Agosto 2023, 22 nuovi ristoranti nella Guida Michelin Italia

Inizia l'avvicinamento verso la presentazione della prossima Guida. Di mese in mese svelati nuovi locali che saranno presenti tra le pagine della Rossa. In questo agosto ecco 22 indirizzi, il più dalle isole maggiori

02 agosto 2023 | 17:39

Si avvicina la presentazione della nuova Guida Michelin e, in questo percorso, verranno di mese in mese svelati i nuovi ristoranti che entreranno nella Rossa. In questo appuntamento che precede il tanto agognato Ferragosto gli ispettori della Guida hanno privilegiato le due isole maggiori - Sardegna e Sicilia - che tutto il mondo ci invidia. Non sono le uniche tappe, tuttavia, ad apportare un contributo alla selezione. In vista delle ferie, ecco 22 nuovi buoni motivi per concedervi una gustosa pausa gastronomica. Buone vacanze!

Musciora, Alghero (SS)

Non lontano dal cuore della città, il servizio cordiale e competente si prende cura di voi fin dall'inizio, proponendo i tre menu degustazione, tra cui spicca "La vera esperienza Musciora” di 8 portate. I piatti sono un omaggio alle tradizioni dell'isola e i prodotti provengono tutti dalla regione, così come la maggior parte dei vini in carta. Tra gli imperdibili i Filindeu in brodo di frutti di mare (una pasta formata da sottilissimi fili sovrapposti in tre strati incrociati) o La seppia, la patata e il pisello.

La Saletta, Alghero (SS)

Vicino al centro storico, a pochi passi dalla passeggiata a mare, questo piccolo gioiello gestito da Gian Luca Chessa vi offre il meglio dell'isola; scelta à la carte o menu degustazione, la cucina è stagionale e prevalentemente a base di pesce. I vini sardi si abbinano perfettamente ai piatti, mentre il  personale si prende cura di voi in modo davvero encomiabile. Ambiente elegante ma spigliato. 

Calvi Ristorante, Altamura (BA)

In un locale contemporaneo e accogliente con ampia cucina a vista, troverete una doppia linea di cucina: mediterranea-regionale e una più creativa con proposte che mettono in luce la bravura dello chef. I tacos di riso nero con anguilla arrosto, fagiolini, germogli di soja e hummus mayo speziato sono una delizia: rigorosamente da mangiare con le mani!

Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico (BZ)

Nel vasto parco storico vicino al centro di Brunico, il ristorante è ospitato all'interno della villa padronale della fabbrica tessile Moessmer e la sua sala conviviale custodisce sul grande tavolo centrale un libro dei tessuti dei primi ‘900 di grande valore simbolico. Qui la filosofia di "Cook the Mountain" raggiunge la sua massima espressione grazie ai migliori ingredienti delle montagne circostanti, nonché al rispetto dei loro cicli naturali per preservarne sapori e nutrienti. Dalla cucina un unico menu degustazione (in aggiunta si possono degustare anche tre grandi classici dello chef), che muta anche giornalmente per interpretare al meglio la stagionalità. Cura maniacale, tecnica, eliminazione degli scarti e amore per il territorio: sono le cifre di Niederkofler.

ChiaroScuro, Cagliari (CA)

In questo piccolo ristorante di quartiere, chef Marina rende omaggio ai piatti iconici della sua isola come Su Filindeu, un tipo di pasta in brodo formata da fili sottilissimi (il nome significherebbe "fili di Dio"), sovrapposti in tre strati incrociati, una preparazione complessa, che richiede grande maestria. Intrigante il menu "Le Radici", un'opzione di quattro portate per scoprire i sapori della Sardegna.

