L’Italia è leader nel turismo green con quasi 14 milioni di presenze stimate nel 2023 tra ospiti italiani e stranieri, negli oltre 25mila agriturismi diffusi lungo tutto il territorio nazionale. E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle previsioni di Terranostra in occasione della Giornata Mondiale del Turismo promossa dal UNWTO il 27 settembre e dedicata quest’anno agli investimenti green.
Agriturismo: la prima scelta per 14 milioni di turisti
L’alimentazione si conferma come il vero valore aggiunto della vacanza in Italia che leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 5450 specialità ottenute secondo regole tradizionali, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
Cibo, la cucina a chilometro zero rimane la più apprezzata
Se la cucina a chilometro zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere una delle 25mila aziende agrituristiche presenti in Italia – sottolinea la Coldiretti – è la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura.
I prodotti locali sono la prima scelta dei turisti
Importante è anche la flessibilità nei confronti del crescente turismo itinerante dei camperisti con le strutture che in molti casi si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali.
Turismo green, in tanti scelgono gli agriturismi e il prodotto locale
Il turismo green è anche sinonimo di cucina locale
Gli agriturismi rappresentano anche una ottima base di partenze per visitare uno dei circa 5500 piccoli borghi presenti in Italia capaci di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. Senza dimenticare l’enogastronomia con il 92% delle produzioni tipiche nazionali che secondo l’indagine Coldiretti/Symbola nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti. Un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.
Turismo green, sempre più persone scelgono gli agriturismi e il cibo a km 0
Il cibo è diventato la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. Si tratta di un impatto economico che è valutato superiore ai 30 miliardi di euro nel 2023, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle ferie per i primati a tavola. E la Toscana si fregia della corona di Regione più amata per quanto riguarda l'enoturismo.