La Lega solleva interrogativi sulla ministra Daniela Santanchè, invitandola ad assumersi la "responsabilità" nel caso emergessero "illeciti" legati alla sua attività imprenditoriale dopo il caso Report. Questo nuovo colpo al fianco da parte di un partito di maggioranza sembra aumentare le crepe nella blindatura attorno alla figura della ministra. E la situazione rischia di complicarsi ulteriormente con il via libera inaspettato del governo a un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico sul decreto Lavoro, votato alla Camera anche dalla maggioranza, ad eccezione di Noi Moderati di Maurizio Lupi. L'ordine del giorno impegna l'esecutivo a "sanzionare gli operatori che avessero usufruito in maniera fraudolenta" della Cassa integrazione Covid. In particolare, viene menzionata esplicitamente "Visibilia Editore", a suo tempo controllata con il 48,6% delle azioni dalla senatrice.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, e la premier Giorgia Meloni
Caso Santanchè: il governo, nonostante l'autogol, mette una pezza con una nota di fiducia
In ottica futura, questo voto potrebbe trasformarsi in un autogol al quale il governo Meloni ha cercato comunque di porre rimedio, ribadendo la piena fiducia nella ministra attraverso una nota informale, dove si spiega che le premesse dell'ordine del giorno sono strumentali, in quanto si basano su notizie di stampa già smentite dalla diretta interessata, e che non viene espresso alcun giudizio negativo sull'operato del ministro del Turismo Santanchè.
Caso Santanchè: l'informativa è prevista per il prossimo 5 luglio al Senato
Tuttavia, resta da affrontare il merito del dispositivo che impegna il governo a adottare ogni iniziativa utile per potenziare i controlli sull'utilizzo inappropriato della cassa straordinaria Covid. Questo pasticcio intorbidisce ulteriormente le acque in vista dell'informativa della ministra Santanchè prevista al Senato il prossimo 5 luglio. Ma ancor prima del colpo di scena nell'Aula di Montecitorio, è la Lega a mettere in dubbio la solidità della maggioranza che fino ad ora ha sostenuto la ministra.
Caso Santanchè: Fratelli d'Italia infastidita dal comportamento della Lega
«Sono curioso di ascoltare Santanchè - dice il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa - e di aspettare dei fatti un po' più oggettivi rispetto all'inchiesta di Report. Se poi si dovessero verificare i fatti e dovessero succedere delle evidenze per cui ci sono irregolarità, è giusto che il ministro si prenda le sue responsabilità». Dichiarazioni, però, non apprezzate da Fratelli d'Italia, che continua a leggere l'atteggiamento del partito di Salvini come un elemento di disturbo. Nel frattempo, le opposizioni attaccano e non mancano di evidenziare il passaggio in Aula.