Nel complesso scenario del "Pandoro Gate", una delle tessere cruciali si è recentemente spostata, segnando una svolta nelle ultime ore: l'ipotesi di reato è passata dalla frode in commercio alla truffa aggravata. Tra i nomi emersi nel registro degli indagati, come ormai noto, spicca quello di Chiara Ferragni ma insieme alla celebre influencer sono stati iscritti anche Alessandra Balocco, presidente e amministratrice della società produttrice del famoso pandoro, e Francesco Cannillo, proprietario di Dolci Preziosi.
Ferragni Balocco: si aggrava l'accusa?
L'indagine della procura, secondo quanto sta emergendo negli ultimi giorni, potrebbe estendersi non solo alla campagna del pandoro Balocco, ma anche a iniziative simili come ad esempio quello delle uova di Pasqua. La pietra angolare dell'indagine è rappresentata dall'ipotesi di truffa aggravata dalla minorata difesa, una formula che valuta la posizione di minore tutela del consumatore quando viene persuaso da messaggi ingannevoli elaborati attraverso canali telematici. Si intende, quindi, far luce su presunti inganni celati dietro la parola "beneficenza".
In una nota riportata da La Presse l'azienda dolciaria Balocco ha commentato così la situazione che li sta vedendo protagonisti in negativo: «Siamo fortemente dispiaciuti che l'iniziativa sia stata fraintesa da molti. Collaboreremo con le autorità - in cui riponiamo piena fiducia - certi che emergerà la nostra assoluta buona fede, e continueremo a impegnarci a creare prodotti di qualità da offrire ai consumatori in Italia e nel mondo, anche per tutelare chi è legato all'azienda, a partire dalle famiglie di chi lavora con noi... Le recenti vicende ci hanno profondamente turbato, anche pensando ai valori che ci guidano e all'etica che ci ha sempre contraddistinto. Da oltre un anno, e soprattutto nelle ultime settimane, sono state riportate numerose informazioni non corrette, anche frutto di scarsa conoscenza, di errata interpretazione dei fatti, e in alcuni casi di strumentalizzazione». La Ferragni, nel frattempo, ha visto anche lo stop da parte di Coca Cola della messa in onda di uno spot che l'avrebbe vista come protagonista.
Salvini difende la Ferragni: «Su di lei grande accanimento»
Ai microfoni di Rtl 102.5 intanto Matteo Salvini ha detto la sua sulla vicenda: «Il Paese non dipende da Chiara Ferragni e spero che la politica abbia cose più importanti di occuparsi dei pandori, però a me non piace l'accanimento a prescindere su qualcuno che è in difficoltà. Quante volte Fedez ha polemizzato con me? Ma per me il problema dell'Italia non è Chiara Ferragni, ci sarà un processo».
Matteo Salvini 'difende' Chiara Ferragni
Pandoro Ferragni, online gli utenti lo vendono a centinaia di euro
Parallelamente all'evolversi della situazione giudiziaria, emergono segnalazioni di speculazione online riguardo al pandoro di Chiara Ferragni. Su varie piattaforme, come segnala MilanoToday, i prezzi del dolce (ovviamente scaduto) hanno raggiunto cifre stellari, con segnalazioni di offerte che oscillano da 20 a oltre 500 euro. Un caso emblematico è quello di un venditore su Ebay che propone il pandoro con zucchero a velo rosa a un'asta iniziale di 599 euro, ma l'opzione "Compralo subito" richiede un esborso di ben 840 euro.