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Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità

Il fenomeno del “bleisure” combina lavoro e svago ed è sempre più popolare nell'ospitalità. In particolare, i viaggiatori tendono a prolungare i viaggi di lavoro per includere tempo libero . E le strutture ricettive si stanno adattando a queste richieste, offrendo spazi di lavoro flessibili e servizi di svago (come spa e ristoranti gourmet)

di Massimo A. Giubilesi
Founder & Ceo Giubilesi & Associati, Chairman FCSI Italian Unit
18 settembre 2024 | 05:00
Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità
Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità

Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità

Il fenomeno del “bleisure” combina lavoro e svago ed è sempre più popolare nell'ospitalità. In particolare, i viaggiatori tendono a prolungare i viaggi di lavoro per includere tempo libero . E le strutture ricettive si stanno adattando a queste richieste, offrendo spazi di lavoro flessibili e servizi di svago (come spa e ristoranti gourmet)

di Massimo A. Giubilesi
Founder & Ceo Giubilesi & Associati, Chairman FCSI Italian Unit
18 settembre 2024 | 05:00
 

Chi mi conosce sa che ho una certa allergia all’abuso di inglesismi, soprattutto se usati per “essere cool” o per dimostrare di possedere un “know-how” appropriato. “Smart working”, “Team building”, “Customer journey”, “Travel Experience”, tutte queste parole mi fanno venire l'orticaria linguistica. Eppure, cari operatori del settore alberghiero, c'è un termine inglese che, nostro malgrado, dobbiamo imparare a conoscere ed amare: “bleisure”. Non è un refuso, né il nome di un nuovo smoothie alla moda, è la fusione delle parole “business” e “leisure” (affari e turismo, lavoro e svago) e sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo all'ospitalità. Quindi, facciamo un bel respiro e prepariamoci a mettere da parte il nostro dizionario di italiano puro, e immergiamoci in questo nuovo mondo dove lavoro e vacanza si fondono in un unico, impronunciabile concetto.

Viaggi di Lavoro 2.0: l'ascesa del “bleisure”

Il bleisure è un fenomeno in rapida crescita nel settore dell'ospitalità che sta ridefinendo il modo in cui pensiamo ai viaggi di lavoro. Descrive la tendenza sempre più diffusa tra i viaggiatori di estendere i soggiorni di lavoro per includere del tempo libero, combinando così impegni professionali e svago in un'unica esperienza di viaggio. Secondo il report 2023 “Travel in Flux” della società globale di consulenza Alvarez & Marsal pubblicato da Il Sole 24 Ore, il 27% degli italiani ha consolidato negli ultimi 12 mesi il trend dei viaggi bleisure, davanti a Spagna (26%), Francia (21%), Germania (19%), Olanda (17%) e Regno Unito (15%).

Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità

Bleisure: la nuova frontiera del turismo, tra lavoro e piacere (Shutterstock)

Questa tendenza non è del tutto nuova, ma ha guadagnato molta popolarità negli ultimi anni, specialmente dopo la pandemia di COVID-19. La flessibilità lavorativa aumentata, il desiderio di massimizzare i viaggi e un crescente focus sul benessere e sull'equilibrio tra lavoro e vita privata, hanno tutti contribuito all'ascesa del bleisure.

Adattarsi al “bleisure”: le sfide per gli hotel

Per gli hotel e le strutture ricettive, questa tendenza rappresenta sia una sfida che un'opportunità: da un lato, devono adattare le loro offerte per soddisfare le esigenze di questi viaggiatori ibridi, dall'altro possono sfruttare questa tendenza per aumentare la durata dei soggiorni e incrementare i ricavi.

Come si stanno adattando gli hotel a questa nuova realtà? Innanzitutto, molte strutture stanno ripensando i loro spazi. Le tradizionali sale conferenze stanno lasciando il posto a spazi di lavoro più flessibili e informali, dotati di connessione Wi-Fi ad alta velocità, stazioni di ricarica e tecnologie per videoconferenze. Allo stesso tempo, gli hotel stanno potenziando le loro offerte di svago, dalle spa ai ristoranti gourmet, per attrarre i viaggiatori bleisure anche al di fuori dell'orario di lavoro.

Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità

Come gli hotel stanno affrontando la sfida del bleisure (Shutterstock)

Un altro aspetto cruciale è la personalizzazione dei servizi. Gli hotel stanno utilizzando sempre più la tecnologia e l'analisi dei dati per comprendere le preferenze dei loro ospiti bleisure e offrire esperienze su misura. Questo potrebbe includere pacchetti che combinano tariffe business con attività di svago, o servizi concierge specializzati che possono aiutare gli ospiti a pianificare sia la parte lavorativa che quella ricreativa del soggiorno.

La posizione dell'hotel sta diventando ancora più importante in quest'ottica. Le strutture situate in zone che offrono un facile accesso sia ai centri d'affari che alle attrazioni turistiche sono particolarmente ben posizionate per attirare i viaggiatori bleisure. Di conseguenza, molti hotel stanno rafforzando le partnership con attrazioni locali, ristoranti e fornitori di servizi per offrire esperienze complete ai loro ospiti.

Il concierge del futuro: come formare il personale nell’era del “bleisure”

Tuttavia, l'adattamento al bleisure non è privo di sfide. Gli hotel devono bilanciare attentamente le esigenze dei viaggiatori d'affari tradizionali con quelle dei viaggiatori bleisure. Inoltre, devono considerare come gestire i picchi di domanda, dato che i soggiorni bleisure tendono a estendersi nei fine settimana, tradizionalmente periodi di alta stagione per il turismo leisure. Naturalmente, bisognerà anche ripensare alle competenze del personale. Il concierge del futuro dovrà essere un mix tra un assistente personale, un esperto di tecnologia e uno psicologo: dovrà saper prenotare una sala riunioni, risolvere un problema di connessione VPN e consigliare il miglior cocktail per affogare lo stress da lavoro, tutto nello stesso momento.

Lavoro in valigia, relax in agenda: la rivoluzione del “bleisure” nell'ospitalità

Hotel: adattarsi all‘era del bleisure per conquistare nuovi clienti (Shutterstock)

La domanda sorge spontanea: dove troviamo queste figure poliedriche dell'ospitalità? Come le formiamo? E soprattutto, come le tratteniamo in un settore noto per i suoi orari impegnativi e stipendi non sempre all'altezza del ruolo e delle competenze? La risposta non è semplice, ma è chiaro che dovremo investire in modo massiccio nella formazione e nello sviluppo del profilo professionale delle risorse. Potremmo dover ripensare completamente i nostri programmi di recruiting e training, magari collaborando con Organizzazioni specializzate nella formazione per creare corsi ad hoc per questi “super-concierge”. Dovremo anche considerare di migliorare le condizioni di lavoro e le prospettive di carriera per attrarre e mantenere questi talenti poliedrici.

In definitiva, la sfida nell'era del bleisure non è solo una questione di competenze, ma di riqualificazione globale del ruolo dell'ospitalità. È un'opportunità per elevare la professione a livello 2.0 creando figure che siano veramente centrali nell'esperienza del viaggiatore moderno. Non sarà facile, ma chi riuscirà a creare e nutrire questi talenti avrà un vantaggio competitivo inestimabile nel nuovo mondo del bleisure. Dunque, il periodo post-stagionale è il momento perfetto per reinventare il vostro hotel e prepararvi all'invasione dei soggetti “dipendenti dal tempo libero”. Ricordate, nel nuovo mondo dell'ospitalità, più i vostri ospiti sono confusi su cosa stanno facendo esattamente - un soggiorno di lavoro o una meravigliosa breve vacanza, più starete facendo un ottimo lavoro.

Buona preparazione e che il bleisure sia con voi!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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