Apertura positiva questa mattina, giovedì 22 febbraio, all'Euronext per Edenred, la società francese coinvolta, in Italia, da un'indagine della Procura di Roma che contesta i reati di truffa aggravata, turbativa d'asta in concorso e illeciti amministrativi alla divisione italiana. In attesa che la Giustizia faccia il suo corso, Edenred prova a rassicurare mercati e consumatori.
La Procura contesta i reati di truffa aggravata, turbativa d'asta in concorso e illeciti amministrativi alla divisione italiana
L'indagine sui buoni pasto
I vertici della società Edenred Italia, specializzata nei buoni pasto e ticket, sono indagati in una indagine della Procura di Roma che ha portato al sequestro di 20 milioni di euro. I fatti riguardano un periodo compreso tra il 2021 e il 2023. Il sequestro è stato effettuato ieri dalla Guardia di Finanza che ha dato esecuzione ad una misura disposta dal gip della Capitale. «Il provvedimento è adottato per illeciti amministrativi - spiega una nota della Procura capitolina - dipendenti dai reati di truffa ai danni dello Stato e turbata libertà degli incanti perpetrati, a beneficio dell'ente, da 4 legali rappresentanti succedutisi nel tempo».
Le indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, hanno permesso di «ricostruire condotte, in ipotesi d'accusa fraudolente, nella partecipazione a una gara per l'affidamento del servizio di buoni pasto per la Pubblica Amministrazione per un importo stimato a base di gara pari a 1 miliardo e 250 milioni di euro, che avrebbero determinato a vantaggio della società l'illegittima aggiudicazione e la connessa esecuzione di 4 lotti per un valore complessivo di circa 580 milioni di euro».
I capi d'accusa e la risposta della società dei buoni pasto
Secondo l'accusa «la società aggiudicataria ed emittente i buoni pasto, in fase di presentazione dell'offerta avrebbe falsamente dichiarato l'equivalenza tra il ribasso (o "sconto") praticato alla P.A. e la commissione (o "sconto incondizionato") applicata agli esercizi convenzionati, presupposto stabilito a pena di inammissibilità dalla legge di gara. Con la stipula di accordi paralleli, invece, la società aggiudicataria avrebbe di fatto retrocesso agli esercizi convenzionati parte della prevista commissione, applicando così uno sconto maggiore rispetto a quello praticato alla Pubblica Amministrazione e, in tal modo, violando le regole imposte dal bando».
Il sequestro è stato effettuato ieri dalla Guardia di Finanza che ha dato esecuzione ad una misura disposta dal gip di Roma
I fatti riguardano un periodo compreso tra il 2021 e il 2023 e coinvolge alcuni manager di Edenred Italia. La società, in una nota pubblicata in inglese e francese sul sito dell'Euronext, ha comunicato che «è a disposizione dell'Autorità giudiziaria italiana per dare tutte le spiegazioni necessari» e che «non può fornire ulteriori commenti finché l'inchiesta giudiziaria è in corso», ma si è detta «fiduciosa» circa l'esito del procedimento.
Indagine buoni pasto, le ripercussioni in Borsa e per i consumatori
Nella giornata di ieri, quando è stata resa nota l'indagine della Procura di Roma, il titolo in Borsa ha subito un crollo: dopo l'apertura a 56,40, il titolo era salito fino a 56,48 per scendere fino a 47,80 prima di chiudere a 49,90 con una variazione negativa dell'11,52% tra l'apertura e la chiusura. Oggi, invece, a mezzogiorno il titolo era risalito a 50,52. Nel frattempo, a Fanpage, la società ha assicurato che non ci saranno ripercussioni dirette sui consumatori che utilizzano i buoni pasto dell'azienda: «Qualsiasi effetto giudiziale derivante dall'indagine in corso non intacca e non intaccherà la regolare operatività dei servizi messi a disposizione».