Numeri da record con migliaia di ospiti nella due giorni del “Palio das Cjarogiules”, andato in scena a Paluzza, in Carnia, in provincia di Udine. Il Palio, giunto alla 38esima edizione, ha visto sfidarsi in una combattutissima corsa ben 15 contrade, in rappresentanza non solo delle frazioni del centro carnico, ma dell'intero territorio limitrofo. Quattro i contradaioli per squadra, suddivisi in due frazioni, che hanno percorso un tracciato poco più lungo di un chilometro trainando la “Cjarogiule”, un carro in ferro con slitta in legno carico con un quintale di tronchi d'abete, tagliati in porzioni circolari con il segaccio (seon) e assemblate, da trainare poi per le vie del paese nel minor tempo possibile, per assicurarsi la miglior posizione di partenza del Palio vero e proprio. La sfida è stata incerta fino all'ultimo. Nella prima frazione molto equilibrata, svettava al cambio una delle favorite della vigilia, la contrada di Somavile, che ha mantenuto la testa fino a metà della seconda frazione, quando ha dovuto fermarsi per sistemare il carico, cedendo posizioni e arrivando poi sesta. Il Palio è stato vinto per la prima volta dalla contrada di Curcuvint (Cercivento), primo borgo che nella storia porta via il Palio a una contrada di Paluzza.
Il Palio das Cjarogiules in Carnia
L'evento ha preso il via con una serie di iniziative molto apprezzate dal pubblico come le performances dei giocolieri Torototelis, la musica in concerto dei 5 Uomini Sulla Cassa Del Morto, la sfilata di "Miss Palio e il so biel" (il suo bello), vinta da miss Sonia Maar e mister Danilo Vanino) e i fuochi d'artificio. Molto attrattiva anche la domenica mattina quando i numerosissimi vacanzieri hanno affollato la piazza del “Mercato del fatto a mano” e l'Angolo dei bambini, mentre nel pomeriggio si sono esibiti i Tamburi e gli sbandieratori Lupi Feritas di Valvasone (Pordenone), che hanno preceduto tutti i giochi del palio. Visitatissimo è stato pure l'accampamento medioevale dei Lupi Ballatores.
Non solo il Palio: a Paluzza anche la cucina è stata protagonista
In entrambe le giornate grande successo anche per la rassegna gastronomica parallela "Golosets (golosità), Amôr di Contrada", che ha presentato ben sei punti di degustazione, dove sono stati serviti piatti esclusivamente preparati in modo artigianale, con i profumi della cucina tipica carnica. Nei chioschi le specialità tipiche, che variano di contrada in contrada: non è stato possibile resistere a orzotto con i funghi, cjarsons (tipici ravioli ripieni), maltagliati con burro e ricotta affumicata, pasta al ragù di cervo, polenta abbinata a frico di patate, spezzatino, selvaggina o formaggio di malga, insalata di cavolo cappuccio con ciccioli di lardo, taglieri d'alpeggio, arrosto di maiale e i dessert d'un tempo, come gnocchi dolci, frittelle di mele o alle erbe, torte caserecce, e così via.
Il Palio das Cjarogiules, il racconto del valore intrinseco del legno
Il Palio delle contrade è il perno di una vera e propria kermesse folkloristico-culturale, che prevede costumi d'epoca, musica e danze popolari, intrattenimenti di ieri e una vera aria di festa, che richiama ogni anno moltissimo pubblico delle vallate carniche, e non solo. Oltre ai maschi gareggia anche il popolo femminile che, al posto dei tronchi di legno, trasporta di corsa 15 kg di fieno.
Il Palio das Cjarogiules celebra il valore intrinseco del legno
Il Palio das Cjarogiules rientra nel Bando borghi Pnrr “Il Bosco nel borgo-Il Borgo nel bosco”, un progetto di rigenerazione culturale e sociale che racconta il valore intrinseco del legno, portato avanti dai Comuni di Sutrio e Paluzza, organizzato con il sostegno della Comunità di montagna della Carnia e del Comune di Paluzza e di una serie di sponsor. Il tutto nel cuore (non solo geografico) delle incontaminate montagne del Friuli Venezia Giulia, al confine con l'Austria. I valligiani protagonisti dell'evento si sono già messi al lavoro per allenarsi per la 39esima edizione, in calendario nel 2025 come sempre a Paluzza nel secondo fine settimana di agosto.