Un angolo storico di Vigevano (Pv) si spegne. Il Caffè Commercio, punto di riferimento della città, chiude definitivamente. Dopo anni di sacrifici e impegno, l'attività cesserà il 7 gennaio. La decisione, sofferta e inevitabile, segna così la fine di un capitolo importante della storia vigevanese.
Il Caffè Commercio di Vigevano chiuderà il 7 gennaio 2025
Caffè Commercio: un'amore per la città e un progetto di rinascita
«Il Caffè Commercio è sempre stato un simbolo della nostra città», racconta Enzo Stilla, l'imprenditore che nel 2018 ha riaperto il locale, riportando alla luce una delle icone storiche di Piazza Ducale. Un gesto che per Stilla andava oltre l'attività imprenditoriale, ma che rappresentava un vero e proprio atto d'amore verso la città che lo ha accolto quando, adolescente, arrivò dalla Calabria. «Vigevano mi ha dato tanto, e io volevo dare qualcosa di significativo», afferma con una punta di nostalgia. Nel 2016, Stilla ha avviato un ambizioso progetto di restauro e ristrutturazione del Caffè Commercio, con un investimento superiore ai 2,3 milioni di euro. Durante i lavori, sono stati recuperati anche preziosi resti storici: le fondamenta del Castello Sforzesco e un antico pozzo del 1492 che, in passato, fungeva da frigorifero. Un restauro che ha reso il locale un luogo dove i cittadini potevano non solo gustare un caffè, ma anche immergersi nella storia della città.
Le difficoltà e i regolamenti locali per il Caffè Commercio
Nonostante l'incredibile impegno, il Caffè Commercio ha dovuto fare i conti con difficoltà operative, non solo economiche ma anche regolatorie. «I costi per il plateatico, che annualmente superano i 30 mila euro, sono una delle difficoltà principali», spiega Stilla. Il regolamento comunale, che impone restrizioni nell'utilizzo di fioriere e corde per delimitare l'area esterna, ha complicato ulteriormente la gestione del locale.
I costi per il plateatico, che annualmente superano i 30 mila euro, sono una delle difficoltà principali
In aggiunta, l'esperienza del post-pandemia non è stata facile: la gestione di un locale come il Caffè Commercio, aperto dalla colazione alla sera, comporta un costo del lavoro molto elevato, difficile da sostenere con i ricavi limitati, soprattutto in una piazza non sempre affollata.
Caffè Commercio, un progetto che non ha trovato sostenibilità
«Investire nel Caffè Commercio è stato sempre un atto di passione, ma non possiamo ignorare la realtà economica», sottolinea Stilla. Nonostante gli sforzi per contenere i costi e la collaborazione della proprietà, che ha ridotto il canone d'affitto nel 2024, la gestione non è mai riuscita a raggiungere il punto di pareggio. Il flusso di clienti in piazza Ducale non giustificava più la grande mole di lavoro necessaria per mantenere l'attività aperta. Nel comunicare la chiusura, Stilla non nasconde il dispiacere: «Questa decisione mi spezza il cuore. In 40 anni di attività, il mio obiettivo è sempre stato creare posti di lavoro, non licenziare», afferma con un filo di emozione. La chiusura non significa però un abbandono definitivo del luogo: le attrezzature non verranno smontate e chiunque vorrà rilevare la gestione in futuro potrà farlo con maggiore facilità.