Agri e Slow Travel Expo, a Bergamo il salone dedicato al turismo rurale e sostenibile

L'ottava edizione in programma alla Fiera di Bergamo dal 31 marzo al 2 aprile con ingresso gratuito. 16.000 mq espositivi, oltre 130 espositori nazionali e internazionali e 120 eventi

28 marzo 2023 | 17:46
di Giorgio Lazzari

L’importanza del turismo italiano e la necessità di nuove politiche del lavoro che facilitino le nuove generazioni sono state annunciate dal ministro del Turismo, Daniela Santanché, durante la presentazione di «Agri travel e Slow travel Expo», la Fiera dei Territori con tre giornate dedicate al turismo rurale, slow, outdoor, active, sostenibile e accessibile. L’ottava edizione della manifestazione organizzata da Promoberg è in programma dal 31 marzo al 2 aprile alla Fiera di Bergamo con un ricco palinsesto di 120 eventi collaterali, convegni, workshop, showcooking, degustazioni, intrattenimento, food e attività outodoor.

Turismo risorsa italiana

«Il turismo vale il 13% del Pil italiano – sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè – e rappresenta un volano per l’economia del nostro paese. Negli ultimi anni si sono scoperte nuove tipologie di turismo, tra quelli richiamati dalla Fiera dei Territori di Bergamo sono in grande crescita. Come ministero stiamo investendo molto soprattutto sulla destagionalizzazione del turismo, sul turismo sostenibile e accessibile. Il nostro piano strategico farà leva su mare, digitale e fiere; quindi, ben vengano appuntamenti come la Fiera dei Territori. Il ‘made in Italy’ è il terzo brand più noto al mondo, dobbiamo insistere per far conoscere le tante eccellenze dei nostri territori, partendo dai piccoli borghi. Stiamo lavorando insieme al ministero del Lavoro per trovare soluzioni che soddisfino le richieste di chi lavora nel settore turistico, partendo dalle nuove generazioni. Auguro alla Fiera dei Territori i migliori successi».

Il vicepresidente e il segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, Giovanni Zambonelli e Maria Paola Esposito, hanno affermato che «crediamo molto nei due eventi perché in questo modo riusciamo a fare squadra con tutti gli operatori turistici del territorio attorno a tematiche che riguardano una fetta importante della nostra economia. Nella nostra grande area abbiamo riunito la montagna e i laghi, passando dalla città e dalla pianura, con VisitBergamo, Promoserio, PromoIsola, LakeIseo, Valcavallina e Pianura da scoprire. Inoltre, con il nostro marchio “Bergamo, Città dei Mille…sapori” valorizziamo le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, sempre più conosciute e apprezzate anche a livello internazionale».

Il presidente di Promoberg, Luciano Patelli, ha aggiunto come «siamo stati lungimiranti, credendo già una decina di anni fa in una manifestazione che mette al centro il turismo lento, sostenibile e accessibile, temi che sono diventati prioritari nelle agende politiche e negli stili di vita di un sempre maggior numero di persone. Agritravel è stata la nostra prima manifestazione a conquistare la qualifica di internazionale». Per Promoberg sono intervenuti anche l’ad Davide Lenarduzzi e la project manager di Agri Slow Travel Expo, Stefania Pendezza, che hanno fatto notare l’importanza della manifestazione, capace di confermare l’importanza strategica di Bergamo nel panorama delle fiere internazionali del turismo e tra le mete più frequentate e richieste tenuto conto anche del riconoscimento di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023».

Tutti gli interventi hanno evidenziato come il settore turistico sia un asse portante dell’economia italiana.

«Ho sempre creduto e sono sempre stato al fianco della Fiera dei Territori – evidenzia il neoassessore regionale Paolo Franco – perché rappresenta al meglio tante eccellenze della Bergamasca. Il Turismo rappresenta una grande opportunità di creare lavoro e business. Dobbiamo mette in file e investire sulle tre ‘T’: Territorio, Turismo e Travel, quelle che sono messe al centro della Fiera dei Territori, insieme ad altre tematiche di vitale importanza come la sostenibilità e l’accessibilità. La Regione ha promosso numerosi bandi dedicati a questi temi, perché il turismo da solo può tenere in piedi un territorio. Grazie al turismo rurale e slow diamo la possibilità di sviluppare occupazione e nuove imprese anche per le nuove generazioni, con l’obiettivo non solo di evitare lo spopolamento delle nostre montagne e Valli, ma al contrario di rivitalizzarle».

