Truffa all’Inps da 126.468 euro (da maggio 2020 a febbraio 2022) nella cassa integrazione Covid a zero ore di 13 dipendenti in realtà messi ugualmente al lavoro per Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria. Questa è l’accusa notificata dalla Procura di Milano, a conclusione delle indagini, alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e al suo compagno, Dimitri Kunz D’Asburgo (oltre che al collaboratore esterno Paolo Giuseppe Concordia). Alla notifica, la ministra si dichiara «sorpresa» proprio sul fatto che «ritengo acquisita agli atti la mia estraneità a ogni decisione societaria relativa alle modalità della messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti». E, seppur, «convinta che anche in questa occasione il giudizio dei giudici andrà contro il desiderio dei miei avversari politici», la ministra per la prima volta mette sul tavolo le possibili dimissioni.
Conclusa l‘indagine preliminare su Santanchè e su Visibilia: per la Procura è truffa all‘Inps
«In sede politica, dopo la decisione del giudice dell’udienza preliminare, per rispetto del governo e del mio partito farò una seria e cosciente valutazione di questa vicenda, che è comunque antecedente alla mia nomina a ministro», ha detto la Santanché.
Caso Santanchè, cosa è successo con la cassa integrazione Covid
Come detto, nell'inchiesta a carico della Santanchè, nel suo ruolo di amministratrice delegata (ora ex) delle due società, del compagno che l'aveva sostituta come amministratore delegato di Editore e del responsabile delle tesorerie Concordia, è contestato di avere incassato in maniera illecita 126.468 euro di cassa integrazione per un totale di 20.117 ore nel periodo tra il maggio 2020 e il febbraio 2022, cioè durante i vari lockdown. Secondo l'accusa, nonostante le aziende avessero incassato i fondi, i 13 dipendenti (7 di Visibilia Editore e 6 di Visibilia Concessionaria) avrebbero continuato a lavorare regolarmente.
Il fascicolo era stato aperto grazie a Federica Bottiglione, che aveva dichiarato di aver lavorato anche in cassa integrazione, ex manager di Visibilia Editore, e che aveva registrato le conversazioni Dimitri Kunz D’Asburgo. Accuse da cui la ministra Santanchè si era difesa, lo scorso luglio, in Parlamento.
Santanchè, indagini non concluse per il presunto falso in bilancio di Visibilia
A tutto ciò si è aggiunta l'accusa di falso in bilancio (che vede sempre la ministra tra gli indagati). L'avviso di conclusione delle indagini non è stato ancora notificato, ma è probabile che avvenga la settimana prossima dopo l'esame del supplemento di perizia richiesto al professore dell'Università Bocconi consulente dei pm.
Caso Santanchè, Lollobrigida: Vediamo se ci sarà il rinvio a giudizio
Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida che ha detto: «La vicenda della collega Santanchè non la conosco nei dettagli, ci saranno valutazioni che saranno fatte anche vedendo i contenuti delle carte, aspettiamo. Peraltro, mi sembra che abbia già chiarito che eventualmente arrivasse un rinvio a giudizio ne prenderebbe atto e conseguentemente agirebbe: quindi si tratta di aspettare quel tipo di passaggio».