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Toscana, Musk cerca castelli: occhi su Bibbiano (ma non è la cantina)

Musk cerca castelli in Toscana, ma una somiglianza tra nomi ha generato confusione: la Tenuta di Bibbiano (nel Chianti) non è in vendita. È invece vivo il suo interesse per il castello di Bibbiano e quello di Montepò

 
07 gennaio 2025 | 18:54

Toscana, Musk cerca castelli: occhi su Bibbiano (ma non è la cantina)

Musk cerca castelli in Toscana, ma una somiglianza tra nomi ha generato confusione: la Tenuta di Bibbiano (nel Chianti) non è in vendita. È invece vivo il suo interesse per il castello di Bibbiano e quello di Montepò

07 gennaio 2025 | 18:54
 

Elon Musk, il tycoon statunitense proprietario di Tesla e Starlink, vuole comprare dei castelli in Toscana. Gli occhi del miliardario, come riportato da Il Tirreno, sono puntati su due dimore storiche della regione: sul castello di Montepò a Scansano (Gr) e su quello di Bibbiano a Buonconvento (Si). Su quest'ultimo, però, c'è stato un grosso disguido: infatti, molti hanno hanno erroneamente associato il miliardario alla Tenuta di Bibbiano, una rinomata azienda vinicola nel Chianti Classico con sede a Castellina in Chianti (Si), tanto da costringere la cantina a smentire le speculazioni con un comunicato ufficiale.

Toscana, Musk cerca castelli: occhi su Bibbiano (ma non è la cantina)

Elon Musk, il tycoon statunitense dietro Tesla e Starlink

Elon Musk e il malinteso sul Castello di Bibbiano

«È opportuno sottolineare che Tenuta di Bibbiano si trova nell'omonima località di Castellina in Chianti, nel Chianti Classico, e, quindi, non ha nulla a che vedere con l'eventuale interesse da parte del signor Musk per un castello nella frazione Bibbiano del comune di Buonconvento in provincia di Siena» ha dichiarato Tommaso Marrocchesi Marzi, proprietario dell'azienda vinicola.

La tenuta, ricordiamo, che appartiene alla famiglia Marrocchesi dal 1865, si estende su 220 ettari, di cui 40 dedicati alla viticoltura biologica. Con una produzione annua di circa 160 mila bottiglie, i suoi vini di punta, come i cru Vigne di Montornello e Vigna del Capannino, sono apprezzati sia in Italia sia nei principali mercati esteri, tra cui Stati Uniti e Giappone. «La proprietà della nostra tenuta rimane fermamente nelle mani della nostra famiglia, che continua a dedicarsi con rinnovato impegno allo sviluppo e alla valorizzazione di questo storico patrimonio» ha aggiunto Marrocchesi, ponendo fine alle speculazioni.

Toscana, Musk cerca castelli: occhi su Bibbiano (ma non è la cantina)

A sinistra, la sede di Tenuta di Bibbiano. A destra, il Castello di Bibbiano

Invece, il Castello di Bibbiano è una storica dimora nei pressi di Buonconvento (Si). Le sue origini risalgono almeno all'anno 850, quando era proprietà del conte longobardo Guinigi di Reghinari. Passato nei secoli sotto diversi proprietari illustri, tra cui i Cacciaconti e la Repubblica di Siena, ha visto ospiti e artisti celebri come Pietro Lorenzetti, che vi dipinse la sua ultima opera, l'Annunciazione. Nel Cinquecento, il castello fu restaurato dal cardinale Raffaello Petrucci con l'intervento di Baldassarre Peruzzi, che realizzò una splendida Madonna nella cappella. Dopo essere appartenuto a famiglie nobili come i Borghese e i Chigi, il castello fu dichiarato monumento nazionale nel 1922. Oggi, purtroppo, versa in stato di abbandono, nonostante faccia parte di una vasta azienda agricola e vinicola privata. Il Castello di Bibbiano, d’altro canto, è un tuffo nella storia. Le sue origini precedono l’anno Mille, con un passato che attraversa nobiltà longobarda, Sacro Romano Impero e Repubblica Senese. È un luogo in cui il genio artistico si è manifestato attraverso le opere di Pietro Lorenzetti e le restaurazioni di Baldassarre Peruzzi. Per un uomo che cerca continuamente di "costruire il futuro", acquistare una dimora che rappresenta le radici del passato potrebbe essere un gesto simbolico, oltre che strategico.

