Affitti brevi: Airbnb è da oscurare? Intanto Marriott entra nel business

La diffusione degli affitti brevi continua a sfidare il modello tradizionale degli alberghi, tra chi - come Federalberghi - vuole oscurare Airbnb e chi, come Marriott, si allea con la piattaforma rivale Sonder , mentre le recensioni false rappresentano sempre una minaccia per il settore e i cambiamenti climatici modificano le abitudini dei viaggiatori

28 agosto 2024 | 13:15

Il settore degli affitti brevi è sempre più sfidante per gli alberghi tradizionali. La recente proposta di Federalberghi di oscurare piattaforme come Airbnb ha riacceso il dibattito, mentre Marriott ha sorpreso tutti annunciando una partnership con Sonder, azienda di affitti brevi rivale della stessa Airbnb.

Turismo, oscurare Airbnb è la soluzione?

Gli affitti brevi continuano a rappresentare uno degli aspetti più controversi dell’accoglienza turistica. La recente proposta di Federalberghi Brindisi di "oscurare" piattaforme come Airbnb ha riacceso il dibattito sulla concorrenza tra strutture ricettive tradizionali e alloggi privati. La richiesta di oscurare le piattaforme di affitti brevi nasce dalla percezione, da parte degli albergatori, di una concorrenza sleale. La diffusione degli affitti brevi, facilitata dalle piattaforme online, ha portato a un aumento significativo dell'offerta di alloggi, spesso a prezzi più competitivi rispetto alle strutture alberghiere. Questo ha generato preoccupazioni riguardo alla sostenibilità del modello di business degli hotel, ma anche alla qualità dei servizi offerti agli ospiti da parte degli alloggi che si possono trovare su piattaforme come Airbnb.

Di sicuro, però, il mondo dell’hotellerie si sente sotto attacco, considerati i minori obblighi (anche in termini fiscali) cui sono sottoposte le strutture che offrono affitti brevi. Anche perché la Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a carico di tre ex amministratori di Airbnb accusati di reati fiscali per il mancato versamento della cedolare secca dal 2017 al 2021 con la piattaforma che aveva raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate per un versamento complessivo di 576 milioni di euro.

Affitti brevi, la svolta di Marriott

Nel frattempo, Marriott International, uno dei più grandi gruppi alberghieri al mondo, ha stretto una partnership strategica con Sonder, una startup americana specializzata in affitti brevi di appartamenti di design. Questa alleanza inaspettata rappresenta un punto di svolta nel modo di concepire l'ospitalità e sfida le tradizionali dinamiche tra alberghi e piattaforme di affitti brevi. L'accordo prevede che Marriott riceva una percentuale sui ricavi di Sonder e che le unità della startup vengano integrate nel vasto portfolio del gigante alberghiero.

Questa mossa strategica offre numerosi vantaggi ad entrambe le società. Marriott potrà ampliare la propria offerta, rivolgendosi a un target di viaggiatori più giovane e dinamico, attratto dalle soluzioni flessibili e personalizzate offerte dagli appartamenti. Inoltre, potrà rafforzare la propria presenza nelle principali città del mondo, dove Sonder è già fortemente radicata. Proprio Sonder, dal canto proprio, beneficerà della solida reputazione e della vasta rete di distribuzione di Marriott, ottenendo una maggiore visibilità e incrementando i propri ricavi. L'alleanza tra Marriott e Sonder rappresenta un'evoluzione del concetto di ospitalità, che si allontana sempre più dal modello tradizionale dell'hotel. Gli ospiti avranno accesso a una gamma più ampia di soluzioni, potendo scegliere tra camere d'albergo tradizionali e appartamenti di design, tutti gestiti attraverso un'unica piattaforma.

Affitti brevi, come si sta muovendo il governo

Il governo italiano, consapevole delle tensioni nel settore, ha introdotto nuove norme per regolamentare gli affitti brevi. A partire dal 1° settembre 2024, chi affitta un immobile per periodi inferiori ai 30 giorni dovrà dotarsi di un Codice Identificativo Nazionale (Cin) e rispettare una serie di requisiti di sicurezza.  Sarà infatti obbligatorio installare estintori e rilevatori di fumo e monossido di carbonio all'interno degli appartamenti.

