Pesaro ha chiuso il suo anno da Capitale italiana della cultura con un evento che ha intrecciato memoria storica e promozione della pace, lanciando un messaggio di speranza e dialogo che continuerà a ispirare le iniziative future. Il testimone ora passerà ad Agrigento.
Pesaro ha chiuso il suo anno da Capitale italiana della cultura
Pesaro chiude la sua esperienza da Capitale della cultura
La città di Pesaro ha concluso l’anno da Capitale italiana della cultura con la proiezione in anteprima nazionale di Liliana, documentario di Ruggero Gabbai dedicato alla vita della Senatrice a vita Liliana Segre. La pellicola è stata presentata in un Teatro Sperimentale gremito, in chiusura della tre-giorni “Coltiva la Capitale”, che ha segnato il passaggio di testimone ad Agrigento, Capitale italiana della cultura 2025.
La proiezione, moderata dalla giornalista Marianna Aprile, è stata un’occasione per riflettere sul tema della pace, centrale per Pesaro 2024. Il sindaco Andrea Biancani ha aperto l’evento sottolineando l’importanza della figura di Liliana Segre, cittadina onoraria della città, come simbolo della memoria e della resistenza. «In un periodo storico segnato da conflitti, Pesaro vuole lanciare un messaggio di unione e promuovere la cultura della pace», ha dichiarato Biancani, ringraziando le istituzioni, le autorità presenti e la famiglia di Liliana Segre.
Pesaro, un messaggio di pace
Liliana è un documentario che racconta la vita della senatrice, con un focus sulla sua esperienza ad Auschwitz e sulla rinascita personale legata alla città di Pesaro. Il regista Ruggero Gabbai ha descritto il lavoro come un racconto intimo, sottolineando il simbolismo della spiaggia di Pesaro, luogo centrale della narrazione. Alberto Belli Paci, figlio della Senatrice, ha ribadito il legame della famiglia Segre con la città, considerata un luogo significativo per la loro storia personale.
A Pesaro è stato presentato un documentario sulla vita della senatrice a vita Liliana Segre
L’evento ha visto anche la partecipazione di Rondine Cittadella della Pace, organizzazione che promuove la convivenza tra giovani provenienti da paesi in conflitto. Franco Vaccari, presidente dell’organizzazione, ha evidenziato l’importanza di educare le nuove generazioni alla pace attraverso il dialogo e la comprensione reciproca. Due partecipanti del progetto, Tornike e Viktorija, hanno condiviso le loro esperienze, mettendo in luce il valore del confronto e del superamento dei pregiudizi.
Pesare, un anno da Capitale della cultura
Il vicesindaco Daniele Vimini ha evidenziato il significato dell’evento nell’ambito dell’anno da Capitale italiana della cultura. «Concludiamo un percorso iniziato con la “Marcia della Pace” e culminato con questa proiezione che porta il messaggio di pace e speranza rappresentato dalla vita di Liliana Segre», ha dichiarato. Vimini ha inoltre ricordato l’impegno della città nel promuovere iniziative legate alla pace e alla memoria storica, in collaborazione con scuole, istituzioni e progetti come Rondine Cittadella della Pace.