8 dicembre, che ponte sarà? In montagna, a casa di amici, in cerca di relax

Saranno 12 milioni gli italiani a partire per il lungo weekend dell'8 dicembre. La scelta è ricaduta soprattutto sull'Italia e si è ripreso a prenotare in anticipo. Preoccupano i costi e il caro bollette

02 dicembre 2022 | 13:02

Per l'8 dicembre è tutto pronto, ma che ponte sarà? A raccontarlo è Federalberghi, nella sua consueta analisi sulle abitudini degli italiani in partenza. Tanti i temi interessanti che emergono. Dei 12 milioni e 183mila italiani che si metteranno in viaggio, il 94,1% resterà in Italia. Si è tornati a prenotare in anticipo. Le preoccupazioni non sono quindi più legate al Covid, ma all'inflazione e al caro bollette

«Grazie a un calendario favorevole, con la festività dell’8 dicembre che cade nella giornata di giovedì, molti italiani potranno concedersi una meritata vacanza. Ma il ponte dell’Immacolata è importante per tutta la comunità, perché genera un contributo importante per lo sviluppo del Pil e dell’occupazione - ha spiegato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - Non saremo altrettanto fortunati invece in occasione delle festività natalizie – ha aggiunto Bocca – Sia il 25 dicembre che il 1° gennaio 2023 infatti, coincidono con la domenica. Da questo punto di vista, seppure soddisfatti della performance di questo ponte lungo, siamo prudenti nel cantar vittoria, in attesa di verificare che cosa accadrà in occasione del Natale». 

Tutto per il ponte: ecco l'Immacolata degli italiani 

Saranno circa 12 milioni e 183mila gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) che si metteranno in viaggio in occasione del ponte dell’Immacolata. Il 94,1 per cento dei viaggiatori (contro il 92,3% dello scorso anno) resterà nel Belpaese mentre solo il 5,9% andrà all’estero (contro il 7,7% del 2021). Inoltre, Il 70,2% di chi resterà in Italia, si muoverà nella stessa regione di residenza.

Chi resterà in Italia sceglierà in primis la montagna (28,5%), le località d’arte (27,8%), e le località di mare (13,1%). Seguono poi i laghi (5,3%) e le località termali (5%). Per chi andrà all’estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (76,5%).

L’81,3% degli intervistati dichiara che le proprie decisioni sono state influenzate dall’inflazione e dal caro bollette. Altrettanto rilevante (79,8% dei casi) il conflitto in Ucraina.

Dove si dorme? A casa di amici e parenti 

La ricerca del relax è il movente che spinge la maggior parte degli italiani (63,1%) a concedersi una vacanza in questo ponte. Al secondo posto in classifica (29,1%) è il desiderio di ricongiungersi con i propri familiari, seguito dalla voglia di divertimento (22,7%). 

La casa di parenti e amici (33,4%), insieme ad alberghi e villaggi turistici (28,9%) sarà l’alloggio prescelto dalla maggior parte dei vacanzieri; a seguire e, ben distanziati, i bed & breakfast (14,4%), le case di proprietà (9,2%), gli agriturismi (3,6%) e il soggiorno in appartamenti in locazione breve (2,2%).

La durata media del soggiorno sarà di 3,5 notti trascorse fuori casa.

8 dicembre, un giro d'affari da 4,14 miliardi 

La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 435 euro a persona (407 euro per chi trascorrerà la vacanza in Italia e 785 per andrà all’estero). Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 4,14 miliardi di euro. Si tratta di un ulteriore contributo del turismo allo sviluppo del Paese, dopo che l’Istat nei giorni scorsi ne ha sottolineato il ruolo determinante per la crescita del Pil.

Come di consueto, la spesa dei turisti si distribuisce su tutte le componenti della filiera: il 29,6% del budget è destinato ai pasti, il 27,1% al pernottamento, il 22,3% ai viaggi e il 13,9% allo shopping.

Per le prenotazioni vincono ancora i portali online 

Il 43,4% intervistati dichiara di contattare direttamente l’hotel per prenotare il proprio soggiorno (mediante il sito internet della struttura ricettiva, la posta elettronica o il telefono) mentre il 44,6% effettuerà la prenotazione tramite i portali. In occasione di questo 8 dicembre si è riscontrato un comportamento molto determinato sulle prenotazioni che sono state effettuate con largo anticipo: il 35,2% ha prenotato tre settimane prima e quasi un 30% ha prenotato con un mese di anticipo.

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Alberto Lupini


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