Da Marino al St Remy, Cagliari (CA)

Marino, il carismatico proprietario di questo locale che prende il nome dal vicino bastione di Saint Remy, vi guiderà alla scoperta del menu e sarà lieto di spiegarvi la storia del locale (la strada antistante il ristorante, ad esempio, non è sempre stata lì...). In cucina la moglie Silvana prepara piatti mediterranei e di tradizione sarda: frutti di mare e pesce sono ovviamente imperdibili.

Old Friend, Cagliari (CA)

Un po' defilato rispetto alle vie dello shopping, il ristorante ha une allure fresca e modaiola, con sottofondo musicale ed un servizio in sala cordiale e competente. Se i piatti rincorrono le stagioni, irrinunciabili costanti restano il gusto e bontà. Il consiglio dell’ispettore: crudo di pesce con pico de gallo (salsa messicana) e bottarga oppure conchiglioni con ragù di pecora, besciamella e salicornia.

La Dispensa di Armatore, Cetara (SA)

Piccolissimo locale, atipico, quasi un bistrot con soli tavoli all'aperto: al bancone con sgabelli vista mare oppure nel più classico dehors. La carta non è ampia, la qualità del pesce ottima! Troverete quindi tonno rosso, alici, totani... d'altra parte i proprietari da quattro generazioni si occupano proprio di questo, di pesca, e non sorprenda se propongono un unico dessert, lo spumone, realizzato per loro da una vicina gelateria artigianale. Non servono nemmeno il caffè, ma qui ci si viene proprio per le ottime proposte ittiche che in quanto a prezzi, trovandoci in costiera, rendono l’indirizzo più unico che raro.

L'Agave, Framura (SP)

A strapiombo sul porticciolo di Framura, dalle terrazze di questo ristorante si abbraccia una delle viste più suggestive della zona. I piatti del giovane cuoco sono una dichiarazione d'amore per la Liguria - come la carta dei vini del resto - con una rimarchevole selezione delle eccellenze regionali, dal carciofo e asparagi di Albenga ai fagioli di Pigna, passando per i pinoli, il prebugiun, le olive taggiasche, ovviamente il pescato locale e tanto altro.

ConTatto, Frascati (RM)

Nella piccola cittadina a pochi chilometri dalla capitale due giovani pieni di passione propongono piatti legati al territorio con spunti attuali, come nelle seppie, asparagi e salsa bernese. Interessante la visita alle cantine in tufo dove lo chef sperimenta conservazioni ancestrali e aromatizzazioni particolari. Annualmente, inoltre, gli ambienti vengono “prestati” ad un gallerista di arte moderna per esposizioni.

L'Uva e il Malto, Grosseto (GR)

In pieno centro, è una coppia molto brillante a gestire questo intimo e moderno locale con annesso wine-bar. In carta si trova soprattutto pesce, a voce il meglio del mercato ittico, squisiti i frutti di mare! Per la scelta enoica fatevi consigliare dalla padrona di casa: ampia carta dei vini – soprattutto toscani - a prezzi accessibili.

Gimmi Restaurant, Lecce (LE)

L'edificio è un ex convento domenicano risalente al 1442, che ospita anche un boutique hotel. Il ristorante è, invece, decisamente moderno e arredato in stile minimalista: pavimento chiaro, possenti colonne in pietra, volte a crociera e sala con vista sulla vetrina dei vini.  Il servizio è molto efficiente, attento e cordiale, e la cucina raggiunge alti livelli. Tra le specialità più consigliate ci sono i  Capelli d'angelo Benedetto Cavalieri con canocchie, spaghetto di alghe, zafferano del Galateo, sedano e peperone.

Cortile Arabo, Marzamemi

In uno dei borghi siciliani più incantevoli e fotogenici, un tempo prospera tonnara, il Cortile Arabo offre una cucina ricercata di buon livello, in prevalenza di pesce. Il punto di forza è la terrazza sugli scogli di fronte al mare, dove si mangia accompagnati dallo sciabordio delle onde.

