Acqua alta a Venezia, bar, hotel e ristoranti in rivolta: “Non ci hanno rimborsato i danni”
L'associazione piazza San Marco si appella al Governo per i risarcimenti ai danni causati il 12 novembre del 2019. Il presidente Claudio Vernier: “C’è ancora chi aspetta rimborsi da oltre 100mila euro”
Accorato appello dell'Associazione Piazza San Marco al Governo. «Dopo 2 anni e mezzo si attendono ancora i rimborsi dell’acqua alta del 2019 per i danni superiori ai 20mila euro. La Situazione è insostenibile, abbiamo bisogno di aiuto dalle istituzioni».
Dopo due anni e mezzo Venezia attende ancora i rimborsi per i danni dell’acqua alta
Sono passati due anni e mezzo dai 187 centimetri di marea che la notte del 12 novembre 2019 hanno sommerso Venezia eppure, c’è ancora chi aspetta risarcimenti da oltre 100mila euro. È il caso del Caffè Quadri, ma anche dell’Hotel Gritti, o del Caffè Lavena. Stesso discorso anche per i tanti proprietari di immobili i cui piani terra sono stati completamente sommersi insieme a elettrodomestici, mobili e altri effetti personali.
È il grido d’allarme che ha lanciato Associazione Piazza San Marco: «Abbiamo bisogno di risposte chiare per quanto riguarda il secondo stralcio per tutti i costi sostenuti sopra i 20mila euro di danni, che erano già stati rimborsati dal Comune», afferma Claudio Vernier, presidente di Associazione Piazza San Marco. «Questo problema non riguarda solo i commercianti e i Caffè Storici di Piazza San Marco, che ovviamente hanno subito le perdite più ingenti (a volte anche maggiori di cento mila euro) - ha ripreso - Ma anche molte attività in tutta la città che hanno subito danni, fatto domanda per ricevere gli aiuti economici promessi e non hanno ancora ottenuto i risarcimenti eccedenti, come l’edicola alle Zattere di Walter Mutti. Le ultime notizie che abbiamo risalgono a febbraio 2022 quando da Palazzo Chigi avevano fatto sapere che la legge di bilancio approvata a fine 2021 aveva previsto l’aggiunta di nuovi stanziamenti per rendere capiente quel fondo che si era esaurito nel 2020, motivo per cui non era stato possibile provvedere al ristoro dei danni subiti».
Gli stanziamenti governativi
Nel 2020 il Governo aveva stanziato con vari provvedimenti 104 milioni (tra ristori e soldi per il rafforzamento idraulico della città), di questi 47 da destinare direttamente al rimborso dei danni minori (compresi cioè tra i 5 e 20mila euro subiti da privati cittadini e imprese), quelli cioè rimborsabili direttamente dal Comune che, tramite il Sindaco-Commissario straordinario, aveva così potuto provvedere al rimborso ai cittadini. A mancare sono però ancora proprio la fetta più grande di ristori che, dopo 24 mesi di pandemia, farebbero la differenza. Non risulta che sia mai stata approvata una delibera dal Consiglio dei Ministri per autorizzare la somma prevista di 40 milioni.
«È una situazione preoccupante, se consideriamo anche i due anni di pandemia affrontati. Sappiamo che l’Amministrazione Comunale si è fatta portavoce di questa necessità al Governo - ha concluso Vernier - Ma i rimborsi non sono ancora arrivati e l’ansia per l’attesa comincia a pesare. Associazione Piazza San Marco si fa carico di questo ulteriore sollecito, a nome di tutta la città».
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Alberto Lupini
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