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domenica 30 marzo 2025  | aggiornato alle 13:42 | 111453 articoli pubblicati

Agricoltura: Italia 1ª in Ue per valore aggiunto, nonostante gli allarmi siccità

I dati pubblicati dall'Istat mostrano una crescita del settore agricolo italiano. Il Bel Paese, inoltre, è leader nell'Unione europea per valore aggiunto, nonostante la siccità, il maltempo e i costi energetici

23 gennaio 2025 | 15:46

Agricoltura: Italia 1ª in Ue per valore aggiunto, nonostante gli allarmi siccità

I dati pubblicati dall'Istat mostrano una crescita del settore agricolo italiano. Il Bel Paese, inoltre, è leader nell'Unione europea per valore aggiunto, nonostante la siccità, il maltempo e i costi energetici

23 gennaio 2025 | 15:46

Il settore agricolo italiano si conferma in crescita, con i dati dell'Istat che evidenziano incrementi nella produzione e una leadership europea nel valore aggiunto. Il comparto deve però fare i conti con sfide significative, tra cui i cambiamenti climatici, l'aumento dei costi di produzione e i danni causati da eventi estremi. Nonostante questi allarmi - dalla siccità alle malattie di piante e animali -, il comparto è riuscito comunque ad ottenere risultati significativi: bisogna quindi interrogarsi su quanto incidano davvero a livello complessivo e quanto, al contrario, possano aver frenato i dati dell'agricoltura italiana.

Agricoltura: Italia 1ª in Ue per valore aggiunto, nonostante gli allarmi siccità

Il settore agricolo italiano si conferma in crescita

Agricoltura, i dati in Italia

I volumi di produzione agricola, secondo i dati diffusi dall'Istat, sono cresciuti soprattutto nel comparto delle coltivazioni (+1,5%) e in quello zootecnico (+0,6%), mentre si registra un calo nelle attività dei servizi agricoli (-1,5%). Le attività secondarie, come la produzione di energia elettrica e l'agriturismo, continuano a mostrare un trend positivo (+5,2%), confermando la leadership dell'Italia in Europa in questo specifico segmento. Il 2023 è stato un anno favorevole per la frutta (+5,4%), gli ortaggi freschi (+3,8%) e il vino (+3,5%). Oltre a confermarsi leader nella produzione vitivinicola, l'Italia ha anche conquistato la leadership nella produzione di ortaggi. Tuttavia, alcuni settori hanno registrato flessioni, come i cereali (-7,1%), l'olio d'oliva (-5%) e i foraggi (-2,5%).

Agricoltura: Italia 1ª in Ue per valore aggiunto, nonostante gli allarmi siccità

I volumi di produzione agricola sono cresciuti soprattutto nel comparto delle coltivazioni

I prezzi dei prodotti delle coltivazioni sono aumentati del 2,9%, mentre quelli del comparto zootecnico hanno subito un calo del 2,2%. Significativa la riduzione dei costi dei beni e servizi utilizzati nel settore agricolo (-4,5%), un elemento che contribuisce a rafforzare la competitività del comparto. L'input di lavoro nel settore agricolo in Italia è diminuito del 2,6%, una contrazione più marcata rispetto alla media UE27 (-0,9%). A livello europeo, si è registrato un lieve aumento del volume di produzione (+0,5%) e del valore aggiunto (+0,2%), ma l'Italia si è distinta nel 2024 assumendo la leadership europea in quest'ultima categoria.

Agricoltura, serve chiarezza

«I dati Istat confermano che la politica agricola intrapresa è efficace, grazie all'impegno delle imprese, dei lavoratori agricoli, del governo e delle istituzioni. Mentre in Europa l'agricoltura era considerata un rischio ambientale, l'Italia ha scelto un percorso diverso, rivelatosi vincente» ha chiosato Mirco Carloni, deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura, che ha concluso: «Questi risultati rappresentano un valore socio-economico fondamentale per il nostro Paese e sottolineano l'importanza di proseguire con determinazione su questa strada, garantendo il massimo impegno da parte del Governo e del Parlamento».

Agricoltura: Italia 1ª in Ue per valore aggiunto, nonostante gli allarmi siccità

Mirco Carloni, presidente dela commissione Agricoltura della Camera

«Una ricchezza che va però difesa rispetto alle tante minacce che pesano sull'attività delle imprese agricole italiane - ha denunciato Coldiretti -, a partire dagli effetti dei cambiamenti climatici che nel 2024 hanno causato danni per 9 miliardi di euro, tra siccità, maltempo ed epidemie negli allevamenti. Un grave problema è rappresentato anche dall'aumento dei fattori di produzione, a partire dall'energia, che gravano sui bilanci, con i prezzi pagati agli agricoltori che spesso non riescono a coprire neppure i costi sostenuti». Rimane perciò il dubbio su quanto effettivamente, a livello complessivo, abbiano inciso le condizioni ambientali e sanitarie. Che pure hanno causato danni, naturalmente, ma che, al netto delle contingenze (su cui è giusto intervenire a favore dei produttori colpiti), non hanno impedito una crescita del settore. Al tempo stesso, però, questa crescita avrebbe forse potuto essere superiore senza questi danni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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