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Guide turistiche, in vigore le nuove regole: requisiti, obblighi, esami e multe

Entrate ufficialmente in vigore le nuove regole della riforma delle professioni turistiche. Obiettivo? Contrastare l'abusivismo e tutelare i professionisti. Vediamo nel dettaglio cosa cambia

 
17 luglio 2024 | 15:24

Guide turistiche, in vigore le nuove regole: requisiti, obblighi, esami e multe

Entrate ufficialmente in vigore le nuove regole della riforma delle professioni turistiche. Obiettivo? Contrastare l'abusivismo e tutelare i professionisti. Vediamo nel dettaglio cosa cambia

17 luglio 2024 | 15:24
 

Dal 13 luglio 2024 sono in vigore le nuove regole della riforma della professione di guida turistica, un passo decisivo per valorizzare questa figura professionale e contrastare l'abusivismo nel settore. Per la ministra del Turismo, Daniela Santanchè: «inizia una nuova era per l’industria turistica italiana, dopo anni di incertezza e frammentazione normativa che hanno soltanto prestato il fianco all’abusivismo e allo svilimento di una figura che rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per chi viene in Italia. Ridiamo così dignità a una figura essenziale che, mettendo a disposizione professionalità e competenze, trasmette e tutela la conoscenza e l’importanza del nostro incommensurabile patrimonio culturale, naturale e turistico. E adesso che proteggiamo e valorizziamo le guide con un apposito apparato sanzionatorio spetta ai Comuni fare la loro parte». Se la ministra è contenta, un po' meno lo sono le associazioni, a partire da Confguide-Confcommercio, che da tempo della riforma contestano, in particolare, l'abbassamento del titolo di accesso da laurea a diploma, la riduzione delle lingue straniere obbligatorie e la deroga per gli enti del Terzo Settore a svolgere visite guidate senza guide abilitate. Vediamo nel dettaglio cosa cambia con le novità entrate in vigore.

Guide turistiche, in vigore le nuove regole: requisiti, obblighi, esami e multe

Dal 13 luglio 2024 è in vigore il regolamento attuativo della riforma della professione di guida turistica

Riforma delle guide turistiche: gli obiettivi

Gli obbiettivi della riforma della professione di guida turistica sono:

  • Riconoscere il ruolo centrale delle guide turistiche nella promozione del patrimonio culturale e turistico italiano.
  • Garantire ai turisti servizi di qualità e informazioni accurate.
  • Contrastare l'abusivismo e la concorrenza sleale a tutela dei professionisti qualificati.

Cosa cambia con il nuovo regolamento delle guide turistiche

Le nuove regole, stabilite dal Decreto Pnrr 2024 convertito in Legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 giugno 2024 integrano la legge
sull’ordinamento professionale univoco delle guide turistiche, (Legge 13 dicembre 2023, n. 190). Le novità, introdotte dalla nuova legge con l’obiettivo di attuare una strategia efficiente di contrasto all’abusivismo, riguardano

  1. ulteriori requisiti per l’esercizio della professione di guida turistica;
  2. conoscenze linguistiche e titoli di studio funzionali all’esame di abilitazione all’esercizio della professione;
  3. composizione e aggiornamento dell’elenco nazionale delle guide turistiche;
  4. regole per l’esercizio della professione sulla base di titoli conseguiti all’estero;
  5. corsi di specializzazione e aggiornamento;
  6. disciplina di divieti e sanzioni.

Come entrare nell’elenco nazionale Guide turistiche

Per entrare nell’elenco nazionale del ministero del Turismo bisognerà:

  • superare l’esame di abilitazione nazionale
  • ottenere il riconoscimento della qualifica professionale;
  • essere già abilitati e iscritti agli albi regionali alla data in vigore della legge (il 17 dicembre 2023).

L’albo delle Guide turistiche è suddiviso in due sezioni:

  • coloro che hanno superato l’esame di abilitazione nazionale o già abilitate;
  • coloro che hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica conseguita all’estero.

Gli iscritti potranno svolgere la professione su tutto il territorio nazionale e saranno provvisti di un tesserino di riconoscimento, che include fotografia, numero di iscrizione e codice univoco di identificazione.

