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A giugno turisti in calo dell'80,6% In fumo 110mila posti di lavoro

I dati di Federalberghi fotografano una situazione ancora pesante per il settore. Il presidente Bernabò Bocca parla di aiuti del Governo ancora insufficienti e chiede la proroga della cassa integrazione fino a dicembre. Il fatturato previsto per il mese di luglio sarà più che dimezzato rispetto al 2019. Nel 62,7% dei casi crollo devastante, superiore al 70%.

 
09 luglio 2020 | 11:01

A giugno turisti in calo dell'80,6% In fumo 110mila posti di lavoro

I dati di Federalberghi fotografano una situazione ancora pesante per il settore. Il presidente Bernabò Bocca parla di aiuti del Governo ancora insufficienti e chiede la proroga della cassa integrazione fino a dicembre. Il fatturato previsto per il mese di luglio sarà più che dimezzato rispetto al 2019. Nel 62,7% dei casi crollo devastante, superiore al 70%.

09 luglio 2020 | 11:01
 

Oltre 100mila posti di lavoro persi soltanto nel mese di giugno, per effetto di una ripresa che – nel settore del turismo – ancora non si vede. E se le presenze degli italiani sono in caduta libera (-67,2%), quelle degli stranieri si sono praticamente annullate, rispetto al 2019, facendo segnare un saldo negativo del 93,2%, per un calo complessivo delle presenze dell’80,6%.

Agli alberghi non resta che sperare in una ripresa più veloce - A giugno turisti in calo dell'80,6% In fumo 110mila posti di lavoro

Agli alberghi non resta che sperare in una ripresa più veloce

Sono numeri impietosi quelli che rileva l’Osservatorio di Federalberghi sull’andamento del comparto nel mese di giugno. E le prospettive, lo diciamo purtroppo da tempo, non sono certo rosee: le prenotazioni per luglio e agosto faticano ad arrivare, soprattutto nelle città d’arte, al punto che tanti albergatori hanno deciso di rinviare l’apertura in autunno o addirittura nel 2021, mettendo così a rischio altri posti di lavoro. Ne consegue che l’83,4% delle strutture intervistate prevede che anche a luglio il fatturato sarà più che dimezzato rispetto al luglio 2019. Nel 62,7% dei casi, il crollo sarà devastante, superiore al 70%.



«La burrasca del Covid-19 è ancora in corso e continua a flagellare il sistema dell’ospitalità italiana», ha detto il residente di Federalberghi Bernabò Bocca, commentando i dati dell’osservatorio rilevati su un campione di circa duemila alberghi.
 
Il consuntivo del mercato turistico alberghiero relativo al mese di giugno 2020 registra un calo delle presenze dell’80,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per gli stranieri, l’apertura delle frontiere interne all’area Schengen, peraltro intervenuta a metà giugno, ha fatto sentire i propri effetti solo in minima parte, mentre permane il blocco di alcuni mercati strategici, tra i quali USA, Russia, Cina, Australia e Brasile.

Bernabò Bocca - A giugno turisti in calo dell'80,6% In fumo 110mila posti di lavoro
Bernabò Bocca

Per gli italiani, il ritorno alla normalità prosegue al rallentatore, per varie ragioni: molti hanno consumato le ferie durante il periodo di lockdown, tanti hanno visto il proprio reddito ridotto a causa della cassa integrazione o della contrazione dei consumi e dal blocco delle attività, tanti altri - pur disponendo di reddito e tempo – rinunciano a partire per recuperare parte del tempo perduto. Incidono anche la riduzione della capacità dei mezzi di trasporto, la cancellazione degli eventi e i timori di varia natura che comprensibilmente animano le persone.

«Le punte di maggior sofferenza si registrano per il turismo delle città d’arte e il turismo d’affari - dice Bocca - ma anche nelle classiche mete delle vacanze, al mare, in montagna e alle terme, siamo ben lontani da una parvenza di normalità. Non traggano in inganno le immagini televisive che ritraggono spiagge affollate. In gran parte si tratta di escursionisti giornalieri o di vacanze mordi e fuggi, limitate ai week end».
 
Le ripercussioni sul mercato del lavoro sono dolorose: oltre ai 110 mila posti di lavoro stagionali e temporanei di varia natura (-58,4%) persi a giugno, tra luglio e agosto sono a rischio altri 140 mila posti di lavoro temporanei.
 
«Il Centro studi di Federalberghi - segnala Bocca - continua ad aggiornare i parametri del proprio modello econometrico, acquisendo ogni segnale positivo, per piccolo che sia, ma la sostanza non cambia: nel 2020 si registrerà la perdita di oltre 295 milioni di presenze (meno 68,7% rispetto al 2018), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 16,3 miliardi di euro (meno 69,0%)».
 
«Siamo ormai entrati nel quinto mese di blocco – commenta Bocca – e la penuria di prenotazioni per i prossimi mesi fa vacillare la speranza che con l’autunno si possa realizzare una prima parvenza di ritorno alla normalità. Il decreto rilancio e gli altri provvedimenti adottati dal Governo contengono alcune misure utili, ma purtroppo non sono sufficienti ad evitare il tracollo di migliaia di imprese. Per salvare i posti di lavoro, chiediamo di prorogare la cassa integrazione sino a fine anno e ridurre il cuneo fiscale per le aziende che richiamano in servizio il personale. Indispensabile poi completare le misure sull’Imu e sugli affitti, da estendere nella durata ed applicare a tutte le imprese alberghiere. Senza dimenticare che alla riapertura ci dovremo confrontare con un mercato internazionale ancor più competitivo ed occorre quindi incentivare la riqualificazione delle strutture, approfittando di questo periodo in cui molte aziende sono purtroppo vuote».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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