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Spesa mensile per cibo: La Campania in vetta, Sardegna in coda

Secondo un’analisi Coldiretti, la Campania è la regione con la spesa alimentare più alta, seguita da Sicilia e Friuli Venezia Giulia. La Sardegna, con 415 euro al mese, è fanalino di coda nel budget dedicato al cibo

 
12 ottobre 2024 | 11:39

Spesa mensile per cibo: La Campania in vetta, Sardegna in coda

Secondo un’analisi Coldiretti, la Campania è la regione con la spesa alimentare più alta, seguita da Sicilia e Friuli Venezia Giulia. La Sardegna, con 415 euro al mese, è fanalino di coda nel budget dedicato al cibo

12 ottobre 2024 | 11:39
 

Secondo un'analisi di Coldiretti basata sui dati Istat, la Campania si conferma come la regione italiana con il budget più elevato per la spesa alimentare, battendo concorrenti come Sicilia e Friuli Venezia Giulia. Mentre il Sud Italia si distingue per la sua passione gastronomica e il forte legame con la Dieta Mediterranea, la Sardegna si trova all'ultimo posto della classifica, a testimonianza di un panorama di consumi che varia notevolmente da una regione all'altra.

Spesa mensile per cibo: La Campania in vetta, Sardegna in coda

Cibo e budget: la Campania supera le altre regioni italiane

La spesa alimentare in numeri

Nel 2023, la spesa media delle famiglie italiane per il cibo ammonta a 526 euro al mese, un valore che rappresenta il 19% dell'intero budget familiare. Questa percentuale è particolarmente significativa, poiché si colloca come la terza voce di spesa dopo casa e bollette. Tuttavia, le cifre si discostano in modo considerevole a livello regionale: i campani spendono quasi 200 euro in più rispetto ai sardi, con una spesa mensile di 614 euro.

La classifica regionale per spesa alimentare vede la Campania in testa con 614 euro al mese, seguita dalla Sicilia con 586 euro e dal Friuli Venezia Giulia con 576 euro. Al quarto posto troviamo la Calabria con 562 euro, seguita dal Molise con 555 euro e dalle Marche con 547 euro. La lista prosegue con Basilicata (542 euro), Abruzzo (541 euro), Lazio (538 euro), Umbria (530 euro) e Valle d'Aosta (529 euro). A chiudere la graduatoria troviamo la Sardegna, che si ferma a soli 415 euro.

La prevalenza del Sud nella spesa alimentare

L'analisi di Coldiretti sottolinea una netta predominanza delle regioni del Sud nella spesa alimentare. La media mensile per il Meridione si attesta a 551 euro, mentre le Isole raggiungono 542 euro, il Centro 528 euro, il Nord Est 518 euro e il Nord Ovest addirittura 505 euro. È evidente, quindi, che le tradizioni culinarie meridionali influenzano le abitudini di spesa, contribuendo a questo trend.

Ma cosa acquistano di più i cittadini italiani? Secondo Coldiretti, la categoria di alimenti che pesa di più nel carrello della spesa è quella di carne e salumi, con una spesa media di 111 euro al mese. Seguono pasta, pizza, pane e cereali con 83 euro, e infine la verdura con 69 euro.

Spesa a tavola delle famiglie per regione euro/mese

  • Campania 614 euro
  • Sicilia 586 euro
  • Friuli-Venezia Giulia 576 euro
  • Calabria 562 euro
  • Molise 555 euro
  • Marche 547 euro
  • Basilicata 542 euro
  • Abruzzo 541 euro
  • Lazio 538 euro
  • Umbria 530 euro
  • Valle d’Aosta 529 euro
  • Veneto 518 euro
  • Trentino-Alto Adige 518 euro
  • Piemonte 513 euro
  • Lombardia 507 euro
  • Toscana 505 euro
  • Emilia-Romagna 501 euro
  • Liguria 477 euro
  • Puglia 464 euro
  • Sardegna 415 euro
  • Italia 526

Fonte: Elaborazione Coldiretti su dai Istat

Spesa alimentare tra sfide e opportunità

L'analisi di Coldiretti mette in luce non solo le differenze di spesa tra le diverse regioni italiane, ma anche le sfide e le opportunità che si presentano nel settore agroalimentare. Mentre la Campania e altre regioni del Sud si affermano come leader nella spesa alimentare, le regioni come la Sardegna devono affrontare una serie di sfide per incentivare i consumi e promuovere le loro produzioni locali.

La spesa alimentare è un indicatore importante non solo per l'economia familiare, ma anche per il sostegno delle produzioni locali e delle filiere agroalimentari. Le istituzioni e le organizzazioni come Coldiretti possono svolgere un ruolo cruciale nel promuovere le eccellenze regionali e nel sensibilizzare i consumatori sull'importanza di scegliere prodotti di qualità, preferibilmente a chilometro zero.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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