Scadrà il prossimo 29 febbraio il termine per eleggere le idee innovative e sostenibili legate alla montagna, anche nell'ambito della produzione enogastronomica, all'interno di Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards (WIMA), giunto quest'anno alla quinta edizione e curato da Lagazuoi Expo Dolomiti con sede a Cortina d'Ampezzo (Belluno).
Novità al Lagazuoi: il voto popolare sarà decisivo
Quella dell'enogastronomia è una delle tre categorie - insieme a quelle della tecnologia e delle app e a quella delle attrezzature e materiali di montagna - su cui il pubblico, per la prima volta, potrà votare e scegliere i vincitori tra i tre finalisti in gara in ogni categoria attraverso il sito ufficiale del Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards. Il voto è stato aperto lo scorso 2 febbraio.
Una giuria di esperti per il premio Lagazuoi
Stefano Illing, ideatore dello spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, ha presieduto ognuno dei tre comitati di selezione e giuria, incaricati di individuare i finalisti per ogni ambito. Ad accompagnarlo, vari osservatori privilegiati ed esperti. Nella categoria “Produzioni enogastronomiche di montagna” i referenti sono Marco Colognese, a lungo nel comitato di redazione per la Guida ai Ristoranti d'Italia de L'Espresso, ora collaboratore della Guida Alberghi e Ristoranti del Touring Club Italiano e giornalista per Reporter Gourmet, Il Gusto e Vendemmie, e Alberto Lupini, direttore responsabile di Italia a Tavola e Check-In.
Lagazuoi Awards: i finalisti nell'enogastronomia
I finalisti selezionati per l'ambito enogastronomico, che pone un'attenzione particolare all'innovazione dei prodotti e dei processi e alla lotta agli sprechi, sono l'Agriturismo Cortivo Pancotto, Impronte della Terra e Soilution system.
Nel 2005 Luca Pancotto e la moglie Sonia lasciano la città per realizzare un sogno, diventare contadini. Lentamente ristrutturano un borgo del ‘700, a poca distanza da Caneva, in Friuli. Iniziano con l'orto e il vigneto, poi decidono di investire nell'accoglienza aprendo l'Agriturismo Pancotto, premiato nel 2018 come Miglior Cucina contadina. Nel 2011 recuperano una malga abbandonata, la malga Fossa di Sarone, dove con il latte d'alpeggio producono formaggi premiati e in estate ospitano bambini e ragazzi per progetti didattici. L'ultimo passo - per ora - è la riapertura di una vecchia osteria sul Passo La Crosetta.
Impronte della Terra è invece un progetto indipendente di divulgazione culturale sul mondo del vino e del cibo. Nel 2014 Gianluigi Garattoni e Riccardo Lagorio decidono di dare voce agli artigiani d'Italia: macellai, panificatori, casari, coltivatori, allevatori, vignaioli e pescatori, eredi di una tradizione in via di estinzione, che animano il territorio e rendono felici le persone che lo vivono. Impronte della Terra li va a cercare uno ad uno per raccontare le loro storie e aiutarli a mantenere in vita questo patrimonio insostituibile, valorizzando una biodiversità non solo ecologica, ma sociale.
Soilution system si pone l'obiettivo di ridurre il rischio di erosione dei suoli e migliorare la gestione dei vigneti di collina e montagna, mantenendo intatti il valore paesaggistico e la produttività. Soilution System è un progetto del Consorzio Tutela Soave, che ha sviluppato un sistema integrato di interventi e tecnologie sostenibili che permette di mitigare i fenomeni legati al dissesto idrogeologico, anche attraverso l'utilizzo di pratiche meno impattanti. Il coordinatore scientifico è il prof. Paolo Tarolli del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell'Università degli Studi di Padova.
Le altre categorie in gara al Lagazuoi
Garmont Lagom, Rock Experience Silex e Salewa Piuma 3.0 si giocano il premio in “Attrezzattura e materiali di montagna” ovvero capi e accessori tecnici e adatti a quote e condizioni climatiche particolari (selezionati da Marco di Marco, da 23 anni direttore della rivista specializzata Sciare Magazine e Giampaolo Allocco, designer e pluripremiato punto di riferimento nell'Industrial design legato allo sport).
Nella categoria "Servizi e app per la montagna", che riguarda soluzioni innovative che impiegano il digitale, la realtà aumentata e i social (giuria completata da Paolo Ottolina, giornalista al Corriere della Sera, specialista di tecnologia, innovazione e anima del sito web del quotidiano, e Max Cassani, storico redattore della redazione milanese de “La Stampa”, dove si occupa di spettacoli e di montagna), in gara ci sono Alta Badia Nos Ladins, Regione Valle d'Aosta Magic Skipass e Waterjade Jsnow.
Il progetto Winning Ideas Mountain Awards e la presentazione alla fiera BIT di Milano
«Da sempre in montagna si inventano soluzioni tangibili a problemi concreti. La vita in quota ha sempre richiesto capacità di adattamento e di convivenza con la natura. Partiamo dai 2.732 metri di altitudine della stazione di arrivo della funivia Lagazuoi per restituire alle vette questo enorme potenziale creativo e trasformativo», spiega Illing.
«In questi anni abbiamo dato visibilità ai progetti sviluppati da aziende, start up, associazioni e cooperative, facendo da connettore e amplificatore alle migliori esperienze che si possano offrire a chi vive e lavora in montagna, o a chi la frequenta per passione».
Dal 2019 ad oggi il pubblico ha potuto scoprire - citando alcune idee - tute fatte con gli scarti delle mele e giacche realizzate con pneumatici, camere che simulano condizioni climatiche estreme, boscaioli digitali e agricoltori influencer, scarponi che “leggono” come si scia, fienili trasformati in cucina circolare, drink solidi da portare nello zaino, completi spaziali per la neve, tritarifiuti portatili per i rifugi, nuove forme di comunicazione territoriale, realtà aumentata al servizio del turismo e molto altro.
Idee che sono state presentate lo scorso 6 febbraio, alla fiera BIT di Milano. Nello stand della Regione Veneto sono stati gli stessi finalisti del WIMA a raccontare il loro progetto: secondo il modello dell'“elevator pitch” hanno avuto pochi minuti per coinvolgere il pubblico evidenziando i punti di forza delle loro proposte.