Il tema delle concessioni balneari si ripresenta come un nodo cruciale che potrebbe portare il Governo italiano, guidato da Giorgia Meloni (che solo poche settimane fa aveva espresso rassicurazioni in merito), a uno scontro diretto con l'Unione Europea. Dopo l'approvazione della legge sulla Concorrenza il 30 dicembre, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato una lettera ufficiale al Premier, al presidente della Camera e al presidente del Senato, evidenziando l'urgente necessità di intervenire su questo fronte per evitare scontri a livello comunitario. Nella mischia interviene anche Virginia Raggi: l'ex sindaco di Roma rivendica la battaglia a tutela delle spiagge libere risalente a 3 anni fa.
Concessioni balneari, messaggio della Raggi al Governo
La legge in questione ha esteso le concessioni già attive fino alla fine del 2025, nonostante l'apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Mattarella ha sottolineato la contrarietà di tale proroga automatica alle normative europee, citando l'incompatibilità con principi espressi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte Costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Balneari, Mattarella 'ammonisce' il Governo
Concessioni balneari: all’orizzonte uno scontro con l’Ue?
Il presidente ha avvertito che, in assenza di modifiche, lo scontro legale con l'Ue sarà inevitabile, con possibili sanzioni amministrative e tensioni politiche in vista. La questione delle concessioni balneari è stata rimandata dai governi italiani dal 2009, ma l'intervento dell'Ue richiede una soluzione tempestiva. Nonostante gli avvertimenti, la Lega ha dichiarato la sua ferma intenzione di difendere gli interessi dei lavoratori e imprenditori del settore balneare. Il segretario del partito, Matteo Salvini, ha ribadito la posizione della Lega nel bilanciare il diritto al libero mercato con la tutela del lavoro e degli investimenti nel settore.
Concessioni balneari, sarà scontro con l'Ue?
Balneari, un tema della conferenza stampa di domani
Ora tutto passa nelle mani di Giorgia Meloni, che dopo aver smaltito i suoi problemi di salute dovrà decidere la strada da seguire. Anche a questo proposito è attesa la conferenza stampa (inizialmente di fine anno) fissata per il 4 gennaio. La Lega mantiene una posizione decisa, e Meloni si trova di fronte alla scelta di avviare trattative con Bruxelles per evitare sanzioni e smentire Salvini, o di seguire l'opposizione all'Europa, come già accaduto su altri fronti, come migranti e Mes. L'esito di questa decisione avrà ampie conseguenze non solo sul settore balneare, ma anche sul rapporto complessivo tra l'Italia e l'Unione Europea.
Meloni, fissata per domani 4 gennaio la conferenza stampa
Concessioni balneari e bancarelle, l’ex sindaco di Roma Raggi all’attacco
A questo proposito l'ex sindaco di Roma, la pentastellata Virginia Raggi, ha scritto un lungo post su Facebook, evidenziando il rischio di andare contro la normativa europea e ribadendo la giustezza della sua battaglia contro bancarelle abusive e per la tutela delle spiagge libere. Il presidente Mattarella ha richiamato il parere dell'Autorità per la Concorrenza e il Mercato di febbraio 2021, sollecitato dalla sua amministrazione, che ha confermato l'incompatibilità delle proroghe con la direttiva Bolkenstein.
La Raggi, oggi consigliera di opposizione in assemblea capitolina, ha sottolineato il suo ruolo nella richiesta del parere dell'Autorità nel febbraio 2021, evidenziando come fosse necessario trovare un'uscita rispetto alle norme che ostacolavano il settore delle bancarelle. Nonostante le critiche subite per questa scelta, Raggi sostiene che la sua richiesta di parere ha destabilizzato un sistema che privilegiava gli interessi della categoria degli ambulanti a discapito dell'interesse pubblico.
«Abbiamo pagato caro il nostro andare controcorrente per i diritti dei più deboli - ha scritto Raggi su Facebook - ma il tempo ci sta dando ragione: la nostra battaglia sulle bancarelle abusive (come anche quella sulla tutela delle spiagge libere) era ed è giusta. Sulle concessioni per il commercio su area pubblica dopo il Consiglio di Stato, è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mattarella richiama integralmente il parere dell’Autorità per la Concorrenza e il Mercato di febbraio 2021 (sollecitato dalla mia amministrazione) che specifica senza alcun tentennamento come le proroghe siano totalmente in contrasto con la direttiva comunitaria servizi, meglio nota come Direttiva Bolkenstein».
Bonelli (Europa Verde):«Inaccettabile attaccare Mattarella»
«Sono inaccettabili gli attacchi al presidente della Repubblica sulla questione dei balneari: il Governo vuole difendere i privilegi di chi paga poche migliaia di euro l'anno, ma fattura decine di milioni e vuole privatizzare le ultime spiagge libere del nostro Paese», ha spiegato il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli in merito alla questione sulle concessioni governative ai balneari, come riporta Agenzia Vista.