La 48esima edizione di Hospitality - Il Salone dell'Accoglienza, la fiera internazionale leader in Italia dedicata al comparto Horeca, si è chiusa al quartiere fieristico di Riva del Garda con un importante risultato: sfiorati i 20mila visitatori professionali, in crescita dell'8% rispetto allo scorso anno, provenienti da tutta Italia e da altri 15 Paesi, la manifestazione ha riunito l'intera filiera dell'accoglienza con 861 espositori (+35% rispetto al 2023), un'ampia partecipazione e un'affluenza continua in ogni giornata. Internazionalità, innovazione e visione: caratteristiche che hanno entusiasmato la community dell'Horeca, fortemente coinvolta dai contenuti e dalla qualità e varietà della proposta espositiva.
Grande successo per l'edizione 2024 di Hospitality - Il Salone dell'Accoglienza
«Un risultato che conferma la leadership di Hospitality nel settore grazie alle scelte strategiche e al lavoro fatto nella realizzazione di questa edizione. Continueremo a investire nell'unicità della offerta espositiva, sia in termini di merceologie che di tipologie di aziende presenti, e nel consolidare le nostre collaborazioni storiche a livello nazionale e internazionale, nell'interesse degli operatori professionali» ha evidenziato Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi. La manifestazione, con la sua offerta completa di servizi e prodotti, ha dimostrato di saper rispondere a ogni esigenza e preferenza dei visitatori, registrando una consistente partecipazione di imprenditori della ristorazione, del settore alberghiero e di pubblici esercizi, oltre che degli operatori dell'extra-alberghiero.
Hospitality, valorizzare il fattore umano
Hospitality 2024 è stata aperta ufficialmente dall'opening talk “The People Industry”, con testimonianze dei rappresentanti delle associazioni di settore e dell'industria dell'accoglienza che hanno permesso di focalizzare quali sono le sfide che attendono gli operatori. «Mettere al centro le persone che lavorano nel settore significa valorizzare l'Italian lifestyle che ha lo stesso valore del Made in Italy di un prodotto ha puntualizzato Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi. Non dobbiamo dimenticarlo quando parliamo di formazione di contratti di lavoro, di riconoscimento, di valorizzazione personale. Solo se mettiamo al centro le persone riusciremo ad attrarle e a crescere professionalmente nel sistema di accoglienza, sia esso un ristorante, un hotel o un bar, e avremo persone capaci di trasmettere agli ospiti, ai viaggiatori la vera bellezza dei luoghi, quella data dalla autenticità e professionalità degli essere umani».
L'importanza di “The People Industry” trova conferma nei dati economici del nostro Paese, in cui l'impatto diretto e indiretto prodotto dall'industria dell'ospitalità - dal food al beverage, dal wellness all'outdoor - ha raggiunto il 6,9% del Pil (dato Indice Tourism Satellite Account 2023), generando 4,5 milioni di posti di lavoro, di cui 3,4 milioni a tempo indeterminato.
Hospitality, la Fipe con le famiglie per accogliere i bambini al ristorante
Roberto Calugi, direttore generale di Fipe - Federazione italiana pubblici esercizi ha sottolineato quanto sia necessario avere consapevolezza del ruolo che la ristorazione gioca nella filiera turistica ed agroalimentare. «È indispensabile la formazione continua per un comparto che impiega 1.200.000 persone e 300.000 imprese e che nel 2023 ha generato un fatturato superiore ai 90 miliardi di euro». Calugi ha poi illustrato il progetto speciale “Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più”, dedicato a favorire la presenza di famiglie con bambini al ristorante, a seguito del protocollo d'intesa recentemente siglato da Fipe e altre associazioni di categoria con il ministero delle Imprese e del Made in Italy ed altri ministeri. «In particolare come Fipe proponiamo di adottare nei pubblici esercizi aderenti un menu dedicato ai bambini di età inferiore a 10 anni a un prezzo massimo di 10 euro».
Ad Hospitality 2024 sfiorati i 20mila visitatori professionali
Accessibilità, inclusività e sostenibilità, tra le tematiche al centro di Hospitality, sono caratteristiche intrinseche del turismo all'aria aperta. Per Alberto Granzotto, presidente di Faita-FederCamping, «l'ospitalità outdoor continua a vivere un periodo molto positivo che nel 2023 ha visto un aumento di tutte le destinazioni, in particolare di quelle lacustri. Le previsioni per il 2024 esaltano un settore in crescita anche per gli investimenti nelle infrastrutture e nell'offerta di servizi e prodotti. Quest'anno abbiamo posto al centro dell'impegno comune con la fiera tutte le novità relative all'offerta open air con particolare interesse e attenzione per l'accessibilità universale e la sostenibilità ambientale, con l'obiettivo di contribuire a rendere Hospitality uno dei più completi e autorevoli momenti del panorama fieristico nazionale dedicati al turismo outdoor».
Hospitality, per Federalberghi serve investire sui giovani
Alessandro Massimo Nucara, direttore generale Federalberghi e presidente dell'Ente bilaterale nazionale del turismo ha enfatizzato la difficoltà di attrarre nuove risorse, soprattutto giovani, coinvolgerle e mantenerle. Con il Progetto Scuola, Federalberghi, in accordo con il Miur, sta lavorando in questa direzione per raccontare agli studenti il bello di lavorare nel settore dell'accoglienza. Per Nucara occorre usare un linguaggio moderno, giovane e fresco, per dialogare con le nuove generazioni, differenziando le qualifiche professionali e renderle accattivanti. Valeria Ghezzi, vicepresidente di Federturismo Confindustria e presidente di Anef-Associazione nazionale esercenti funiviari si è focalizzata sull'importanza di lavorare per una filiera interconnessa, per poter offrire all'ospite un'esperienza completa di scoperta del territorio. In questo, la tecnologia ha un ruolo fondamentale nel miglioramento dei servizi.