I castelli in Toscana nel mirino di Elon Musk

Nonostante il chiarimento, resta il fatto che Musk, durante una visita in Toscana lo scorso novembre, abbia effettivamente manifestato interesse per due castelli: il già citato castello di Bibbiano a Buonconvento e il castello di Montepò a Scansano. Il Castello di Montepò, con i suoi 600 ettari e una tradizione vinicola secolare, rappresenta molto più di un rifugio per il relax. Le vigne di sangiovese, che producono il pregiato Morellino Doc, potrebbero facilmente sposarsi con l’innovazione tecnologica di Musk, noto per il suo approccio visionario. Non dimentichiamo che Starlink, la sua rete satellitare globale, potrebbe trovare qui un curioso utilizzo: una gestione agricola iper-tecnologica basata sui satelliti. Antiche dimore che per il tycoon rappresentano non solo potenziali residenze di prestigio, ma anche sedi ideali per nuovi progetti imprenditoriali

Nonostante le indiscrezioni e i viaggi in Toscana, i rappresentanti delle proprietà e le autorità locali smentiscono contatti concreti. Secondo i rumors, Musk avrebbe puntato gli occhi proprio sul Castello di Montepò, nel comune di Scansano. Questa antica dimora, le cui origini risalgono al 1100, ha attraversato i secoli sotto il dominio di nobili famiglie come i Signori di Cotone e i Sergardi di Siena, fino a essere trasformata nel Cinquecento dall’architetto Baldassarre Peruzzi. Oggi, il castello è parte di una prestigiosa tenuta agricola e vitivinicola di proprietà di Jacopo Biondi Santi, erede di una delle dinastie più celebri del vino italiano, i creatori del Brunello di Montalcino. La tenuta si estende per 600 ettari, di cui 50 sono vigneti. La maggior parte è coltivata con il Sangiovese Grosso BBS11, un clone esclusivo della famiglia Biondi Santi, insieme a Cabernet Sauvignon e Merlot. Il castello è stato, inoltre, una residenza di Graham Greene, celebre scrittore inglese. Contattato da WineNews, Jacopo Biondi Santi ha smentito di aver venduto il castello a Musk, ma ha ammesso che un interesse esiste. E non sorprende: già nel 2004, proprio da Montepò, Biondi Santi aveva parlato di "viticoltura guidata dai satelliti", un’idea oggi concretizzata grazie alla tecnologia avanzata. Satelliti, ovviamente, non mancano nel portfolio del magnate, tra Starlink e le sue altre imprese visionarie.

Musk, tuttavia, non ha ancora fatto il passo per diventare “castellano” o produttore di vino. Ma il sogno di un Elon Musk enologo toscano, immerso nelle colline della Maremma e circondato da vigneti, potrebbe non essere così lontano. Chissà che il Castello di Montepò non diventi davvero il suo prossimo quartier generale, un luogo dove innovazione e tradizione si incontrano in modo unico. Tuttavia, è noto che Musk ama sorprendere, e le sue mosse spesso sfuggono alla tradizionale logica degli affari. Che sia una trovata pubblicitaria o un autentico desiderio, l’idea di vedere Musk tra le colline senesi affascina e intriga. Se l’affare si concretizzerà, Musk non acquisterà solo un castello, ma un pezzo d’Italia, una finestra sul passato che potrebbe trasformarsi in un portale verso il futuro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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