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A 154mila pubblici esercizi da lunedì 726 milioni di euro

L'agenzia delle entrate ha attivato la prima tranche dei ristori previsti per le imprese che avevano ridotto l'attività. A breve il resto per chi ha dovuto sospenderla del tutto. La Lombardia la regione con più aiuti.

 
07 novembre 2020 | 17:32

A 154mila pubblici esercizi da lunedì 726 milioni di euro

L'agenzia delle entrate ha attivato la prima tranche dei ristori previsti per le imprese che avevano ridotto l'attività. A breve il resto per chi ha dovuto sospenderla del tutto. La Lombardia la regione con più aiuti.

07 novembre 2020 | 17:32
 

Come anticipato ieri, il ministro dell'Economia ha dato il via all'operazione di aiuti previsti dal primo decreto ristori. L’agenzia delle Entrate ha in particolare già fatto già partire quasi un miliardo di bonifici a oltre 211mila attività per effetto del primo decreto ristori (Dl 137/2020). Fra i maggiori beneficiari, ovviamente, bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti a cui vanni 726 milioni di euro (divisi fra 154mila aziende).

A 154mila pubblici esercizi da lunedì 726 milioni di euro

Sul piano regionale i destinatari, nell'ordine, sono in Lombardia (32mila aziende) a cui seuono i 20mila del Lazio, i 17mila di Veneto, Campania, Toscana ed Emilia Romagna. Ci sono poi 13mila pubblici esercizi in Sicilia e Puglia, oltre 5mila in Calabria e Marche.

A prevalere nelle erogazioni, in virtù dei codici Ateco e delle percentuali previste dal primo decreto Ristori, sono stati come detto 154mila bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti. Circa 25mila sono i soggetti che offrono servizi di alloggio e per loro è stato disposto il pagamento di oltre 106 milioni di euro. Sono circa 9mila i beneficiari che operano nelle attività sportive e di intrattenimento e nel trasporto. Tra le altre attività con più erogazioni spiccano quelle artistiche (2.935), quelle di supporto alle imprese (1.482) e quelle professionali (1.206).

Restano al momento escluse le aziende che non avevano fatto richiesta in aprile del contributo, per le quali ci sarà un intervento a parte.

Sarà interessante ora capire se la stessa tempestività sarà seguita anche per i ristori previsti dal nuovo decreto bis approvato nella notte fra venerdì e sabato.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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