Dopo la terza incursione degli attivisti di Ultima Generazione e la denuncia per furto, Carlo Cracco ha deciso di rispondere, utilizzando l’ironia, senza però entrare nel merito della questione né confermare la volontà di muoversi per vie legali contro i manifestanti che l’hanno preso di mira con tre blitz in una settimana.

Terza incursione in una settimana al ristorante di Carlo Cracco a Milano
Attivisti da Cracco, il terzo blitz
Gli attivisti sono stati accompagnati in questura per essere identificati, mentre sono in corso gli accertamenti relativi all'incidente. Secondo quanto dichiarato dal movimento, la protesta era finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della povertà e dell'alto costo del cibo, attraverso la campagna “Il giusto prezzo”.
L'obiettivo degli attivisti era di mettere in luce il contrasto tra chi ha e chi non ha accesso a cibo sufficiente, chiedendo allo chef di offrire pasti gratuiti ogni giovedì a persone al di fuori della sua abituale clientela.
Cracco accusato di furto
Nel corso della protesta, uno degli attivisti, Paola Del Dosso, geometra di 29 anni, stava documentando l'azione con il proprio cellulare. Secondo il racconto degli attivisti, lo chef Cracco avrebbe improvvisamente sottratto il telefono dalle mani dell'attivista e si sarebbe allontanato senza restituirlo. In seguito alla richiesta di restituzione del dispositivo, lo chef avrebbe risposto di non volerlo fare. Il telefono in questione, un iPhone 6 del valore di circa 70-100 euro, è descritto dagli attivisti come fondamentale per il lavoro della Del Dosso.

Lo chef Carlo Cracco è stato denunciato per furto
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno sporto denuncia per furto contro Cracco, mentre la polizia, giunta sul posto, ha denunciato i tre attivisti per la violazione dell'articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che riguarda il preavviso di manifestazioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Preavviso che non è giunto.

Cracco, la risposta
Dopo l'ennesimo blitz, Carlo Cracco ha commentato l'incidente in modo ironico attraverso i social, affermando: «Non offriamo pasti sospesi, ma tanta pubblicità gratuita, quella sì». Lo chef ha lasciato intendere che si sta preparando a intraprendere azioni legali nei confronti degli attivisti, in risposta sia alla denuncia per furto sia alle ripetute proteste nel suo ristorante, ma non ci sono conferme in merito.