Nonostante un calo complessivo delle attività di acquisizioni e fusioni (M&A, mergers and acquisitions) sia a livello italiano che internazionale, il food è il settore più attivo in questo senso, seguito a ruota da hospitality and leisure, che hanno visto coinvolte soprattutto i segmenti hotellerie e catene di ristorazione. È quanto emerge dal rapporto diffuso da Pwc.

Acquisizioni e fusioni in calo, ma non nel settore food
Acquisizioni e fusioni, il mondo del food
Il settore ha visto 46 operazioni annunciate nel primo semestre 2024 (29,2% rispetto al dato 2023): nel mese di febbraio è stata annunciata l’operazione di consolidamento Forno d’Asolo/Sammontana, sotto la regia di Investindustrial (autorizzata dall’Antitrust a luglio 2024), e l’acquisizione di Dolciaria Acquaviva da parte del gruppo belga Van De Morteele). Anche a livello mondiale, il food si posiziona in vetta con 1.207 operazioni (21,8% rispetto allo stesso semestre di un anno fa).

In Italia sono state annunciate 46 operazioni nel settore food nel primo semestre 2024
Il comparto food & beverages all’interno del Consumer Markets rappresenta il segmento più difensivo, per cui in una situazione di incertezza si prevede un crescente volume di attività M&A sia per le piattaforme sponsorizzate dai fondi di Private Equity, che per le aziende del comparto italiane ed estere e per i player della Grande distribuzione (Gdo) alla ricerca di produttori di Private Label da integrare. Le operazioni chiuse nel primo semestre, unitamente a quelle in corso e in prospettiva lasciano ipotizzare che sarà un settore molto dinamico. I settori da monitorare con maggiore attenzione saranno ingredienti, ancora nutraceutica, bakery e frozen food.
Acqusizioni e fusioni, hotel e ristoranti
Nel primo semestre 2024 sono state annunciate 36 operazioni in totale di cui 22 in ambito Hotellerie, soprattutto hotel e camping in location turistiche, 6 nella ristorazione e 4 in ambito sportivo, soprattutto calcistico. Il saldo rispetto al primo semestre 2023 fa registrare un sostanziale equilibrio rispetto a 12 mesi (2,7%), inferiore anche alla tendenza a livello globale che fa segnare un 16,6% (863 le operazioni totali) sul 2023.

Hospitality e leisure: nel primo semestre 2024 sono state annunciate 36 operazioni in Italia
Il 2024 si è aperto con la cessione di Piadineria da Permira a CVC, che ha stimolato un certo interesse sul settore, pesantemente frenato dalla pandemia. Tra le operazioni annunciate in seguito, abbiamo l’acquisizione di Fra Diavolo da parte di Alto Partners, di Temakinho da parte di Mutares e dell’Harry’s Bar da Villa D’Este. L’andamento dei consumi del primo semestre 2024 (in calo) sta tuttavia rallentando l’orizzonte di alcune operazioni e le preferenze tendono a focalizzarsi su modelli “fast dining”. In ambito hospitality l’operazione più rilevante è quella relativa alla catena di camping Club del Sole (investimento di The Equity Club), seguita nel mese di luglio da quella di Clessidra sul competitor Human Company.
Acquisizioni e fusioni, il quadro complessivo
Il mercato delle fusioni e acquisizioni nel settore dei beni di consumo sta attraversando un momento di stallo. A livello globale, si registra un calo del 27% delle operazioni rispetto all'anno precedente, un dato che conferma un trend negativo già avviato. Anche in Italia, sebbene in misura leggermente inferiore, si registra un calo del 19% delle operazioni.
Le cause di questa frenata sono molteplici e strettamente legate al contesto economico attuale, caratterizzato da alta inflazione, tassi d'interesse in aumento e una generale incertezza sui mercati. In particolare, i consumatori, alle prese con un aumento del costo della vita, stanno riducendo le spese discrezionali, soprattutto nei settori come moda, e-commerce e retail specializzato. L'aumento dei tassi d'interesse rende più onerose le operazioni di finanziamento, scoraggiando gli investitori. Di fronte a un contesto economico così complesso, gli investitori stanno adottando un atteggiamento più prudente, concentrandosi su operazioni selezionate e a basso rischio.
Tra i settori più colpiti da questo rallentamento troviamo l'e-commerce, la moda e il retail specializzato. Al contrario, come detto, il settore del food & beverage e dell'ospitalità sembrano mostrare una maggiore resilienza.