35 euro, rigorosamente in contanti, per acquistare il biglietto d'ingresso del Colosseo. A Roma è emergenza vera, oltre alla questione furti, legata al bagarinaggio turistico, con tanti a rivedere a prezzo anche raddoppiato i ticket per la visita in una delle mete più famose della Capitale. Promoter abusivi all’esterno dell’Anfiteatro Flavio, dove dovrebbero essere più serrati i controlli da parte delle forze dell’ordine ma, di fatto, in cui nessuno controlla nessuno.
Colosseo invaso dai bagarini
E le vittime di questa negligenza sono i turisti, molti stranieri che si ritrovano così “spennati” per una visita al Colosseo. 35 euro in contanti per un biglietto, quando invece il prezzo nei canali ufficiali di vendita non arriva (prevendite incluse) a 20 euro. È la triste realtà capitolina legata al bagarinaggio, con il Colosseo probabilmente la meta più interessata da questo fenomeno.
Un’autentica invasione quella dei bagarini: dei promoters abusivi che lavorano per alcune agenzie capaci, con la loro costante e pressante presenza, di rendere tutta la zona circostante il Colosseo un vero far west fatto di vendite illegali a discapito di turisti ignari. Il picco? Un biglietto può arrivare a costare anche 60 euro a persona, il più delle volte con pagamento in contanti.
Colosseo: anche 60 euro per un biglietto
Colosseo: comprare biglietti solo da rivenditori ufficiali
La strategia dei bagarini è semplice: acquistare il più alto numero di biglietti dai canali ufficiali (16 euro il prezzo per la visita del Colosseo, il Foto e il Palatino) e rivenderli a prezzi più che raddoppiati a turisti ignari e inconsapevoli. La raccomandazione, per evitare spiacevoli quanto dispendiosi inconvenienti, è quello di consultare solamente le agenzie autorizzate e, se possibile, acquistare online dal sito del Colosseo.