L'avvento di nuove mode sulla riviera romagnola, storica locomotiva del divertimento notturno italiano, sta ridisegnando il panorama della vita notturna lungo le coste italiane. Da Marina di Ravenna a Cattolica, migliaia di ragazzi si radunano per ballare sulla spiaggia, un fenomeno che si diffonde rapidamente anche in altre località costiere come Jesolo, il Salento, la Campania, il Lazio, la Toscana, la Liguria, la Sicilia e la Sardegna.
La nuova moda dei giovani è quella della festa in spiaggia
Ballare davanti al mare rende l'esperienza irresistibile, ma ciò che emerge da questa nuova tendenza è la deregulation e alcuni aspetti controversi. Alcuni agriturismi organizzano feste private, ma spesso si tratta di eventi abusivi che sottraggono pubblico ai locali notturni regolari, un tema che noi di Italia a Tavola abbiamo già affrontato con l'intervista al presidente Silb (Associazione Italiana Locali da Ballo), Maurizio Pasca.
Sempre più diffuse anche le feste in ville affittate
In questo contesto, si sta diffondendo un fenomeno parallelo: le feste organizzate in ville affittate, fornite di impianti e dj, che attirano adolescenti tra i 14 e i 20 anni. Queste feste sono state segnalate anche a Roma. Mentre il ballo collettivo moderno dilaga ovunque con successo, molte discoteche stanno chiudendo i battenti. Dj Cirillo, noto per la sua carriera al Cocoricò, la migliore discoteca techno del Paese per anni, in un'intervista al Secolo XIX afferma che molte persone si sentono più libere di frequentare luoghi dove non devono pagare l'ingresso, possono rimanere qualche ora, spesso all'aperto, e magari gustarsi qualche drink. Al contrario, le discoteche implicano code, costi elevati e spesso inconvenienti nei trasporti.
Le discoteche in Italia sono passate da 8mila a 3mila
Ma cosa è successo alle vecchie discoteche? Perché oggi sono sparsi per l'Italia ruderi affascinanti che un tempo vibravano di musica e attiravano centinaia di migliaia di persone ogni fine settimana? Secondo Dj Cirillo, dopo l'esplosione delle discoteche tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, seguita da un decennio di successo, la bolla delle discoteche si è sgonfiata in tutto il mondo, ad eccezione di Ibiza che ancora resiste. In Italia, quarant'anni fa c'erano circa 8-9mila discoteche, ma oggi se ne contano solo 3-3.500mila.
La debacle di Rimini: quante discoteche ci sono oggi rispetto a 40 anni fa?
Risalendo al caso di Rimini, una volta fiorente per il night clubbing, si passa dai 150 locali presenti in passato ai circa 40 attuali. Dj Cirillo afferma che invertire questa tendenza è impossibile, ma fortunatamente alcune realtà, come il nuovo Cocoricò, si sono adattate alla realtà musicale attuale. Inoltre, il digitale e i social media, sempre più veloci e invasivi, hanno un impatto sulla mancanza di creatività di molti locali notturni. Questa realtà porta alla diminuzione dell'interesse per esperienze che richiedono un impegno maggiore.