Negli ultimi anni, la crescente preoccupazione per l'impatto ambientale del trasporto aereo ha portato alla ribalta la questione dei voli brevi. Molti Paesi europei stanno considerando la possibilità di bandire i collegamenti aerei su tratte per le quali esiste un'alternativa ferroviaria più sostenibile. Lo ha già fatto la Francia anche se su poche tratte. Ma quanto è applicabile questa misura all'Italia? Un'analisi condotta dall'Itsm (Iccsai transport and sustainable mobility center) dell'Università di Bergamo ha cercato di fare chiarezza su questa tematica, valutando l'impatto di una possibile riduzione dei voli brevi sul sistema di trasporto italiano. Lo studio ha evidenziato come la conformazione geografica del nostro Paese, con le sue isole e la sua morfologia complessa, renda difficile una transizione massiccia dal trasporto aereo a quello ferroviario con solo 12 rotte potenzialmente sostituibili.
I collegamenti aerei potenzialmente sostituibili con il treno risultano appena 12. Foto: shutterstock
Treni al posto dei voli brevi? Solo 12 rotte potenzialmente sostituibili
Secondo l'analisi, come detto, solo 12 rotte aeree nazionali potrebbero essere sostituite da collegamenti ferroviari senza un significativo allungamento dei tempi di percorrenza. Si tratta principalmente di tratte che collegano le principali città del Nord e del Centro Italia, come:
- Milano-Roma (Linate e Malpensa)
- Roma-Napoli
- Bergamo-Napoli
- Roma-Genova
- Bergamo-Pescara
- Bologna-Roma
- Roma-Firenze
- Roma-Pisa
- Bergamo-Roma
I limiti della sostituibilità in Italia tra voli brevi e treno
Diverse ragioni spiegano perché è difficile sostituire i voli brevi con i treni in Italia:
- Conformazione geografica: la presenza di isole e di una morfologia complessa rende difficoltoso lo sviluppo di una rete ferroviaria capillare.
- Costi elevati: la costruzione di nuove linee ferroviarie è un'opera molto costosa e richiede tempi lunghi.
- Volumi di traffico: per rendere sostenibile economicamente una nuova linea ferroviaria, è necessario raggiungere elevati volumi di traffico, cosa non sempre facile da garantire.
- Tempo di percorrenza: anche per le tratte potenzialmente sostituibili, il tempo di percorrenza in treno è spesso superiore a quello in aereo, limitando l'attrattività di questa modalità di trasporto per molti viaggiatori.
Inoltre, lo studio ha evidenziato come la soppressione dei voli brevi sulle 12 rotte individuate avrebbe un impatto limitato sulle emissioni totali del trasporto aereo in Italia. Infatti, questi voli rappresentano solo una piccola parte del traffico aereo nazionale. Inoltre, esiste il rischio che i passeggeri costretti a rinunciare al volo optino per il trasporto privato su gomma, con un conseguente aumento delle emissioni.
In conclusione, sebbene l'obiettivo di ridurre le emissioni del trasporto aereo sia lodevole, l'applicazione di una misura come il divieto dei voli brevi in Italia presenta numerose complessità. La conformazione geografica del Paese, i costi elevati legati allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e la necessità di garantire un servizio efficiente ai cittadini rendono questa soluzione difficile da attuare su larga scala. È quindi necessario valutare attentamente tutte le implicazioni di una simile misura e individuare soluzioni più flessibili e adattabili al contesto italiano.