Non si placa la protesta degli agricoltori in rivolta contro il caro gasolio e le politiche ambientali europee. Ma il fronte si spacca in due tra chi si schiera “contro” e chi a “favore” del Governo che ha incontrato a palazzo Chigi le organizzazioni ufficiali del mondo agricolo, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Alleanza Cooperative. Un incontro che alcuni manifestanti di Riscatto agricolo hanno definito «una pagliacciata». Ma il fronte non è compatto. Tra gli agricoltori che appoggiano la protesta del movimento c'è , infatti, chi la vede diversamente: «Secondo me è stato un confronto costruttivo - spiega Roberto Rosati - il ministro dell'agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta». Non è d’accordo Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto agricolo: «L’incontro al ministero è andato male, siamo usciti solo con delle promesse. Il presidio di via Nomentana quindi resta, anzi lo rafforzeremo. Sono in arrivo altri mezzi. Arriveremo a mille. Lollobrigida è venuto qui senza essere invitato al suo arrivo è stato anche fischiato». Gli agricoltori presenti a Sanremo, invece, si dichiarano soddisfatti per la lettura di un (piccolo) estratto del loro messaggio da parte del conduttore Amadeus durante la quarta serata del Festival. Ma giovedì 15 è in programma la protesta al Circo Massimo.
Si spacca il movimento dei trattori sulle parole del ministro Lollobrigida
La Lega schierata con gli agricoltori
Nel mentre continua il dibattito politico: «La Lega – si legge in una nota - non starà mai con chi vuole affossare il mondo agricolo. Mentre, infatti, c'era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green che mettono in ginocchio settori fondamentali, imprese, lavoratori e famiglie, la Lega non ha mai avuto dubbi e fin dall'inizio ha difeso gli interessi di agricoltori, pescatori e produttori italiani». Lega annuncia, dunque, che nelle prossime settimane respingerà «direttive e regolamenti su industria e packaging che creerebbero ulteriori danni e chiedendo una revisione anticipata di una Pac che così non funziona».
I trattori lasciano il presidio di S. Maria Capua Vetere
Nel mentre gli agricoltori casertani hanno lasciato il presidio realizzato a Santa Maria Capua Vetere all'esterno del casello autostradale dell'A1 e con i trattori hanno iniziato una lenta marcia per raggiungere la località Borgo Centore nel comune di Cancello e Arnone, a non molta distanza dal fiume Garigliano e dal confine con il Lazio; qui si riuniranno per mettere a punto l'organizzazione del percorso di avvicinamento a Roma, dove il 15 febbraio terranno una manifestazione. Si tratta degli agricoltori che hanno aderito alla mobilitazione indetta dall'associazione Altragricoltura e da altre realtà associative, come il Movimento "Salviamo le Bufale" che già da due anni denunciano i fallimenti della politica nella lotta all'eradicazione della brucellosi, malattia che colpisce i capi bufalini ed è diffusa soprattutto nel Casertano.
Il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida
Gli agricoltori sfileranno a Roma con rappresentanti e aderenti ad associazioni di altri mestieri - ci saranno balneari, pescatori, ristoratori - come Popolo Produttivo. Durante la marcia è stata espressa solidarietà agli agricoltori. A Santa Maria la fossa alcune persone hanno offerto anche un aperitivo ai manifestanti.