Tutti i circoli sportivi che sorgono sulle rive di fiumi, laghi e mari sono stati ufficialmente esclusi dalle disposizioni della direttiva Bolkenstein. L'attesa norma “salva-circoli”, frutto dell'intesa raggiunta in sede europea, è stata messa nero su bianco e approvata dalle commissioni riunite Finanze e Giustizia della Camera. Grazie a questo ultimo voto favorevole, il decreto legge sulle infrazioni Ue, che comprende la nuova regolamentazione per i circoli sportivi, sarà discusso mercoledì 30 ottobre in Aula alla Camera (e poi in Senato), dove il Governo ha annunciato l'intenzione di porre la questione di fiducia.
Balneari: proroghe al 2027 e salvi i circoli sportivi
Concessioni balneari: le società sportive escluse dalla Bolkenstein
È stato dato il via libera anche alla proroga delle concessioni balneari fino al 2027, dopodiché si procederà con le gare. La questione più delicata riguardava proprio il comparto balneare, con particolare attenzione alla salvaguardia dei circoli sportivi, ora ufficialmente esclusi dalla Bolkenstein. Dopo lunghe trattative e un confronto tra capigruppo e governo, sotto la supervisione del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il testo è stato infine definito e approvato nella serata di lunedì 28 ottobre, chiudendo così il capitolo delle votazioni sugli emendamenti accantonati.
La norma prevede che siano escluse dalla direttiva le associazioni e società sportive dilettantistiche che svolgono attività a carattere stabile e principale, con finalità esclusivamente sociali e ricreative. I punti di ristoro all'interno dei circoli potranno essere mantenuti, purché subordinati all'attività sportiva. Una scelta contestata dal Sindacato Italiano Balneari (Sib) che, tramite il presidente Antonio Capacchione, avvaespresso contrarietà verso le esclusioni previste per i soli circoli sportivi: «A parte i circoli sportivi, anche quelli più esclusivi e aristocratici, sarebbero esentati dall’obbligo di gara, mentre tutte le altre concessioni saranno vincolate da una legge che consideriamo sbagliata, ingiusta e dannosa».
Concessioni balneari prorogate al 2027: la norma va in Aula
Dopo la proroga al 2027, scatteranno le gare per il rinnovo delle concessioni balneari, con l'obbligo per le strutture di competere per l'assegnazione futura. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, presente ai lavori delle commissioni, ha sottolineato l'importanza della norma “salva-circoli”: «L'obiettivo è sportivo, e ogni attività non sportiva deve essere strettamente subordinata» ha dichiarato, precisando che la misura preserva circa 1.500 circoli sportivi. Abodi ha poi aggiunto che questa intesa tutela un patrimonio inestimabile costituito dalle attività in concessione di associazioni e società sportive dilettantistiche e federazioni sportive, che fanno parte dell'economia sociale e senza fini di lucro.
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi
Il chiarimento del ministro ha fornito una corretta interpretazione del provvedimento, secondo il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli. L'opposizione, con il Pd in prima linea, ha però espresso un giudizio severo sul testo, definendolo «pessimo» per quanto riguarda le norme sui balneari. I deputati democratici in commissione hanno accusato il Governo di aver “illuso” il comparto balneare con promesse che poi non sono state mantenute, sottolineando l'allineamento dell'esecutivo alle direttive della Commissione europea. Sono stati invece ritirati gli emendamenti della maggioranza che proponevano estensioni agli indennizzi previsti.
Le nuove disposizioni sulle concessioni balneari
Il provvedimento affronta anche la questione degli indennizzi per i concessionari uscenti, prevedendo una compensazione per le strutture che perderanno la concessione a favore di nuovi gestori. Un ulteriore emendamento consente inoltre la permanenza di manufatti amovibili, come cabine e piccoli edifici, anche al di fuori della stagione balneare fino alla conclusione delle gare di assegnazione.