Torino capitale italiana del cioccolato, di certo! Lo spiegano bene Clara e Gigi Padovani nel loro ultimo libro che si articola in quattro parti ed è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca. Si parte dai Savoia e dall'influenza che hanno avuto le Madame Reali nell'istituzionalizzare il rito della cioccolara ne salatti piemontesi.
In un libro la storia e il legame tra Torino e il cioccolato
Torino, capitale settecentesca del cioccolato
Siamo nel Settecento e poco dopo Torino è diventato centro di eccellenza per la produzione di cioccolato. Storia e curiosità, come il capitolo sulle porcellane ed argenti, utensili necessari per il servizio della bevanda, che apre una finestra su un settore economico molto attivo nel Settecento, la manifattura delle porcellane. Erano tre e precisamente Vinovo, Vische e Rossetti che hanno realizzato veri capolavori di trembleuse, una tazza studiata appositamente per evitare accidentali versamenti della cioccolata che avrebbero rischiato di rovinare i preziosi vestiti delle dame dell'epoca.
Storie di cioccolato a Torino e in Piemonte di Clara e Gigi Padovani
Alcuni di questi capolavori fanno parte delle collezioni del museo di arti decorative Accorsi-Ometto e di Palazzo Madama. Splendida anche la produzione degli artigiani argentieri, tra cui l'Orfèvrerie Royale di Torino, la manifattura di corte fondata nel 1775 da Vittorio Amedeo III di Savoia, alla cui direzione fu posto l'orefice Giovanni Battista Boucheron. Senza dimenticare che proprio a Torino esisteva l'Università degli orafi e argentieri.
Il cioccolato e i cioccolatini che hanno fatto la storia di Torino
Una seconda parte una carrellata di prodotti al cioccolato tipici dall'Alpino al Boero, ai curiosi Mediant (una cialda di fondente o di cioccolato al latte decorata con frutta secca mista); 64 schede in ordine cronoligco delle imprese “storiche” non più in attività; gli indirizzi golosi con i nomi delle pasticcerie che, nelle diverse province piemontesi, servono specialità al cacao; i locali di Torino che offrono la cioccolata in tazza.
Cioccolato a Torino: tra storia e arte
Il volume si arricchisce con foto storiche e la riproduzione dei manifesti pubblicitari, delle opere d'arte realizzate da cartellonisti appartenenti a movimenti artistici importanti, come il futurismo. Ad esempio, quelle di Fortunato Depero per la Unica (che lavorò anche per Perugina), di Marcello Dudovich e Leonetto Cappiello per Venchi, di Luciano Mauzan, del tedesco Roberto Oschner che creò il famoso marchio con i “due vecchi” Talmone e poi Venchi che bevono la cioccolata. Tra i personaggi: il chocoholic Vittorio Alfieri; il finanziere biellese Riccardo Gualino e la sua Unica, l'Unione nazionale cioccolato; il maestro decoratore Guido Bellissima, che con la raffinata tecnica della ghiaccia reale guarniva le uova di cioccolato; Pietro Ferrero e il “dolce degli umili”. Ed il tanto atteso Choco-Story, il Museo del Cioccolato che aprirà a Torino nel 2024.