C’è qualcosa che non va in cielo. Vi ricordate i bei tempi dei voli low cost? Ecco, ere fa! Quest’anno con le tariffe dei voli dall’Italia, salite del 50%, i prezzi delle compagnie low cost sono superiori di voli di linea. Il motivo? Il carburante, dicono. Ma in verità il prezzo del cherosene è in calo. Così Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, EasyJet, Neos e Wizz Air sono state chiamate a rapporto, separatamente, da Mister Prezzi. Ma non finisce qui, gli agenti di viaggio hanno intrapreso una class action contro Ryanair perché nel loro ruolo di mandatari del cliente devono affrontare un vero e proprio percorso ad ostacoli per acquistare i biglietti del vettore irlandese. Insomma, bisogna vederci chiaro e il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, riguardo alle anomalie tariffe dei voli operati in Italia, in particolare sulle rotte considerate critiche, a partire da quelle tra Roma, Milano, Venezia e le isole (Palermo, Catania, Cagliari), ha dato dieci giorni di tempo ai vettori per chiarire l’aumento dei prezzi dei biglietti aerei. La Commissione di allerta rapida è, infatti, il 20 luglio e «servirà a confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili», specifica il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Intanto le compagnie aeree si difendono è danno, appunto colpa al prezzo del carburante, non di quest’anno ma a quello dell’anno scorso. Ma, per gli addetti ai lavori, in verità, sono poche le compagnie aeree che acquistano il carburante l’anno precedente. Insomma, che le compagnie aeree stiano facendo un po’ di gioco sporco è un po’ il pensiero di tutti. E in generale anche. Così come dicevamo, anche Fiavet Confcommercio, l'associazione delle agenzie di viaggi italiane, ha deciso, infatti, di intraprendere azioni legali contro Ryanair, accusandola di ostacolare le agenzie stesse nel processo di acquisto dei biglietti aerei per conto dei clienti. Insomma, con l’estate alle porte una situazione che per il turismo italiano proprio non ci voleva. Anzi per l’Unione Consumatori il 20 luglio è troppo tardi per fare luce sul comportamento delle compagnie aeree. E il Codacons invoca ispezioni a tappeto nelle sedi italiane delle compagnie aeree.
I punti chiave:
- Voli: biglietti più cari, ma il costo del carburante è scende
- Caro prezzi biglietti aerei: i vettori devono rispondere entro 10 giorni
- Caro voli, Unione Consumatori: il 20 luglio è tardi
- Caro voli, Codacons chiede ispezioni a tappeto nelle sedi della compagnie aeree
- Ryanair, ostacoli e discriminazioni alle agenzie di viaggi per l'acquisto dei biglietti?
- Caso Ryanair, Ciminnisi (Fiavet): «Con questo metodo si danneggia il consumatore»
Voli: biglietti più cari, ma il costo del carburante è scende
Perché , in attesa che le compagnie aeree chiariscano la loro posizione, i dati già in possesso non sono di certo favorevoli per chi deve partire per le vacanze. Come è emerso da un’inchiesta del Corriere della Sera, i viaggiatori italiani quest’anno stanno, infatti, pagando tariffe aeree sensibilmente più alte dello stesso periodo del 2022. Nei primi sei mesi di quest’anno le tariffe dei voli dall’Italia - nazionali e verso l’Europa - sono salite del 47,5%, con giugno che si è chiuso con +52%. Ma la colpa non sembrerebbe da attribuire al caro carburante che calato del 22%, nello stesso periodo di tempo, con punte del -40 e -45% tra aprile e il mese appena passato. Le compagnie aeree dicono che il carburante attuale sia quello acquistato l’anno scorso. Ma anche questo è da verificare perché, secondo gli addetti ai lavori non tutti i vettori adottano questa politica.
Caro prezzi biglietti aerei: i vettori devono rispondere entro 10 giorni
Mister Prezzi vuole dunque vederci chiaro: entro il 14-15 luglio i vettori dovranno anche mostrare l’evoluzione tariffaria sulle rotte «attenzionate» e spiegare perché non sussiste alcuna anomalia. In parallelo anche il dicastero delle Imprese e del Made in Italy sta svolgendo le sue verifiche: tutti i documenti verranno poi discussi il 20 luglio nella «Commissione di allerta rapida sul caro voli».
Caro voli, Unione Consumatori: il 20 luglio è tardi
Ma per l’Unione Consumatori il 20 luglio è troppo tardi: Per il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona la riunione della commissione è «a dir poco tardiva persino per la moral suasion. Unica speranza è che l’Antitrust intervenga almeno laddove vi sono abusi di posizione dominante».«I rialzi tendenziali di maggio sono stati anomali e non solo per alcune rotte – sottolinea, infatti, Dona -. In media il trasporto passeggeri è rincarato del 37,9% su maggio 2022, mentre i voli nazionali sono decollati addirittura del 43,9%, più di quelli intercontinentali, fermi a +36,8%, a dimostrazione che la scusa del caro carburante non regge e si tratta di speculazioni».
