Oltre 5.800 chef e pizzaioli di tutto il mondo hanno partecipato a un sondaggio di I Love Italian Food, rivelando che la pizza è il piatto italiano più ordinato e apprezzato all'estero. Seguono la carbonara, le tagliatelle al ragù e le lasagne. Curiosamente, il tiramisù è l'unico dessert in classifica, mentre gli spaghetti alle vongole e la pasta al pesto chiudono la top ten.
La pizza è il piatto italiano più ordinato e apprezzato all'estero
La classifica dei 10 piatti più amati all'estero
Questa la classifica dei 10 piatti più amati all'estero:
- Pizza
- Carbonara
- Tagliatelle alla Bolognese
- Lasagne
- Tiramisù
- Risotto
- Ravioli
- Parmigiana
- Spaghetti o linguine alle vongole
- Pasta al pesto
Un trionfo totale, dunque, per la pizza, simbolo della cultura gastronomica italiana che continua a conquistare palati in tutto il mondo. «Le più richieste restano i grandi classici: Margherita e Marinara - afferma Pasquale Cozzolino, ristoratore e chef celebre in Nord e Sud America. Tuttavia, abbiamo notato un crescente interesse per le farciture più creative, come salsiccia piccante o burrata» aggiunge. Fino ad arrivare alle richieste più insolite, come la pizza con i marshmallow: «Di fronte a richieste come queste cerco di assecondare i clienti, ma ne approfitto anche per educarli sulla cucina italiana, raccontando storie e curiosità sui piatti autentici».
Ecco la classifica dei 10 piatti più amati all'estero
Sulla stessa linea Enzo Oliveri, celebrity chef e presidente dell'Associazione cuochi italiani nel Regno Unito: «Dipende dal cliente, se sai che è una battaglia persa lasci perdere, altrimenti cerchi di educarli al gusto. Ad esempio, a non mettere il parmigiano sul pesce». C'è poi chi esagera, come racconta Massimo Mori, chef patron di Armani Restaurant (una stella Michelin) e del ristorante Mori Venice Bar, una leggenda della ristorazione italiana a Parigi: «È capitato che un cliente abbia ordinato linguine alle vongole con tartufo e tanto parmigiano».
Pasta fresca e ingredienti di qualità: la chiave del successo della cucina italiana nel mondo
Per quanto riguarda il formato di pasta, vincono spaghetti e paccheri. Dal Paese del Sol Levante, Peppe Errichello, uno dei ristoratori più famosi in Giappone, conferma la tendenza globale: «Il formato più apprezzato sono le linguine allo scoglio. Ma anche gli gnocchi sono molto richiesti. Quelli che facciamo noi - sottolinea - sono una ricetta di mia nonna Gina: acqua e farina, senza aggiungere patate, uova e sale, semplicemente solo acqua e farina». «La pasta fresca - aggiunge Cozzolino - come i tonnarelli fatti in casa, è particolarmente apprezzata. Comunichiamo il valore della pasta home made attraverso menu dettagliati e interagendo direttamente con i clienti, spiegando l'origine degli ingredienti e il processo di preparazione». Uno su tutti: il pomodoro del piennolo, che guarnisce lo spaghetto più richiesto a New York. A Parigi, invece, chef Mori propone tagliolini con triplo uovo e farina doppio zero. «Facciamo capire che questo tipo di pasta è più proteica, tiene meglio la cottura ed è più saporita. Anche l'origine delle uova conta: sono di cascina, allevate a terra».
Alessandro Schiatti, presidente di I Love Italian Food
Nella scelta di un ristorante e di un piatto, infatti, è sempre più decisiva la conoscenza dell'intera filiera. Un aspetto sul quale I Love Italian Food lavora da anni al fianco di produttori e ristoratori. «La nostra ricerca rivela non solo le preferenze globali per i piatti italiani, ma anche le sfide affrontate dai ristoratori nel mantenere l'autenticità delle nostre ricette - commenta Alessandro Schiatti, presidente di I Love Italian Food. I ristoratori e gli chef sono veri 'guerrieri' della cucina italiana all'estero, impegnati quotidianamente nella difesa e nella promozione della nostra cultura enogastronomica. Ogni richiesta stravagante rappresenta una nuova sfida per mantenere viva la vera cucina italiana, e noi siamo qui a sostenerli in questa missione cruciale».