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Affitti brevi, a settembre arriva il Codice identificativo nazionale: cosa fare

Via libera all’intesa Stato Regioni sul decreto, che arriverà nel mese di maggio. Poi, partirà una fase di sperimentazione. L’obiettivo del ministero è partire il primo settembre. Ecco gli obblighi e le sanzioni per gli host

 
27 aprile 2024 | 18:46

Affitti brevi, a settembre arriva il Codice identificativo nazionale: cosa fare

Via libera all’intesa Stato Regioni sul decreto, che arriverà nel mese di maggio. Poi, partirà una fase di sperimentazione. L’obiettivo del ministero è partire il primo settembre. Ecco gli obblighi e le sanzioni per gli host

27 aprile 2024 | 18:46
 

Ancora un passo avanti per cercare di uscire dal far west degli affitti brevi in Italia. A partire da settembre 2024, entra in vigore il Codice identificativo nazionale (Cin), il nuovo regime che porterà maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore. Come riporta il Sole 24 Ore, infatti, la commissione Politiche del turismo della Conferenza delle Regioni e Province autonome, presieduta dal coordinatore Daniele D’Amario (assessore in Abruzzo), ha dato parere positivo al decreto sull’interoperabilità delle banche dati regionali, predisposto dal ministero del Turismo. Si tratta del passaggio decisivo per arrivare a un meccanismo unico di identificazione delle strutture ricettive, in chiave antifrode.

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Affitti brevi, sul codice identificativo c’è l’accordo: al via da settembr

Via libera, dunque, all’intesa Stato Regioni sul decreto, che arriverà a maggio. Poi, partirà una fase di sperimentazione per arrivare, come detto, ad essere operativo da settembre. Come riporta il Corriere della Sera, dopo l’estate il decreto sarà pubblicato e scatteranno i 60 giorni per la piena entrata in vigore e, poi, l’applicazione delle sanzioni previste dal decreto Anticipi alla fine del 2023. Si tratta di un nuovo step per la riforma ispirata dal ministero del Turismo e approvata a dicembre 2023


Affitti brevi, accordo sul codice identificativo: Cosa cambia?

Quindi cosa cambierà ora per gli affitti brevi:

  • ci sarà un codice univoco per ogni struttura: ogni immobile adibito a locazione breve avrà un Cin univoco, rilasciato dal ministero del Turismo.
  • ci sarà maggiore controllo e lotta alle frodi: il Cin sarà collegato a una banca dati nazionale, che permetterà alle autorità di monitorare l'attività di locazione breve e contrastare l'evasione fiscale e l'abusivismo.
  • ci saranno più tutele per i consumatori: gli affittuari potranno finalmente avere informazioni certe sulla struttura che affittano, garantendo una maggiore sicurezza e tranquillità.
  • ci saranno sanzioni per chi non rispetta le regole: sono previste sanzioni per chi non ottiene il Cin o non lo espone correttamente.

Affitti brevi, come funziona il Cin?

Ma come si dovrà richiedere e come funzionerà il Cin?

  • Richiesta sarà online: il Cin si ottiene con una semplice procedura telematica sul sito del Ministero del Turismo.
  • Dati necessari: per richiedere il Cin, dovranno essere forniti i dati catastali dell'immobile e, nel caso di locazioni imprenditoriali, l'attestazione dei requisiti di sicurezza degli impianti.
  • Esposizione obbligatoria: il Cin dovrà essere esposto all'esterno dell'immobile e indicato in ogni annuncio di locazione.

Come funziona con Airbnb

Per gli affitti brevi gestiti tramite piattaforme come Airbnb, la piattaforma diventa sostituto d'imposta e applicherà automaticamente la cedolare secca al 21% sul canone di locazione.

Ci saranno sanzioni per il mancato pagamento: i proprietari che non hanno pagato la cedolare secca negli anni passati potranno regolarizzare la loro posizione con il "ravvedimento operoso" entro il 2022.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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