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Pesca italiana al collasso? Senza aiuti il 90% dei prodotti ittici sarà importato

A lanciare l'allarme è l'Alleanza delle cooperative pesca e acquacoltura: «Più del 90% dei prodotti ittici potrebbe provenire dall'importazione a causa della carenza di imprese e lavoratori nel comparto della pesca»

15 febbraio 2024 | 18:29

Pesca italiana al collasso? Senza aiuti il 90% dei prodotti ittici sarà importato

A lanciare l'allarme è l'Alleanza delle cooperative pesca e acquacoltura: «Più del 90% dei prodotti ittici potrebbe provenire dall'importazione a causa della carenza di imprese e lavoratori nel comparto della pesca»

15 febbraio 2024 | 18:29

Entro il 2030, più del 90% dei prodotti ittici sulle tavole degli italiani potrebbe provenire dall'importazione a causa della carenza di imprese e lavoratori nel comparto della pesca. L'allarme è stato lanciato dall'Alleanza delle cooperative pesca e acquacoltura, che parteciperà domani, venerdì 16 febbraio, a Roma a un incontro convocato dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al Masaf. Tra le richieste che l'Alleanza presenterà al tavolo della pesca ci sono la nomina di un commissario per gestire l'emergenza relativa al granchio blu, l'istituzione di incentivi per i giovani pescatori e per l'acquisto di barche più moderne, la riduzione della burocrazia, l'estensione del regime speciale Iva agricola alla pesca marittima e il rifinanziamento del credito d'imposta.

Pesca italiana al collasso? Senza aiuti il 90% dei prodotti ittici sarà importato

A lanciare l'allarme sulla pesca è stata l'Alleanza delle cooperative pesca e acquacoltura

In Italia pescherecci vecchi e sempre meno pescatori

L'Alleanza punta il dito contro i troppi divieti e le poche misure di sostegno alla pesca italiana che arrivano dall'Europa. «L'età media dei pescherecci italiani - ricorda l'Alleanza - è di 31 anni, troppi. La flotta si è ridotta di oltre il 20% nell'ultimo decennio, mentre i giorni di pesca fanno registrare un -30%. Diminuisce anche il numero dei pescatori, -16% e si stenta a trovare nuovi lavoratori, soprattutto giovani. Sono dati allarmanti che richiedono un cambio di rotta con interventi di sviluppo e rilancio. E invece ci troviamo a fare i conti con politiche europee tutte incentrate su sanzioni e controlli come avviene con il regolamento Controlli e il Piano di azione».

I pescatori: «Chiediamo a Lollobrigida di farsi portavoce in Europa»

I pescatori italiani chiedono di poter pescare con barche più moderne e sicure accelerando l'iter di arresto definitivo del vecchio naviglio e l'acquisto di nuove imbarcazioni, con incentivi per i pescatori più giovani. Ma hanno bisogno anche di meno burocrazia e di normative europee che non rendano di fatto impossibile o anti produttivo pescare. «Il ministro più volte ha dimostrato di essere vicino al comparto, apprezziamo che ci abbia convocati per ascoltare le ragioni del malessere e gli chiediamo di farsi portavoce in Europa delle nostre istanze» commenta la cooperazione.

Pesca

Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida

E proprio in un'ottica di supporto alle imprese, per tenere a freno l'aumento dei costi di produzione e la stagnazione del valore delle produzioni, l'Alleanza chiede di estendere anche alla pesca marittima il regime speciale Iva agricola e rifinanziamento del credito di imposta. E sul granchio blu, il grande flagello che ha messo in ginocchio i produttori di vongole del Delta del Po, la cooperazione chiede un commissario con funzioni e poteri speciali.

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