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Caso buoni pasto, rinvio a giudizio per quattro persone

La Procura di Roma contesta a quattro ex vertici della società Edenred Italia, specializzata in buoni pasto, i reati di truffa aggravata, turbativa d'asta in concorso e illeciti amministrativi. A febbraio erano stati sequestrati 20 milioni di euro

 
19 aprile 2024 | 15:29

Caso buoni pasto, rinvio a giudizio per quattro persone

La Procura di Roma contesta a quattro ex vertici della società Edenred Italia, specializzata in buoni pasto, i reati di truffa aggravata, turbativa d'asta in concorso e illeciti amministrativi. A febbraio erano stati sequestrati 20 milioni di euro

19 aprile 2024 | 15:29
 

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per  quattro persone, ex vertici della società Edenred Italia, specializzata nei buoni pasto e ticket. A loro il pm Carlo Villani contesta i reati di truffa aggravata, turbativa d'asta in concorso e illeciti amministrativi.

Caso buoni pasto, rinvio a giudizio per quattro persone

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone nell'ambito dell'indagine sui buoni pasto

Caso buoni pasto, quali sono le accuse

Secondo l'accusa, infatti, due ex ad della società e rappresentanti legali di Edenred Italia avrebbero fatto «sottoscrivere agli esercizi commerciali convenzionati accordi paralleli rispetto a quelli previsti dalla gara, volti ad alterare il rapporto di equivalenza fra ribasso e commissione dichiarato in sede di offerta, violando così il divieto di 'retrocessione' il cui rispetto era previsto dal bando di gara (determinando l'indebita restituzione agli esercizi commerciali di una quota percentuale della "commissione" dovuta)».

Caso buoni pasto, l’indagine

I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2021 e il 2023 e la turbativa d'asta riguarderebbe quattro lotti tra cui quello relativo al Lazio oltre che quelli di Marche, Abruzzo, Molise e Umbria, Campania e Sicilia. Lo scorso febbraio, a seguito delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, era stato disposto il sequestro di 20 milioni di euro.

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