Caro voli, Codacons chiede ispezioni a tappeto nelle sedi della compagnie aeree
Nel mentre anche il Codacons invoca ispezioni a tappeto nelle sedi italiane delle compagnie aeree. L’associazione ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza chiedendo di attivarsi per verificare possibili speculazioni a danno degli utenti del trasporto aereo. «I prezzi dei biglietti aerei sono del tutto fuori controllo - afferma il presidente Carlo Rienzi - Alcune tratte nazionali, nei periodi di maggiore richiesta, possono costare come un volo per gli Stati Uniti, e mediamente le tariffe sono salite negli ultimi mesi di oltre il 50% rispetto allo scorso anno. Tutto ciò nonostante i costi dell’energia siano crollati negli ultimi mesi, e i prezzi dei carburanti per il trasposto aereo abbiano registrato un calo superiore al 20%. Un andamento anomalo delle tariffe su cui già indaga l’Antitrust, che a seguito di esposto Codacons ha aperto una istruttoria sui voli da e per la Sicilia».
Ryanair, ostacoli e discriminazioni alle agenzie di viaggi per l'acquisto dei biglietti?
Il Garante da una parte dall’altro, come dicevamo, dall'altro le agenzie di viaggi. Dopo mesi di appelli al governo e all'Antitrust senza ottenere risultati, Fiavet ha, infatti, presentato un atto di citazione al Tribunale di Milano, avviando un'azione collettiva per concorrenza sleale a tutela dell'intera categoria degli agenti di viaggi. Secondo quanto dichiarato dall'associazione, l'obiettivo principale è quello di inibire ogni forma e procedura di ostacolo o discriminazione nell'acquisto dei biglietti intermediati dalle agenzie di viaggi, inclusi i controlli di riconoscimento facciale, il divieto di screen scraping e altre procedure non richieste per gli acquisti diretti non intermediati. Inoltre, si chiede la cessazione della pubblicazione di testi sul sito della compagnia aerea e l'invio di comunicazioni ai clienti che danneggiano la reputazione delle agenzie di viaggi, con l'intento di scoraggiare l'uso dell'intermediazione a favore della prenotazione diretta con il vettore. Nella citazione in giudizio, Fiavet richiede anche un risarcimento per i danni d'immagine e altri danni subiti dall'intera categoria delle agenzie di viaggi. L'associazione ha coinvolto anche Adiconsum, una delle maggiori associazioni dei consumatori, affinché vi sia una rappresentanza anche dalla parte dei clienti finali nel processo legale.
Fiavet ha evidenziato alcune pratiche ostacolanti adottate da Ryanair, come ad esempio l'operare voli diretti esclusivamente attraverso la compagnia irlandese in alcune destinazioni. Ciò rende difficile per gli operatori turistici soddisfare le richieste dei clienti che scelgono tali mete, in quanto Ryanair ha un sistema complesso di verifica dell'identità dei passeggeri. Sul proprio sito web, la compagnia aerea afferma esplicitamente che le prenotazioni effettuate tramite le agenzie di viaggi possono essere bloccate, affermazione motivata dal fatto che Ryanair non ha accordi commerciali diretti con tali agenzie, ignorando il ruolo di mandatari svolto da queste ultime per conto dei loro clienti. Inoltre, Fiavet fa notare l'esistenza di opzioni di verifica "rapida" proposte da Ryanair al costo di 0,59 euro, che richiedono un riconoscimento facciale e la copia dei documenti di identificazione del passeggero. Tuttavia, questa procedura risulta estremamente problematica per gruppi o viaggi di istruzione. Inoltre, tale controllo richiede la firma del passeggero per confermare l'autenticità dei documenti, un processo che può richiedere fino a sette giorni e che richiede l'uso di un dispositivo con fotocamera: questa procedura viene applicata solo per i biglietti acquistati tramite le agenzie di viaggi.
Caso Ryanair, Ciminnisi (Fiavet): «Con questo metodo si danneggia il consumatore»
Ma Fiavet-Confcommercio non è nuova a queste battaglie, come ricordato dallo stesso presidente Giuseppe Ciminnisi a L'Agenzia di Viaggi Magazine: «Nel 2011 Fiavet ha ottenuto una sentenza risarcitoria per diffamazione nei confronti di Ryanair, e avremmo voluto chiudere con questi comportamenti discriminatori nei confronti di una categoria che esiste, è più viva che mai, e deve poter svolgere la propria attività professionale. In più, con questo metodo si danneggia il consumatore che sceglie in modo chiaro di recarsi in agenzia di viaggi e affidarsi a un intermediario, proprio per essere tutelato nei suoi bisogni». Per il numero uno della Federazione, quindi, questa è «un’azione che interessa tutta la categoria e tutte le sigle che la rappresentano, nessuna esclusa. Sono certo che le molte voci che nei mesi scorsi sollecitavano l’avvio di questa iniziativa si costituiranno nel nostro giudizio al fianco di Fiavet-Confcommercio per fare finalmente fronte comune».
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Alberto Lupini
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