L'obiettivo è quello di garantire maggiore trasparenza e uniformità nel settore, nonché di tutelare i diritti dei consumatori. Le nuove regolamentazioni avranno un impatto significativo sul mercato degli affitti brevi. Da un lato, potrebbero portare a una riduzione dell'offerta di alloggi non regolamentati, riducendo così la concorrenza sleale nei confronti delle strutture ricettive tradizionali. Dall'altro lato, potrebbero scoraggiare alcuni proprietari dall'affittare i propri immobili per brevi periodi, limitando così l'offerta complessiva.

Turismo, il freno delle recensioni false

Al di là della soluzione scelta dell'alloggio, il tema delle recensioni false rimane una scure pronta ad abbattersi soprattutto sugli operatori del settore. Questa pratica, diffusa e dannosa, sta minando la reputazione delle imprese e influenzando le scelte dei consumatori. Gli operatori del settore turistico esprimono crescente preoccupazione per la diffusione di recensioni false. Queste, infatti, possono avere conseguenze significative sia per le imprese che per i consumatori. Le aziende si trovano a dover gestire un'immagine danneggiata, con conseguente perdita di clienti e fatturato. I consumatori, invece, rischiano di prenotare strutture o servizi che non corrispondono alle loro aspettative, con conseguente insoddisfazione e perdita di fiducia nel sistema.

  

Di fronte a questa problematica, le istituzioni europee stanno cercando di intervenire. Il Commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, ha sottolineato l'importanza di garantire la trasparenza delle piattaforme online e di tutelare i diritti delle imprese. Le piattaforme, infatti, sono tenute a comunicare tempestivamente alle imprese le misure adottate in caso di segnalazione di recensioni sospette. Nonostante questi primi passi, permangono ancora molte sfide da affrontare. La difficoltà di verificare l'autenticità delle recensioni, la mancanza di strumenti efficaci per contrastare la diffusione delle false notizie e la complessità delle dinamiche competitive online rappresentano ostacoli significativi.

Turismo, come cambiano i flussi

Il bacino del Mediterraneo e l'Italia in particolare stanno riscuotendo un grande successo, grazie alla loro vicinanza e alla varietà di offerta. Le capitali europee sono sempre più richieste per brevi weekend, mentre i viaggi di lunga durata sono riservati a chi cerca esperienze più autentiche e itineranti. C'è poi una crescente sensibilità verso il turismo sostenibile, con una preferenza per destinazioni meno impattanti sull'ambiente e per attività a basso impatto.

La novità, però, arriva sulla distribuzione dei flussi turistici: le abitudini dei viaggiatori, infatti, stanno cambiando, e le tradizionali stagionalità turistiche sembrano destinate a modificarsi. I dati sull'outgoing turistico dei padovani nel 2024 mostrano un trend interessante: una concentrazione delle partenze nei mesi di giugno e luglio, seguita da un'impennata a settembre, soprattutto nella prima decade. Ma quello di Padova sembra essere un esempio calzante, ma tutt’altro che isolato.

Nuovi flussi, una risposta all’overtourism?

L'aumento dei prezzi dei voli e dei soggiorni nei mesi di alta stagione ha spinto molti viaggiatori a posticipare le loro vacanze.  La maggiore flessibilità lavorativa e scolastica ha permesso a molti di organizzare le proprie vacanze in periodi meno affollati. Le temperature più miti anche nei mesi autunnali hanno reso attraenti destinazioni che in passato erano considerate fuori stagione.

Questi cambiamenti nelle abitudini dei viaggiatori, infatti, stanno portando a una ridefinizione del calendario turistico. Sempre più persone scelgono di viaggiare in bassa stagione, alla ricerca di prezzi più convenienti e di destinazioni meno affollate. Con una distribuzione maggiore, si potrebbe così combattere anche il fenomeno dell’overtourism, secondo una ricetta che anche Barbara Mazzali, assessore al Turismo di Regione Lombardia, ha sposato ricordando l'importanza di promuovere una distribuzione più equilibrata dei flussi turistici su tutto il territorio lombardo: «Non possiamo concentrarci solo sulle mete già celebri: dobbiamo valorizzare anche le zone meno conosciute ma altrettanto splendide, come i borghi storici e le valli nascoste, che offrono esperienze autentiche e un turismo di qualità». Ma il fenomeno, naturalmente, riguarda tutta la Penisola.

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Alberto Lupini


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