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«La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre», ha detto ancora il premier quasi a didendere il Ministro Dario Franceschini investito sui social da una bufera di accuse e insulti. «L'obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il Paese non può piu permetterselo». «Non abbiamo introdotto il coprifuoco, non è una parola che amiamo ma raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità. e di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare», parole che forse più di norme e Dpcm indicano la peoccupazione che sembra avere mosos il Governo e il Comittao tecnino fino a punto di sfidare le Regioni e le opposizonim contrarie a molte decisioni.
LE MISURE VOGLIONO GARANTIRE UN NATALE PER TUTTI: SACRIFICI ORA, NON A DICEMBRE
«L'Italia è un grande paese, l'abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l'abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso», ha spiegato Conte sottolineando che le misure prese adesso servono per evitare di chiudere tutto per Natale. «Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità. "Questo governo, pur nella varietà di sensibilità e posizioni, ha un obiettivo ben chiaro e queste misure delineano un quadro chiaro - ha spiegato Conte -non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre. Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare».
«I dati che stiamo esaminando dicono che la pandemia sta correndo in maniera uniforme e critica in tutta italia. Di qui l'intervento del governo a ridefinire quadro di misure restrittive. E potremo già nei prossimi giorni lasciare alle regioni di concordare con noi misure più restrittive. Con questo quadro di misure confidiamo di poter affrontare più distesamente il mese di dicembre. Vorremo arrivare al Natale con predisposizione d'animo serena», ha spiegato poi il presidente del Consiglio. Se le misure bastano? «Spero di si ma certo non è che a Natale, anche se arriveranno le prime dosi dei vaccini, potremo tutti abbracciarci e fare feste e festicciole. Ma l'importante è arrivarci sereni», aggiunge.
LE POLEMICHE INVESTONO FRANCESCHINI
«Un dolore la chiusura di teatri e cinema - così su Twitter il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini -. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura». Una sorta di autodifesa del ministro che forse più di tutti ha spinto per questa streta. Peccato che Francescini dimentichi spesso di essere anche il ministro del Turismo e nin spende un aparola per bar, ristoranti e pasticcerie. Forse sarebbe il caso che lasciasse ad altri questa delega. Sul web sono in tanti a chiederglielo.
LA VICEMINISTRO CASTELLI ANNUNCIA AIUTI
«Insieme alle misure più stringenti e uniformi che arriveranno con il Dpcm - annuncia su Facebook la vice ministro dell'Economia Laura Castelli -, ci saranno subito sostegni economici per quelle categorie che subiranno delle limitazioni per fermare la diffusione del virus. Provvedimenti, a cui stiamo lavorando in queste ore, che verranno adottati in modo rapido, per assicurare ristori, indennizzi e cassa integrazione a tutte le realtà coinvolte. Più di quanto abbiamo già fatto a marzo». Se lo dice chi consigliava agli esercenti di cambiare mestiere con aiuti dello Stato, forse ha davvero cambiato idea. Speriamo.
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Alberto Lupini
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