«Non è una battaglia che stiamo portando avanti tanto per fare». Con queste parole, la sindaca di Firenze, Sara Funaro, ribadisce la sua determinazione nel contrastare il fenomeno degli affitti brevi, una tendenza che negli ultimi anni ha reso il centro storico della città sempre più inaccessibile per i residenti, in particolare per famiglie e studenti universitari. Lo scorso 30 luglio, ricordiamo, per questo motivo, il Consiglio comunale aveva approvato una nuova delibera che limita drasticamente gli affitti brevi nel centro storico fiorentino, patrimonio dell'umanità protetto dall'Unesco. L'obiettivo della normativa è chiaro: bloccare l'apertura di nuove strutture dedicate agli affitti brevi, migliorando così le condizioni di vita per i residenti stabili.
Lotta agli affitti brevi in città: il Comune di Firenze non si ferma
«Abbiamo studenti universitari che faticano a trovare casa e rischiano di scegliere altre università, privando Firenze di giovani che potrebbero crescere, lavorare e investire qui» ha dichiarato Funaro, estendendo il problema anche alle famiglie. La delibera, come sottolineato dalla stessa sindaca, è però solo il primo passo di un piano più ampio che punta a regolamentare l'intero mercato immobiliare.
La sindaca di Firenze, Sara Funaro (credits: Facebook)
Firenze, lotta agli affitti brevi: critiche alla sindaca Funaro per l'ordinanza
Un provvedimento, appunto, troppo circoscritto che ha portato nelle scorse settimane a diverse critiche di associazioni e opposizione, tra cui quelle di Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori). Per Donvito Maxia, infatti, il problema degli affitti brevi richiede un intervento ben più strutturato e ampio, che includa una revisione fiscale per incentivare chi affitta a famiglie e studenti, piuttosto che favorire le attività commerciali o turistiche: «Bisogna ridurre drasticamente le imposte sui proprietari che affittano a famiglie e studenti, piuttosto che favorire le aziende che utilizzano gli immobili per scopi commerciali o alberghieri». La critica di Donvito Maxia si concentra anche sul fatto che la delibera riguarda solo un'area esclusiva della città, il centro storico, dove i prezzi degli affitti sono già fuori portata per molte famiglie di ceto medio-basso e per gli studenti.
Affitti brevi, Firenze continua a crescere il malumore tra i cittadini
Intanto, il problema degli affitti brevi, strettamente legato all'overtourism, continua a alimentare il malcontento tra i residenti. Solo poche settimane fa, infatti, diversi gruppi di cittadini hanno manifestato il loro disagio con scritte sui muri della città, riportando frasi come "Tourists go home" e "Yankee go home" (in italiano: "Turisti andate a casa" e "Americani tornate a casa"). Segni evidenti di una tensione crescente tra chi vede il turismo come una risorsa essenziale per l'economia locale e chi, al contrario, lo considera un'invasione che compromette la vivibilità della città.
Le scritte sui muri a Firenze contro i turisti
In risposta a questi episodi, il mese scorso la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, aveva espresso una visione ottimistica della situazione. Secondo il suo pensiero, infatti, l'afflusso di turisti non dovrebbe essere considerato un problema, bensì un segno del forte interesse che il mondo nutre per l'Italia. «Questo non è overtourism, ma voglia di Italia e il comparto è traino del Pil - aveva dichiarato la Santanchè nel commentare i dati Fipe-Confcommercio. E, con quasi 12 miliardi di euro spesi per i pasti fuori casa, l'enogastronomia è un driver identitario del nostro turismo».
Lotta agli affitti brevi a Firenze: funzionerà la politica della sindaca Funaro?
Insomma, la lotta agli affitti brevi è solo all'inizio e la sindaca Funaro sembra determinata a non indietreggiare. Il tempo ci dirà se questa politica porterà a un centro storico più vivibile per i residenti, senza compromettere l'attrattività turistica di Firenze, o se sarà necessario un compromesso più ampio per risolvere la (delicata) questione.