Caro cacao, quanto ci costi! Secondo l'analisi di Areté – The Agri-Food Intelligence Company, che si occupa di servizi di analisi e previsione sui mercati delle materie prime agrifood, il mercato della fava di cacao ha recentemente raggiunto livelli di prezzo senza precedenti, con la quotazione media a Londra che ha toccato oltre 3.500 sterline per tonnellata a dicembre, registrando un aumento del 72% rispetto allo stesso mese del 2022. Incrementi analoghi si sono verificati anche a New York, dove il prezzo medio di dicembre ha superato del 70% quello registrato esattamente 12 mesi prima. Ma anche le quotazioni dell’olio extravergine di oliva sfiorano i 10mila €/t sulla borsa di Milano
Fave di cacao: prezzi mai così alti
Perché la fava di cacao costa così tanto?
Tale impennata è alimentata dall'incertezza riguardo alla nuova offerta africana, in un contesto di già limitati stock globali. La campagna 23/24 ha preso il via con il livello di stock più basso dall'annata 16/17, complicato ulteriormente da prospettive produttive limitate a causa di condizioni meteorologiche sfavorevoli in Costa d'Avorio e Ghana. Questi fattori alimentano le aspettative di una terza campagna consecutiva di deficit globale nella produzione di cacao, mettendo ulteriormente sotto pressione il mercato.
Si mantiene alto anche il prezzo dell'olio extravergine di oliva
Non solo la fava di cacao a registrare aumenti da record. Pure quotazioni dell'olio extravergine di oliva, nel frattempo, hanno raggiunto cifre sorprendenti sulla borsa di Milano, avvicinandosi ai 10.000 € per tonnellata. Dopo una fase iniziale di cali dei prezzi con l'arrivo dei raccolti nell'ottobre 2023, si è assistito a un significativo rimbalzo a partire da metà novembre. I prezzi dell'olio extravergine d'oliva nazionale e comunitario quotati a Milano hanno registrato un aumento superiore al 20%, attestandosi rispettivamente a 9.775 €/t e 9.525 €/t.
La limitata disponibilità di olio nei magazzini di produttori e confezionatori ha alimentato la domanda, mentre un'offerta quasi assente da parte degli olivicoltori, in attesa di ulteriori aumenti, ha contribuito a creare un clima di tensione nel mercato. La sensibilità all'origine è diventata un elemento chiave, con la possibilità che un singolo operatore che adeguasse i propri prezzi possa scatenare un effetto domino verso il basso.
Olio evo: i prezzi si mantengono alti
In questa situazione delicata, i dati preliminari pubblicati dal Ministero dell'Agricoltura spagnolo per dicembre 2023 sui livelli di produzione e stock finali forniscono un primo indicatore di un possibile cambiamento di tendenza. Con una produzione cumulata tra ottobre e dicembre 2023 di 584.780 tonnellate, le scorte disponibili di olio di oliva ad inizio 2024 sembrano in ripresa, allineandosi ai livelli dello scorso anno per lo stesso periodo di riferimento. Tuttavia, il mercato resta in attesa di ulteriori sviluppi.