere a sentori di confettura. Ricordi di erbe aromatiche, fiori, zenzero essiccati e legno di cedro rendono la bocca fresca, dinamica dalla decisa grinta tannica.


Amaro Nonino e dolci

In chiusura, dopo un classico Amaro Nonino, non potevano mancare i dolci estivi proposti da ciascun ristorante e dai pasticceri aderenti al consorzio, tra tutti spicca la confortevole gubana, accompagnata dell’Elisir di noce di SanZuan dell’Antica ricetta di Cormòns (Go).


Foto Credit: www.SoulFood-it.it

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Alberto Lupini


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