Con una schiacciante maggioranza di 168 voti su 182, il cinese Qu Dongyu è stato rieletto direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) per un secondo mandato. Nonostante la mancanza di opposizione, la sua riconferma è stata oggetto di polemiche a seguito di un'inchiesta televisiva tedesca che ha sollevato dubbi sul suo coinvolgimento nel favorire Pechino tramite la Fao. Qu, nominato dalla Cina, è stato l'unico candidato in questa elezione durante la Conferenza dell'organizzazione, che si svolge a Roma fino al 7 luglio. L'Europa e gli Stati Uniti non hanno presentato candidati. Il suo nuovo mandato durerà dal 1 agosto 2023 al 31 luglio 2027. Durante il suo primo mandato, Qu ha introdotto riforme e iniziative per migliorare l'efficienza e l'efficacia del programma e dell'amministrazione della Fao.

Il cinese Qu Dongyu rieletto direttore generale della Fao
Tra i suoi contributi si annoverano la creazione del World Food Forum (Wwf) nel 2021, che mira a promuovere nuove partnership e opportunità di investimento per migliorare i sistemi agroalimentari, e l'iniziativa Hand-in-Hand, che sostiene programmi di trasformazione dei sistemi agroalimentari a livello nazionale. Nel 2023, il Wwf espanderà la sua portata e affronterà il tema dell'azione per il clima. Inoltre, sono previsti eventi globali a ottobre, tra cui il Global Youth Forum, il Fao Hand-in-Hand Forum e il Forum Scienza e Innovazione Fao.
Lollobrigida: «Congratulazioni a Qu Dongyu. Sicurezza alimentare obiettivo comune»
Nonostante le numerose polemiche, dal governo italiano sono arrivate le congratulazioni del ministro dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida: «A nome del governo - ha affermato - desidero esprimere le più vive congratulazioni a Qu Dongyu per la sua rielezione e augurare buon lavoro per un proficuo secondo mandato. La sicurezza alimentare è un obiettivo comune, che richiede un crescente sforzo collettivo e nel quale questa organizzazione ha un ruolo chiave».

Il ministro Francesco Lollobrigida
La Fao, infine, ha sottolineato Lollobrigida, «dovrà essere sempre più efficiente, trasparente e capace di guadagnare la fiducia delle istituzioni per essere all'altezza delle sfide future. Sono certo che durante il prossimo mandato, il direttore Dongyu lavorerà in questa direzione e troverà sempre l'Italia pronta a impegnarsi per contrastare la fame nel mondo, uno dei temi centrali nel prossimo vertice che sarà ospitato a Roma dal 24 al 26 luglio».