Come è l'esame per entrare nell’elenco nazionale Guide turistiche

Come detto per poter entrare a far parte dell’albo sarà necessario superare l’esame di abilitazione. Per poter sostenere l'esame occorre: 

  • essere maggiorenni;
  • avere un diploma di laurea triennale oppure una qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell’Unione Europea o di abilitazione all’esercizio della professione qualora lo Stato membro dell’Ue la preveda;
  • non aver subito condanne passate in giudicato o applicazione della pena per reato doloso;
  • non aver condanne per abuso di professione, arte, industria, commercio o mestiere;
  • avere certificazioni della conoscenza di una lingua straniera al livello di competenza C1 del Quadro comune europeo di riferimento.

Come è l'esame per divenatre guida turistica:

  • Materie: storia dell'arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, prove linguistiche.
  • Prove: scritta, orale e tecnico-pratica.
  • Costo: 10 euro per l'iscrizione all'esame, 30 euro per il rilascio del tesserino di riconoscimento.
  • Alternativa: tirocinio di adattamento di almeno un anno sotto la supervisione di una guida turistica abilitata.

Gli obblighi per le guide turistiche

Una volta diventati guide turistiche ci sono poi degli obblighi che comprendono:

  • Corsi di aggiornamento: 50 ore ogni 3 anni. I corsi sono tenuti da docenti ed esperti in materia e sono organizzati da enti autorizzati e convenzionati con le Regioni o le Province autonome.
  • Comunicazione al ministero: le guide turistiche dovranno inoltre comunicare al ministero l’avvenuta partecipazione ai corsi inviando l’attestazione di frequenza sulla piattaforma informatica dedicata.
  • Norme di comportamento: esposizione del tesserino, informazioni trasparenti sui costi.

Nuovo regolamento guide turistiche: le sanzioni

In arrivo anche multe salate per gli abusivi: dai 3mila ai 12mila euro il prezzo da pagare per chi svolge visite guidate senza la necessaria iscrizione all'elenco nazionale. Controlli e sanzioni saranno a carico di organi di polizia locale, autorità di pubblica sicurezza e altri soggetti autorizzati. Occhio attento anche a agenzie, tour operator e intermediari: se si avvalgono di guide non abilitate, rischiano multe da 5mila a 15mila euro. Stessa sanzione per i responsabili di musei, monumenti e altri luoghi d'interesse: non utilizzare guide abilitate o ostacolare il loro lavoro costerà loro caro.

Riforma delle guide: non tutte le associazioni soddisfatte

Come detto, pur apprezzando la riforma, le associazioni di categoria tornano a sottolineare alcuni punti critici in merito. In particolare, Confguide-Confcommercio torna sull'abbassamento del livello qualitativo della categoria con il passaggio da laurea a diploma e la limitazione a una sola lingua straniera. Ma no solo: l'associaazione continua ad essere preoccupata per la Deroga per il Terzo Settore, cioè la possibilità per gli enti di effettuare visite guidate senza guide abilitate. Senza contare che il regolamento non si applica alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome rischiando così di comprometterne l'efficacia. Visto tutto ciò Confguide chiede un intervento europeo per tutelare la categoria e prevedere percorsi di studio uniformi.

Dall'altra parte Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti, esorta gli enti locali ad applicare le novità e ad avviare i controlli, anche sulle guide straniere occasionali: «Abbiamo atteso per oltre dieci anni la riforma, e ora chiediamo ai Comuni di attivarsi quanto prima per recepire e applicare le novità, iniziando finalmente i controlli - ha dichiarato Micol Caramello, presidente di Federagit - Anche nei confronti delle guide straniere in prestazione occasionale. Ora gli enti locali hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari non solo per intervenire contro l’esercito di abusivi che da troppo tempo imperversa nel comparto, ma anche per chiarire alcune situazioni borderline che ostacolano le guide nello svolgimento della professione. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, sarebbe utile intervenisse anche il ministero della Cultura per sensibilizzare le strutture museali: non devono impedire l’accesso alle guide autorizzate, che hanno oltretutto diritto ad entrare gratuitamente per motivi di studio e formazione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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