«Siamo stati lungimiranti, credendo già una decina di anni fa in una manifestazione che mette al centro il turismo lento, sostenibile e accessibile, temi che sono diventati prioritari nelle agende politiche e negli stili di vita di un sempre maggior numero di persone - sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg -. Agritravel Fiera dei Territori è stata la prima fiera per il pubblico di Promoberg che si è conquistata la qualifica di internazionale. È anche l’unica del nostro portfolio ad avere due ‘anime’: una per buyer e operatori (AT&ST) che consente proficui scambi business; e un’altra dedicata al grande pubblico, che ha l’opportunità di conoscere e toccare con mano il meglio del turismo slow e green. Quest’anno la manifestazione registra il più alto numero di rappresentanze delle regioni italiane, con evidenti ricadute molto positive per l’economia e la promozione del nostro territorio anche in chiave turistica in Italia e all’estero. Abbiamo un grande plus, rappresentato dal nostro polo fieristico, facilmente raggiungibile con ogni mezzo, tra cui l’areo, grazie al confinante aeroporto internazionale che collega Bergamo con tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente».

«Attorno ad AT&ST e alla Fiera dei Territori sta crescendo l’attenzione anche oltre i confini nazionali – sottolinea Davide Lenarduzzi, Ad di Promoberg -. L’industria, come molto bene evidenziano le nostre due fiere, è rappresentata anche da un territorio, da un Borgo, da una Comunità (sia montana, di Pianura o di città). Abbiamo un patrimonio unico nel mondo, che non ha caso è sempre più richiesto. Il nostro impegno è di far sì che la Fiera di Bergamo vuole essere una ‘cerniera’ di collegamento tra le realtà del nostro territorio nazionale e il mondo. Come ha sottolineato il ministro Santanchè, le fiere sono uno dei pilastri cui si fonda il nuovo piano strategico del suo ministero, e in tal senso siamo lieti di contribuire con i nostri eventi a rappresentare al meglio i temi del turismo sostenibile e accessibile: dobbiamo impegnarci tutti per rendere accessibili a tutti i luoghi che per loro natura non lo sono».

 Decisa ripartenza della Fiera di Bergamo

«Agri Slow Travel Expo segna una decisa ripartenza della Fiera di Bergamo e ne conferma l’importanza strategica nel panorama delle fiere internazionali del turismo – spiega Stefania Pendezza, Project manager di AT&ST Fiera dei territori -. Convalida, anche grazie alla nomina di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, il posizionamento della Lombardia tra le destinazioni di maggiore sviluppo dei trend turistici, tra cui ci sono sicuramente la sostenibilità, l’ambiente e l’undertourism con i cammini, i borghi, l’enogastronomia e le eccellenze dei Territori. I numeri di Agritravel e Slow Travel Expo Fiera dei territori certificano quindi la ripresa dell’intero comparto economico turistico e fanno pensare a un futuro fieristico in costante crescita. In fiera portiamo un’Italia tutta da scoprire, insieme a diversi Paesi stranieri, per un’offerta che consente un proficuo confronto tra gli operatori e grandi opportunità per gli appassionati. Proponiamo molti focus sui temi più sentiti da operatori e viaggiatori. Il salone ha il grande merito di far scoprire i territori non come semplici mete, ma quali esperienze autentiche e immersive da vivere in tutta la loro interezza, dall’arrivo alla partenza, nel segno della sostenibilità, della natura, dello sport, alla scoperta di un nuovo affascinante modo di viaggiare. Destinazioni promosse attraverso natura, arte, cultura, tradizioni e cammini, trekking, itinerari in bicicletta, vie d’acqua, percorsi spirituali e molto altro ancora».  

«Le nostre Pro loco sono le sentinelle sui nostri territori - Pietro Segalini, Presidente Unpli Lombardia -. In tutta Italia le Pro loco sono 6.300 (700 nella sola Lombardia) e quest’anno sulle 800mila tessere date ai soci campeggia la promozione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. E’ un invito a visitare i relativi territori, per conoscere in particolare i luoghi meno conosciuti. E con la nostra iniziativa delle Sagre di qualità, promuoviamo alcuni dei piatti più tipici lungo il nostro Belpaese».

