I balneari italiani non si arrendono. Nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministro Daniela Santanchè, il settore balneare continua la sua lotta contro la nuova legge sulle concessioni demaniali, approvata nel recente "decreto infrazioni". Durante l'assemblea nazionale organizzata dal Sib-Confcommercio a Rimini, il presidente Antonio Capacchione ha espresso la netta opposizione del comparto balneare.
Continua lo scontro sulle concessioni balneari
Concessioni, balneari: «Una legge sbagliata e dannosa»
«La legge è sbagliata, ingiusta e dannosa,» ha dichiarato Capacchione, che ha spiegato: «Non applica correttamente la direttiva Bolkestein, ignorando la scarsità della risorsa come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Non tutela adeguatamente le aziende attualmente operanti e rischia di compromettere un modello di balneazione efficiente e di successo che il mondo ci invidia».
La principale critica del Sib riguarda anche il sistema di indennizzi previsto dalla nuova legge. «L'indennizzo per chi dovesse perdere la concessione non considera né il valore aziendale né l'avviamento, elementi inclusi nella precedente normativa», ha sottolineato Capacchione. Inoltre, il presidente del Sib ha rimarcato come il Parlamento stesso non sembri convinto del provvedimento, considerando che sono state presentate ben 244 proposte di emendamento da parte di diversi gruppi parlamentari.
Concessioni balneari, Santanchè: «Un grande lavoro»
Durante l'inaugurazione della rassegna promozionale a Rimini, il ministro Daniela Santanchè ha affermato che «sulle concessioni demaniali è stato fatto un grande lavoro, prorogandole fino al 2027. Sono convinta che anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione».
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè
Tuttavia, queste dichiarazioni hanno suscitato forti reazioni nel settore. Domenico Venditti, presidente del Sib-Confcommercio Molise, ha risposto duramente: «Non so se il ministro Santanchè vive su un altro pianeta, ma sicuramente non sul pianeta dei balneari. La legge non ha soddisfatto nessuno, non c'è vantaggio né tutela per una categoria che investe da oltre 100 anni nel turismo, generando una parte importante del Pil».
Concessoni balneari, la battaglia continua
Il comparto balneare non intende fermarsi. Le assemblee organizzate dal Sib in tutta Italia continuano a registrare un diffuso malcontento tra gli operatori. «Siamo tutt'altro che rassegnati», ha concluso Capacchione, promettendo che la battaglia proseguirà fino a ottenere un riconoscimento adeguato per il settore.