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A Parma alla scoperta dei Farnese e le loro collezioni d’arte

Il Complesso Monumentale della Pilotta ospita la mostra dedicata alla committenza della famiglia Farnese, con l’obiettivo d’indagare la straordinaria affermazione della casata nella compagine politica e culturale europea

 
26 marzo 2022 | 18:28

A Parma alla scoperta dei Farnese e le loro collezioni d’arte

Il Complesso Monumentale della Pilotta ospita la mostra dedicata alla committenza della famiglia Farnese, con l’obiettivo d’indagare la straordinaria affermazione della casata nella compagine politica e culturale europea

26 marzo 2022 | 18:28
 

Un modo diverso di raccontare a un pezzo di storia d’Italia, rileggendo la vicenda della famiglia Farnese e il loro modo di guardare al potere e al mondo. A Parma, capitale della Food Valley italiana e Città Creativa Unesco per la Gastronomia, nel Complesso monumentale della Pilotta, un grande progetto espositivo analizza in che modo la casata ha utilizzato per secoli l’arte come strumento di legittimazione. E al centro della narrazione, nelle parole di Simone Verde, direttore della Pilotta e curatore della mostra, c’è la figura di Papa Paolo III.

Architettura, arte, potere. Stendhal a Parma, per la Pilotta che ospita una grande iniziativa sui Farnese. Fonte: Facebook A Parma alla scoperta dei Farnese e le loro collezioni d’arte

Architettura, arte, potere. Stendhal a Parma, per la Pilotta che ospita una grande iniziativa sui Farnese. Fonte: Facebook


Oltre 300 le opere in mostra

«Questo Papa Farnese - ha spiegato Verde ad askanews – si trova a dover ricostruire la centralità dell’Urbe, della sua tradizione, quindi della Chiesa cattolica, facendo riferimento a strumenti inediti, soprattutto confrontandosi con un mondo globale che comprendeva popolazioni nemmeno sospettate o citate dalle Sacre Scritture e che quindi aveva bisogno di una rifondazione anche di stampo teologico. Cosa fece Paolo III? Andò a cercare nella tradizione tutti gli elementi che potevano provare che in realtà nella teologia della Chiesa cattolica questo mondo altro rispetto a quello europeo era stato già in qualche modo previsto o toccato dalla tradizione stessa».


Oltre 300 le opere in mostra, con alcuni Tiziano assolutamente straordinari, provenienti dalle collezioni del museo e da Capidmonte, collocati nella Biblioteca Palatina, ma accanto a questi simboli del potere culturale a loro modo tradizionali se ne trovano anche di inediti, come la “Messa di San Gregorio” realizzata da indios messicani per ringraziare Paolo III di avere riconosciuto anche loro come esseri umani. «È questo in fondo l’asse centrale delle collezioni e delle committente farnesiane - ha aggiunto il direttore - ossia la riedificazione di Roma attraverso l’ispirazione a un’antichità che fosse cosmopolita».

 


La bellezza anche della location

E poi ci sono gli spazi della Pilotta che, ogni volta, sorprendono lo spettatore per la potenza che sanno esprimere già gli ambienti esterni, e poi il Teatro Farnese e i saloni enormi della Galleria nazionale. Tutti elementi che il tema della mostra esalta ulteriormente.

 


«Noi abbiamo come nessun altro Paese nel mondo occidentale – ha concluso Simone Verde – un’identità quasi perfetta tra il contenuto e il contenitore delle collezioni museali. In questo caso questa mostra ripete e amplifica questo aspetto».


La mostra “I Farnese – Architettura, Arte, Potere” resta aperta al pubblico a Parma fino al 31 luglio 2022.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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