«Bergamo e la sua Fiera sono collocati magnificamente al centro dell’Europa - osserva Klaus Ehrlich, direttore di Rural Tour – e questo favorisce la partecipazione da parte degli stranieri. Con la Fiera dei Territori vogliamo trasformare dei concetti a volte troppo astratti in azioni concrete, sia da parte delle istituzioni che delle comunità. Abbiamo promosso numerosi incontri di approfondimento».

Tante iniziative

Tantissime le proposte degli operatori, italiani e stranieri, che animano l’evento 2023 di Promoberg. Citiamo i numerosi showcooking, le degustazioni, gli spettacoli di folklore, i laboratori didattici, le presentazioni di prodotti, workshop e diverse attività outdoor in area esterna per grandi e bambini. Tra gli appuntamenti imperdibili di quest’anno si segnala il Villaggio delle Sagre di qualità a cura dell’Unpli (Unione Pro Loco Italiane), un’occasione unica per intraprendere un meraviglioso viaggio enogastronomico nell’Italia dei sapori, da Nord a Sud, dalle Alpi alle Isole, gustando delle autentiche eccellenze ancora poco conosciute e piatti che, tramandati di famiglia in famiglia, sono diventati il simbolo di un luogo. Il salone propone inoltre numerosi focus su tematiche di grande interesse a attualità, come quelli sul comparto della Montagna in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026; sull’accessibilità a 360 gradi per un turismo sempre più inclusivo; sulla valorizzazione dei territori nell’anno (2023) in cui Bergamo è, insieme a Brescia, la Capitale italiana della Cultura; sul folklore, come patrimonio da salvaguardare, valorizzando musiche, danze, canti, abiti e dialetti, parte fondamentale della cultura dei territori; sul turismo dei cammini, dalla Via Francigena al Sentiero degli Dei; sul viaggio tra le regioni italiane con i treni storici della Fondazione Ferrovie dello Stato.  

La parte espositiva abbina anche quest’anno un’agenda ancora più ricca di eventi collaterali (oltre 120), allestiti in particolare sui tre palchi della manifestazione: due nel padiglione (uno al centro per gli eventi; un secondo in fondo al padiglione sulla sinistra per gli showcooking), e un terzo in Galleria centrale. Un altro palco è allestito dalla Camera di Commercio all’interno della grande area curata da Largo Belotti.

Numerosi anche gli eventi itineranti, con protagonisti soprattutto i gruppi folkloristici. Tra gli appuntamenti da segnarsi in agenda, il concerto gratuito di Roy Paci organizzato da Regione Sicilia in programma venerdì 31 alle ore 20 nella sala Caravaggio (440 posti a sedere) Centro congressi Fiera. È richiesta la prenotazione (gratuita) al link: http://bit.ly/3FZ4zFI  

Diamo i numeri  

La Fiera dei Territori si sviluppa su 16mila metri quadrati complessivi, tra quelli al coperto del padiglione A e della Galleria centrale (totale 8.000 mq) e quelli nell’area esterna del padiglione A (8.000 mq) dedicati a diverse attività outdoor. Il salone coinvolge anche il Centro Congressi fieristico, con diversi convegni e workshop di scena nella sale Caravaggio (440 e 220 posti a sedere) e Colleoni (40 posti), con il coinvolgimento di un centinaio di relatori italiani e stranieri

Fiera dei territori (B2C)

Oltre 130 espositori tra nazionali e internazionali; tra questi, sono più di 70 gli operatori internazionali rappresentatiGli eventi sono oltre 120, tra show cooking, presentazioni, incontri ed esibizioni, concerti jazz, blues e pop. Oltre dieci le Sagre di Qualità, in rappresentanza di diverse Regioni d’Italia.

Agri e slow travel expo (B2B)

Una sessantina i buyer complessivi. Sono 25 quelli nazionali di diverse provenienze (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto); 36 invece i buyer internazionali, di diverse provenienze (1 Austria, 2 Belgio, 2 Canada, 1 Repubblica Ceca, 1 Danimarca, 2 Francia, 2 Germania, 1 Israele, 1 Paesi Bassi, 3 Norvegia, 1 Polonia, 1 Slovacchia, 1 Svezia, 1 Svizzera, 5 Regno Unito, 5 USA). Oltre 940 gli incontri business to business programmati tra buyer e seller.

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Alberto Lupini


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