L'Oste Dispensa, Orbetello (GR)

L'accento è posto sui prodotti locali, sul mare e sul pesce pescato in modo sostenibile. Il menu a prezzo fisso cambia con le stagioni e con la disponibilità degli ingredienti, mentre la carta dei vini è assolutamente eccellente nella sua proposta di etichette biologiche e biodinamiche. Se scorci della cantina sono visibile attraverso il pavimento in prossimità della cassa, la vista del mare si offre generosa davanti a voi.

Cosmo Restaurant, Pompei (NA)

Benché qua e là il menu contenga rinvii alla gastronomia e ai prodotti campani, il Cosmo si segnala come un'ottima meta gastronomica per chi cerca una cucina più elaborata e creativa, opera di due giovani cuochi, che sfornano piatti complessi e di gran livello.

Deste, Porto Rotondo (OT)

In posizione leggermente rialzata rispetto al porto, la vista è impareggiabile, motivo per cui – se il tempo lo permette – v’invitiamo a prenotare un tavolo sulla terrazza. Dalla cucina piatti di stampo moderno con un’interessante alternanza di terra e mare. Tè e kombucha rappresentano l’alternativa alla carta dei vini, sebbene un assaggio del gin prodotto dal proprietario sia vivamente consigliato.

Millo Ristorante, Santa Teresa Gallura (SS)

Un bel ristorante dai prezzi corretti, dove gustare piatti che profumano di mare – imperdibile il calamaro con salsa all'arancia e cicoria – ed una graziosa terrazza estiva dalla quale osservare la movida locale.

Blum, Taormina (ME)

Il ristorante gourmet dell'albergo Mazzarò Sea Palace si trova in un contesto che ha pochi eguali in quanto a romanticismo: si cena in una sorta di gazebo-terrazza affacciato su una baia mozzafiato, il cui incanto cresce man mano che la serata avanza e le luci della frazione si accendono. Ai fornelli il giovane e bravo chef prepara piatti creativi, alcuni vegetariani, di ottimo livello tecnico e grande interesse.

Vineria Modì, Taormina (SS)

Nella centro storico di Taormina, il luogo nacque come bar enoteca - da qui il nome e soprattutto la vasta carta dei vini con più di mille etichette - ma il bere oggi è affiancato dai piatti di un'abilissima cuoca, con il fratello ad occuparsi della sala. Proposte creative ed elaborate che si destreggiano tra richiami siciliani e non solo, servite in una raffinata sala interna. Nella bella stagione mangiare ai tavoli all'aperto davanti al passeggio cittadino è particolarmente piacevole.

Mesadoria, Valledoria (SS)

Ottime ricette di mare in un moderno ristorante ubicato su tre piani, con una bella terrazza per i cocktail e uno spazio aperitivi on the top! Piccola e regionale la carta dei vini, il consiglio è di conservare un po’ di appetito per i dolci: non ve ne pentirete!

iPalici, Viagrande (CT)

Alle spalle di Acireale e ai piedi del parco dell'Etna, il ristorante si trova all'interno del Relais San Giuliano. Esternamente nulla lascia presagire il fascino e l'imponenza della struttura storica e dei suoi spazi interni, tra cui il vasto palmento cinquecentesco che accoglie il ristorante. La cucina regge ampiamente il confronto con tanta bellezza: oltre alla spiccata impronta vegetale, c'è un rimarchevole recupero delle tradizioni agresti siciliane, a cui il cuoco conferisce un'intelligente rilettura contemporanea.

L'Accanto, Vico Equense (NA)

Lasciato il traffico della Costiera, si entra nell'enclave silenziosa e lussuosa dell'hotel Angiolieri e da qui al ristorante. Sala di classica eleganza, ma appena il tempo lo permette si cena su una delle terrazze più spettacolari della zona, affacciata sul Golfo di Napoli e tramonti mozzafiato. La cucina - di gran livello - si muove prevalentemente lungo le straordinarie ricchezze della cucina campana.

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