Anna Bellisario, la ragazza di 20 anni allergica al latte fin dalla nascita e scomparsa dopo aver mangiato una porzione di tiramisù al ristorante contenente tracce di latte lo scorso febbraio, è morta a causa di un utilizzo erroneo di mascarpone nella produzione della crema destinata al tiramisù vegano. Lo ha confermato il procuratore di Milano, Marcello Viola, in un comunicato relativo alla «misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare qualsivoglia attività imprenditoriale» per un anno nei confronti di due responsabili, madre e figlio, della Glg Srl, azienda produttrice del "Tiramisun".
Morta per un tiramisù vegano, il pm: «Nel dolce c'era mascarpone»
Morta per un tiramisù vegano: il mascarpone era un ingrediente e non un contaminante
La quantità di caseine riscontrata nel prodotto in questione «indica che il mascarpone era presente nel preparato come ingrediente e non come semplice contaminante e che, quindi è risultato «fatale per la vittima», che «era fortemente allergica al latte» spiega la procura. L'attività investigativa ha «consentito di individuare la causa dell'accaduto nel tiramisù parzialmente ingerito dalla vittima, per presenza di beta-lattoglobuline nonostante il prodotto fosse venduto come vegano».
Dalle indagini infine sono emerse «fin da subito molteplici criticità in ordine alle procedure produttive alla Glg Srl, alla formazione del personale, nonché alla prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei pericoli che hanno avuto un effetto causale nella determinazione» della morte di Anna Bellisario.