Un ticket d'ingresso per Cortina: è questa la proposta avanzata da Stefano Pirro, presidente dell'associazione Albergatori, per trasformare la tassa di soggiorno in una city tax, proprio come accadrà a breve a Venezia. Ma dal ministero del Turismo è arrivato un secco "no": «Noi siamo per diminuire le tasse, non per aumentarle - ha detto il ministro Daniela Santanchè. Non si risolve il problema del turismo aumentando le tasse».
Un ticket d'ingresso per Cortina? No del ministero del Turismo e del Comune
Ecco perché non servirebbe un ticket d'ingresso per entrare a Cortina
Anche il Comune non avalla questa proposta: se per qualcuno i turisti che affollano le vie del paese in provincia di Belluno sono troppi, per il sindaco Gianluca Lorenzi questi sono una linfa vitale per l'economia di Cortina. «Qui da noi abbiamo tanta gente che arriva per trascorrere una bella giornata - ha spiegato il primo cittadino al Corriere del Veneto - ma magari soggiorna e usufruisce dei servizi del Cadore e non saprei come intercettare questa fetta di turisti. Esiste l'imposta di soggiorno riscossa da albergatori, b&b, e chi affitta le case, che poi noi rinvestiamo in toto in azioni turistiche».
Ma non è tutto. Perché a differenza di Venezia, Cortina si trova su due strade di attraversamento ed è proprio «la conformazione della località che non permette di realizzare una soluzione di questo tipo - ha aggiunto e chiosato l'ex sindaco e ora consigliere comunale Gianpietro Ghedina. Bisognerebbe valutare altri balzelli, ma Cortina non ne ha bisogno, perché il Comune riesce già a introitare 12 milioni di euro grazie all'Imu delle seconde case e due milioni di imposte di soggiorno».