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Affitti brevi in Toscana: Federalberghi con la Regione contro la Santanchè

La Regione Toscana ha approvato un nuovo “Testo Unico” del turismo, riorganizzando il settore, anche in tema di affitti brevi. Federalberghi sostiene la legge e si oppone all’impugnativa paventata dal Governo

19 febbraio 2025 | 16:34

Affitti brevi in Toscana: Federalberghi con la Regione contro la Santanchè

La Regione Toscana ha approvato un nuovo “Testo Unico” del turismo, riorganizzando il settore, anche in tema di affitti brevi. Federalberghi sostiene la legge e si oppone all’impugnativa paventata dal Governo

19 febbraio 2025 | 16:34

Con una nuova legge regionale, del 31 dicembre 2024, Regione Toscana ha introdotto un nuovo “Testo Unico” del turismo, riorganizzando e aggiornando la normativa del settore. Una legge che, però, potrebbe essere impugnata dal Governo, provocando l'opposizione di Federalberghi. «Il nuovo Codice del Turismo della Toscana rappresenta il modello regionale di legislazione turistica più avanzato in Italia. Sarebbe un vero errore se il governo lo impugnasse, come propone di fare il Ministero del Turismo», ha detto il presidente di Federalberghi Toscana-Confcommercio Daniele Barbetti. Al centro del contendere soprattutto la questione relativa agli affitti brevi, che la Regione ha iniziato a regolamentare, mentre la ministra Daniela Santanchè, nonostante le dichiarazioni di intenti e l'introduzione del Cin (il Codice identificativo nazionale, ndr), non sembra voler prendere provvedimenti concreti.

Affitti brevi in Toscana: Federalberghi con la Regione contro la Santanchè

Federalberghi contro l‘impugnativa del nuovo “Testo Unico” del turismo di Regione Toscana

Toscana, cosa dice il nuovo “Testo Unico” del turismo

Tra le principali modifiche, viene rafforzato il ruolo dei Comuni e delle Comunità di ambito turistico, con un focus sulle funzioni amministrative e la promozione a livello locale. La Regione, tramite Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, assume un ruolo centrale nella gestione del marketing turistico, compreso il turismo digitale. La normativa distingue chiaramente le diverse tipologie di strutture ricettive, come quelle alberghiere ed extralberghiere, con disposizioni specifiche sui servizi offerti e sulle modalità di gestione.

Affitti brevi in Toscana: Federalberghi con la Regione contro la Santanchè

La normativa distingue chiaramente le diverse tipologie di strutture ricettive

Gli alberghi, per esempio, potranno offrire nuovi servizi, come aree per lo smart working e spazi per attività ludico-motorie, mentre avranno la possibilità di collaborare con università e enti di ricerca. La legge introduce anche una regolamentazione per le locazioni turistiche, consentendo ai Comuni ad alta densità turistica di adottare specifici regolamenti per le locazioni brevi. È previsto un inasprimento delle sanzioni per le violazioni delle normative, mentre i contratti collettivi nazionali del settore turistico dovranno essere applicati nelle attività del comparto.

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Infine, la legge prevede disposizioni transitorie per le strutture esistenti, consentendo loro di continuare a operare fino al 2026 con facilitazioni per il mutamento di destinazione d'uso, che non comporterà oneri urbanistici, se non sono previsti lavori edilizi. L'aggiornamento normativo intende garantire maggiore chiarezza e rispondere alle esigenze di un settore in costante evoluzione.

Federalberghi: quale autonomia delle Regioni?

Federalberghi ha condiviso la posizione della regione Toscana, che ha preannunciato l'intendimento di opporsi in tutte le sedi a un'eventuale impugnativa del nuovo codice del Turismo, recentemente adottato dal consiglio regionale: «Se il Consiglio dei ministri dovesse accogliere la proposta di impugnativa, commetterebbe un doppio errore.Questo perché si scaglierebbe contro le regole di buon senso e le proposte innovative contenute nel codice regionale, che finalmente prevede parità di regole per i soggetti che operano sullo stesso mercato». In questo senso, in un contesto in cui il Governo spinge sull'autonomia differenziata, appare curioso come su un tema che è già di competenza regionale, Roma voglia intervenire in modo così netto, «anche perché minerebbe le competenze che la Costituzione riconosce alle regioni in materia di turismo», come ricordano da Federalberghi

