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Taglio al cuneo fiscale, aumenti in busta paga per cuochi e camerieri?

Taglio al cuneo fiscale confermato per il 2024. Si prevede il rinnovo dell'esonero contributivo che si traduce in aumenti in busta paga per redditi più bassi, possono beneficiarne anche cuochi e camerieri

 
29 settembre 2023 | 14:53

Taglio al cuneo fiscale, aumenti in busta paga per cuochi e camerieri?

Taglio al cuneo fiscale confermato per il 2024. Si prevede il rinnovo dell'esonero contributivo che si traduce in aumenti in busta paga per redditi più bassi, possono beneficiarne anche cuochi e camerieri

29 settembre 2023 | 14:53
 

Arrivano conferme per gli aumenti in busta paga per gli stipendi più bassi. Il governo Meloni ha rafforzato il taglio già previsto dal governo Draghi nel 2022, con il Ministro Giorgetti ha confermato il taglio del cuneo fiscale per il prossimo anno. Garantire ancora aumenti in busta paga a lavoratrici e lavoratori con basso reddito, tra i quali possono rientrare anche camerieri e cuochi, è la priorità del Governo e la Nota di aggiornamento al Def indica tra le priorità della prossima legge di Bilancio la conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro nel 2024 e l’avvio della riforma dell’Irpef. Una combinazione capace di portare aumenti tra i 100 e i 120 euro in più al mese.

Taglio al cuneo fiscale, aumenti in busta paga per cuochi e camerieri?

Per i camerieri con redditi più bassi aumenti in busta paga in arrivo?

Taglio al cuneo fiscale, 120 euro in più al mese per i redditi più bassi?

Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori  con redditi piu bassi  è iniziato nel 2022 con il Governo Draghi ed è aumentato con la legge di bilancio 2023 al 2/3% arrivando, grazie al Decreto lavoro 48 2023, al 6/7%. Senza proroghe, il beneficio sarebbe cessato alla fine del 2023. Tutto ciò, a partire dal 2024, porterà un aumento medio in busta paga di circa 100/120 euro per i redditi fino a 35 mila euro lordi. Nella pratica: per i datori di lavoro è previsto uno sconto del 6% per i redditi fino a 35 mila euro e dal 3 al 7% per i redditi fino a 25 mila euro.

Il taglio del cuneo ha riguardato, secondo i dati raccolti dall’Inps, 11 milioni di lavoratori dipendenti (che arrivano a quasi 14 considerando pure chi ha lavorato solo per una parte dell’anno) con retribuzioni lorde fino a 35mila euro. Per il Governo rappresenta la priorità assoluta: alla luce soprattutto degli ultimi dati OCSE che vedono le buste paga degli italiani e delle italiane tra quelle più colpite dall’inflazione. 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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