L'obiettivo minimo è prelevare circa 612mila cinghiali nel 2024, con un aumento del 96% rispetto alla media degli abbattimenti tra il 2019 e il 2021. Numeri previsti dal "Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali e Azioni Strategiche per l'Elaborazione dei Piani di Eradicazione della Peste suina africana", pubblicato sul portale del ministero della Salute.
Arriva il piano straordinario sui cinghiali per combattere la Peste suina africana
Cinghiali e peste suina africana, cosa prevede il piano straordinario?
Il piano comprende 6 azioni:
- Ricerca attiva di carcasse di animali infetti e monitoraggio epidemiologico.
- Depopolamento dei cinghiali, mirando a rafforzare la filiera delle carni di questi animali, con abbattimenti previsti in diverse regioni.
- Applicazione di misure di biosicurezza negli allevamenti di suini per prevenire la diffusione del virus.
- Posizionamento di barriere preventive per contenere le popolazioni infette, con l'uso di attrezzature come droni e telecamere.
- Gestione dei rifiuti in modo da evitare che i cinghiali selvatici trovino cibo vicino ai centri urbani e agli allevamenti.
- Sviluppo di metodi alternativi per il contenimento dei cinghiali in modo non cruento.
Cinghiali e peste suina africana, il commissario Caputo: «Le Regioni dovranno ora applicarlo»
«Le Regioni dovranno ora applicarlo, garantendo il raggiungimento degli obiettivi. Si sono già attivate per costituire i Got, o Gruppi operativi territoriali, che sono delegati ad applicare il piano sul territorio. Contiamo di renderli tutti operativi entro un mese» ha spiegato all'Ansa il commissario straordinario Vincenzo Caputo, che ha messo a punto il piano della validità quinquennale (2023-2028).