Questa estate verrà probabilmente ricordata come quella degli scontrini pazzi e dell’invasione del granchio blu. Sebbene del crostaceo, “alieno” dei nostri mari, se ne sia iniziato a parlare con una certa preoccupazione già lo scorso anno, è negli ultimi mesi che il topic è diventato un vero e proprio trend. Da Nord a Sud del Paese tanti i pescatori preoccupati dalla presenza del crostaceo, al punto da portare il Governo a intervenire sulla questione.
Granchio blu: avvistato in un lago toscano
Non solo nei mari: il temibile quanto vorace granchio blu è stato individuato anche nelle acque interne. A testimonianza di un’invasione che non sembra conoscere sosta, tantomeno limiti. Se infatti fino a poco tempo fa gli avvistamenti si erano “limitati”, per così dire, ai mari e al delta dei fiumi (come per esempio quello del Po), ultimamente il granchio blu è stato avvistato anche nelle acque del lago toscano di Massaciuccoli, nel viareggino. Il tutto è stato testimoniato da Alberto Pardini, consigliere comunale membro della sezione di Viareggio della Lega. «Sono già due le segnalazioni dell’arrivo del granchio blu all’interno del bacino del Massaciuccoli - scrive in una nota -: una specie aliena invasiva, introdotta nel Mediterraneo dalle grandi navi cargo provenienti dal continente americano, che sta diventando un’emergenza in tutti i mari italiani, danneggiando pesantemente i vari ecosistemi».
Gli avvistamenti riguardano due diverse zone: «… una dalla zona delle cave di San Rocchino, mentre la seconda all’altezza della confluenza tra il Burlamacca e Le Quindici, praticamente alle porte del lago, peraltro già ampiamente provato da mala gestione e da altre specie aliene come pesci siluro, gamberi della Louisiana e così via - chiude Pardini -; sono molto preoccupato per quella che potrà essere la tenuta del fragile ecosistema del lago di fronte a questa nuova minaccia. Gli enti preposti dovrebbero agire quanto prima e attivare le opportune misure».
Lollobrigida e il video con il granchio blu scatena polemiche social
Proprio il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, in vacanza in Puglia, ha recentemente pubblicato un video con protagonista il granchio blu. Crostaceo in mano e padella piena d’acqua da portare a bollore, il politico ha parlato dei problemi che l’animale sta causando all'ecosistema marino, consigliando poi alcune ricette per cucinarlo. «Conoscere e apprezzare il granchio blu è la soluzione per salvare il nostro ecosistema - scrive nel post social a corredo della clip- Mancando un predatore nel Mediterraneo, è necessario che sia l'uomo ad assumersi la responsabilità di intervenire: da un lato i pescatori e dall’altro noi, iniziando a comprare questo crostaceo, scoprendone il gusto e il valore nutrizionale».
Francesco Lollobrigida: i consigli di cucina con il granchio blu
Non si sono fatti attendere commenti tra l’ironico e il polemico da parte di alcuni utenti social: «Ecco questo dovresti fare non il ministro. Vogliono ridurre il numero di questi granchi blu e poi li vendono a 10 euro al chilo... provate a metterli a 5 euro al kg se proprio volete smaltirli» fa notare qualcuno. «Certo che parlare di rispetto degli animali mentre sta per bollirne vivo uno fa capire che moralità può avere questo esemplare umano», scrivono altri, «Con che coraggio l'ha messo vivo nella pentola? In molti paesi è considerato un maltrattamento», «Quale sarebbe l'ecosistema? Gli allevamenti di cozze, vongole e ostriche?».