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Pesaro, con "Cosa c'è Dop" è anche Capitale gastronomica

Pesaro 2024 mette al centro non solo una città ma un’intera provincia e con il progetto “Cosa c'è Dop” trasforma bar e osterie da centri di aggregazione a centri di informazione e conoscenza delle eccellenze del gusto

di Omnia Comunicazione
 
17 gennaio 2024 | 15:51

Pesaro, con "Cosa c'è Dop" è anche Capitale gastronomica

Pesaro 2024 mette al centro non solo una città ma un’intera provincia e con il progetto “Cosa c'è Dop” trasforma bar e osterie da centri di aggregazione a centri di informazione e conoscenza delle eccellenze del gusto

di Omnia Comunicazione
17 gennaio 2024 | 15:51
 

Il 2024 è l’anno straordinario di Pesaro, protagonista in Italia e nel Mondo come Capitale italiana della cultura. Un titolo che la città marchigiana ha scelto di condividere con l’intera provincia di Pesaro e Urbino.

Pesaro, con

Piazzale della Libertà a Pesaro (foto Eugenio Mazzone)

Da qui “50X50 Capitali al quadrato”, macro progetto nel segno de “La natura della cultura”, claim di Pesaro 2024, che vedrà i cinquanta Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, a turno, Capitale per una settimana per l’intero anno.

Pesaro 2024, alla scoperta dei 100 locali della Capitale della Cultura

Simbolo della strategia di valorizzazione territoriale di Pesaro 2024, “50X50 Capitali al quadrato” è un calendario di 12 mesi fitto e affascinante (partirà il 22 gennaio a Vallefoglia, terminerà a dicembre a Montregrimano Terme) alla scoperta di una terra policentrica e polifonica, tra mare e colline che si pone come laboratorio di idee per le altre città che si candidano a Capitale italiana della cultura.

Pesaro, con

Il Formaggio di Fossa di Sogliano

All’interno del progetto s’inserisce “Cosa c'è Dop”, circuito che trasforma i locali (bar e osterie) da semplici luoghi di aggregazione a veri e propri centri di informazione per promuovere cultura del territorio e i prodotti di eccellenza della provincia. In questi locali, durante l'anno, verrà offerta inoltre la migliore selezione di prodotti Dop per valorizzare il territorio e le sue eccellenze tra cui vini Doc, Docg e Igt.

Il progetto, a cura di Pesaro 2024 - Capitale italiana della Cultura, è in collaborazione con Food Brand Marche, l’associazione Produttori dell’Agroalimentare Marche, nata per valorizzare e promuovere in maniera integrata l’enogastronomia, il turismo e la cultura del territorio in Italia e all’estero.

Pesaro 2024, scoprire le eccellenze gastronomiche della Capitale della Cultura

A presentare il progetto Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro: «Saranno dei punti “autentici e diretti” che, dopo un lavoro di formazione già svolto, accoglieranno i “cittadini temporanei” che raggiungeranno la Capitale per informare i visitatori su cosa accade nel 2024 e per mostrar loro i luoghi dove incontrare e gustare le eccellenze del territorio. L’obiettivo più ampio è creare percorsi di contaminazione e riconnessione tra i soggetti della provincia per strutturare una strategia di costruzione de La natura della cultura. Non un’idea bucolica ma un andare al senso ultimo della cultura, una scommessa sul quartiere, sulla città e sulla provincia che ancora non c’è».

Pesaro, con

Daniele Vimini

Il progetto coinvolge le eccellenze agroalimentari della provincia di Pesaro e Urbino, tra cui la Casciotta d’Urbino Dop, il formaggio di Fossa di Sogliano Dop, il prosciutto di Carpegna Dop, l’Olio di Cartoceto Dop e tra le eccellenze regionali anche le olive all’ascolana, tra i piatti più tradizionali e rappresentativi della gastronomia delle Marche, abbinate alle eccellenze vitivinicole regionali.

«Il Consorzio Tutela Casciotta d'Urbino Dop - interviene il coordinatore Paolo Cesaretti - accoglie con favore l'invito di Pesaro 2024 a dedicare il tempo necessario per assaporare appieno ciò che il territorio propone. È possibile deliziarsi con prelibatezze come la Casciotta d'Urbino o partecipare al “risorgere dalle fosse” del Formaggio di Fossa di Sogliano Dop, un'esperienza indimenticabile che si inserisce armoniosamente nel contesto di “Cosa c'è Dop”. La rete dei bar e osterie che si trasformano in luoghi diffusori della cultura contribuisce a creare una fusione perfetta tra il bello e il buono, riflettendo la tradizione culinaria e la ricca storia di Pesaro come parte integrante di questo innovativo progetto».

Pesaro, con

Paolo Cesaretti

A guidare la formazione e la degustazione nei punti informativi stabiliti per ogni comune della provincia di Pesaro e Urbino saranno due grandi maestri del gusto: Otello Renzi e Raffaele Papi, rispettivamente gastronomo-sommelier e sommelier delegato di Pesaro Ais (Associazione Italiana Sommelier).

Per informazioni: www.pesaro2024.it - www.foodbrandmarche.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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