Affitti brevi in Toscana: Federalberghi con la Regione contro la Santanchè

Secondo Federalberghi l'impugnativa minerebbe le competenze che la Costituzione riconosce alle regioni in materia di turismo

«Alla base dell'impugnativa - conclude la nota - sembra esservi un'estemporanea convinzione secondo cui la sacralità della proprietà privata impedirebbe ogni forma di regolamentazione dell'esercizio delle attività ricettive all'interno delle civili abitazioni, senza peraltro considerare che anche le strutture ricettive alberghiere sono di proprietà privata e meritano adeguata tutela. Tutela che, invece, viene loro negata con il paradossale effetto di favorire il dilagare delle attività abusive e della concorrenza sleale».

Federalberghi: stesso mercato, stesse regole

Barbetti, in particolare, sottolinea come la risoluzione regionale vada nella direzione di tutelare un mercato in cui troppo spesso si sono registrate disuguaglianze: «Con il nuovo Codice del Turismo, la Regione Toscana ha messo nero su bianco quella che per noi è una regola d’oro, ovvero “stesso mercato stesse regole”, ponendo un freno alla concorrenza sleale e riaffermando il valore del fare impresa in un settore che finora ha visto fin troppo pressapochismo”, aggiunge Barbetti, “anche nel turismo, sono le imprese a creare vero valore per il territorio, per la ricchezza e per l’occupazione che producono».

Affitti brevi in Toscana: Federalberghi con la Regione contro la Santanchè

Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana

«Tra le disposizioni contestate - conclude il presidente - figura, ad esempio, l’articolo 22 del Codice, che consente alle imprese alberghiere di associare nella gestione anche gli appartamenti ubicati nelle vicinanze. Ci auguriamo che non si intenda ostacolare la possibilità di sviluppare l’offerta ricettiva legale e trasparente, mentre non si muove un dito nei confronti delle migliaia di soggetti che sotto le mentite spoglie delle locazioni brevi esercitano abusivamente l’attività alberghiera».

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20/02/2025 09:35:52
1) La realtà è molto diversa !
1)Gli affitti brevi turistici a Firenze hanno ristrutturato con grandi spese da parte di piccoli proprietari ( 1 o 2 appartamenti) strutture degradate e non più adatte alla quotidianità dei residenti, creando dal nulla una nuova offerta. 2) hanno elevato la qualità della ricettività turistica specie in Centro Storico , visto la preferenza accordata specie dalle famiglie consentendo quindi un turismo sostenibile accessibile e inclusivo ,e limitando le visite mordi e fuggi di una giornata . 3) hanno consentito un reddito o almeno la sua integrazione specialmente a molte donne. 4) i dati statistici resi pubblici sono stati spesso analizzati in modo approssimativo arrivando a conclusioni errate. 5) non è mai stato consentito un confronto e un incontro con i rappresentanti degli affitti brevi turistici per la preparazione della nuova normativa. 6) non è stato mai detto di non volere una regolamentazione che anzi è molto opportuna per limitare l'abusivismo , ma sostenere da parte delle lobbyes alberghiere che questa regolamentazione debba significare abolizione e chiusura degli affitti brevi turistici è solo prepotenza e incapacità di confronto nel mercato. 7) sostenere che il Centro Storico va preservato impedendo una maggior offerta di spazi turistici potrebbe avere un senso se non fosse stato approvato un aumento del 40% nei 200 metri per gli alberghi , fatto che distruggerà ( e lo sta già facendo) il tessuto sociale e urbano-architettonico di un ulteriore parte del nostro Centro. 8)se davvero si voleva valorizzare spazi meno noti della Toscana è la che dovevano essere agevolati i grossi gruppi finanziari per la costruzione e il recupero di strutture ricettive. Quando si evita il dialogo e il confronto per costruire una normativa , "dimenticando" il metodo obbligatorio in democrazia , vuol dire semplicemente che si vuole nascondere la verità dei fatti . Altrimenti sarebbe la migliore occasione per dimostrare di aver ragione.......giusto ?
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